Pagine

mercoledì 20 agosto 2014

DUE MAROCCHINI LITIGANO ALL'ESCO BAR. UN ARRESTO

L'angolo tra via Roma e corso Italia - da Google maps
Lite furibonda tra due marocchini, ieri sera, all'Esco Bar, in via Roma. Si ignora, al momento, la ragione del contendere tra i due. Probabilmente, come dicono spesso, in questi casi, le forze dell'ordine, si trattava di “futili motivi”, dato anche il notevole tasso alcolico che caratterizzava i litiganti. 
Comunque i due si erano fatti prendere la mano dall'ira e, a causa del loro scontro, che continuava oltremisura, rischiavano non solo di farsi del male ma anche di danneggiare il locale e coinvolgere qualche altro avventore. Così sono stati avvertiti i carabinieri una cui pattuglia si è recata sul posto e ha cercato di tranquillizzare i due litiganti. Purtroppo uno dei due non voleva proprio sentire ragioni e si è scagliato contro i militari. In poco tempo, però, è stato reso inoffensivo e arrestato per resistenza a pubblico ufficiale.Il marocchino arrestato è stato processato per direttissima questa mattina ed è stato condannato a un anno di reclusione, pena sospesa.

domenica 17 agosto 2014

E LA CACCA DOVE LA METTO? (QUELLA DEL CANE)

“Sapevi che quattro cani su dieci hanno problemi alle gengive? La soluzione? Dentiere per cani!”. Il simpatico sketch pubblicitario che, per esemplificare il concetto, mostra surreali sorrisi canini, potrebbe risultare meno accattivante se, invece dei “problemi alle gengive”, si parlasse dei “problemi all'intestino”. In questo caso la parte finale potrebbe essere: “La soluzione? Cestini per cani”.
E, giustappunto, i cestini per raccogliere gli escrementi, sono di recente arrivati anche a Cavarzere, per rimediare sia a possibili problemi diarroici degli amici a quattro zampe, sia a possibili “distrazioni” degli amici a due zampe.
Sono di plastica, di colore rosso (sopra) e verde (sotto) e, soprattutto, sono riconoscibili dall'esplicito disegno che stilizza un cane intento a soddisfare i suoi “bisogni corporali”. Sta ai già citati amici a due zampe delle bestiole, provvedere alla raccolta, con guanti, sacchettini e paletta, e depositare il tutto nei contenitori.
Lo diciamo perché qualcuno ha già frainteso la funzione dei nuovi cestini e ha cominciato a riempirli con bottiglie di birra, pacchetti di sigarette, cannucce da bibite, cartacce, ecc.
Ok. Fate tutti attenzione! Quei contenitori servono per metterci le cacche dei cani, non le bottiglie (anche se vuote) di birra. Per il vetro ci sono le apposite campane, oppure i bar dove la birra l'avete comprata. Non è difficile, vero?
La stranezza dei contenitori per le cacche, invece, è un'altra. Perché si trovano solo attorno alla “vasca” del centro? In via Roma, davanti al teatro, con il rischio che il pubblico azzimato che si reca ad assistere al concerto del maestro Banzato si trovi, prima, a doversi sorbire lo spettacolo di un tizio che raccoglie (con guanti e paletta, per carità) la cacca di un bel pastore tedesco. E poi in via dei Martiri (ben due “cestini”) e in via Turati. Piazza della Repubblica e corso Italia, invece, ne sono privi. Così come quasi tutta via Roma e corso Europa dove uno, la passeggiatina col cane potrebbe anche farsela. Magari si fa conto sulle aiuole? E via Peschiera? E via Spalato? Misteri della Veritas, verrebbe da dire.

domenica 10 agosto 2014

ECCO CHI "VIVE" CON LA CARITA' PUBBLICA

E' vero che i fondi per l'assistenza vanno a finire solo nelle tasche degli immigrati? C'è chi lo sospetta e chi lo afferma, con l'aria di voler rivelare un segreto che altri vogliono tenere nascosto. Bene! Ecco un piccolo contributo di conoscenza, ovvero i dati che riguardano la spesa per l'assistenza ai nuclei familiari indigenti, sostenuta dal Comune di Cavarzere nei mesi di luglio e agosto. La fonte è l'elenco pubblicato all'Albo pretorio comunale, quindi è il massimo dalla ufficialità.
L'ingresso nord a Cavarzere. Da Google Maps
Complessivamente (cioè per i due mesi e per tutti gli assistiti) la spesa è di 7200 euro che vengono distribuiti in tranche da 50 o 100 euro al mese a famiglia. Le domande di assistenza presentate sono state 130 delle quali 94 sono state accolte e 36 respinte “per mancanza dei requisiti”. Le domande accolte sono suddivise in tre elenchi, ciascuno con caratteristiche diverse:
Elenco A: 52 nuclei familiari con reddito inferiore al minimo vitale, con presenza di minori. Contributi per 3600 euro.
Elenco B: 17 nuclei familiari con reddito inferiore al reddito minimo vitale, con presenza di invalidi civili o inabili al lavoro. Contributi per 1500 euro.
Elenco C: 25 nuclei familiari in condizione di indigenza con rete familiare insufficiente. Contributi per 2100 euro.
L'elenco A comprende 35 famiglie di immigrati e 17 italiane. Il contributo di 100 euro mensili va a 10 famiglie di immigrati e a 10 famiglie italiane, quello di 50 euro mensili a 25 famiglie di immigrati e 7 famiglie italiane. Dunque gli immigrati (che sono il 67,3% di questo elenco) “incassano” 2250 euro al mese (il 62,5% dei contributi), mentre agli italiani (32,7%) ne toccano 1350 (il 37,5%).
L'elenco B comprende tutte famiglie italiane, 13 delle quali ricevono il contributo di 100 euro mensili.
L'elenco C comprende 2 nuclei familiari di immigrati (8% dell'elenco C), con contributi di 50 euro mensili, e 23 nuclei familiari italiani (92%), 17 dei quali ricevono un contributo di 100 euro. Dunque 100 euro, ogni mese, vanno agli immigrati (4,8% della spesa), 2000 euro (pari al 95,2%) vanno agli italiani.
In totale, quindi, nei tre elenchi, i nuclei familiari di immigrati assistiti sono 37, quelli italiani sono 57. Gli immigrati ricevono 2350 neuro al mese, gli italiani 4850.
Infine l'elenco di coloro che, pur avendo presentato domanda, non hanno i requisiti: si tratta di 36 nuclei familiari, divisi quasi equamente tra italiani (17 nuclei) e stranieri (19). Per quasi tutti il motivo dell'esclusione dal contributo è la percezione di un reddito che gli uffici comunali reputano "sufficiente" per vivere.