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venerdì 29 gennaio 2021

ROTTANOVA, IL MEDICO DI BASE DISERTA L'AMBULATORIO PER VIA DEI TROPPI POSITIVI: CHI NECESSITA DEVE ANDARE A CAVARZERE

I cittadini di Rottanova segnalano che il medico di base, dottor Luigi Cecchetto -i cui servizi sono stati ottenuti faticosamente verso la fine del 2018 dopo il pensionamento del dottor Franco Rodella- ultimamente non si presenta all'ambulatorio a causa del fatto che lo stesso era stato frequentato da persone positive al Coronavirus. «Qui la popolazione è composta per oltre il 60% da anziani senza auto - afferma un residente - e in caso di bisogna occorre andare a Cavarzere per una visita. Se chiude il medico, chiude anche la farmacia che lavora con le ricette».

giovedì 28 gennaio 2021

VENDITA DELLA CITTADELLA SANITARIA, PASQUALI: «LO ABBIAMO APPRESO SOLO DAI MEDIA, CHIEDO UNA COMMISSIONE URGENTE»

Il consigliere Emanuele Pasquali ha chiesto la convocazione di una seduta urgente della II commissione consiliare, per affrontare ia vendita della cittadella sociosanitaria di Cavarzere e degli immobili dell'ex ospedale. «Spiace venire a conoscenza del bando dai media - dice Pasquali e mi chiedo se sia possibile che in sede di Conferenza dei Sindaci non si sia mai parlato delle condizioni del bando di vendita. D'accordo - prosegue l'esponente dell'opposizione - che le linee guida erano state stabilite nella delibera della Regione Veneto dello scorso agosto scorso, ma un coinvolgimento formale del Comune in una partita così grande (5 milioni la base d'asta) mi sembrerebbe naturale.
Chiedo per questo che il direttore generale dell'ULSS 3, Giuseppe dal Ben, e i vertici amministrativi illustrino nella commissione dedicata quali sono le condizioni di vendita, le prospettive di sviluppo del complesso e per ultimo, ma non per questo meno importante, i servizi sanitari che saranno garantiti alla cittadinanza e al comprensorio che vi gravita. Ritengo - conclude Emanuele Pasquali - che parlare di sanità non debba essere solo un tecnicismo di date, scadenze e vincoli, ma anche comprendere i bisogni della popolazione».

giovedì 21 gennaio 2021

COMUNE DI CONA E CONFINDUSTRIA FIRMANO MEMORANDUM D'INTESA PER RILANCIARE LA ZONA INDUSTRIALE DI CANTARANA

È stato firmato questa mattina, nella sede del municipio di Cona a Pegolotte, il memorandum d'intesa tra il Comune, rappresentato dal sindaco Alessandro Aggio, e Confindustria Venezia con il presidente Vincenzo Marinese.

Oggetto dell'accordo è la risoluzione delle criticità legate alla sicurezza stradale, idraulica, al decoro urbano e alla viabilità nella zona industriale di Cantarana: «Da oltre dieci anni - spiega il sindaco Aggio - questa è bloccata dal fallimento dell'ex Cosecon.

Contiamo di rimuovere gli impedimenti urbanistici per rilanciarla. Questo accordo arriva quale sintesi e conclusione di un percorso, iniziato assieme all'avvio del mandato comunale, che ha aperto il dialogo con le realtà associative del territorio e anche a livelli superiori, fondamentale per lo sviluppo delle imprese e incontro alle loro legittime esigenze». Fa eco il presidente Marinese: «L'importante intesa mette assieme pubblico e privato, che collaborano anche economicamente per la riqualificazione urbana, pianificando il presente e guardando al futuro».
Per favorire l’operatività delle imprese insediate, il Comune di Cona svolgerà nel periodo compreso tra gennaio e aprile i lavori più urgenti di risanamento degli avvallamenti, inoltre pianificherà le attività di manutenzione per gli anni futuri. Nel frattempo esaminerà, anche in collaborazione con Confindustria Venezia, la disponibilità di bandi e finanziamenti regionali o nazionali, per progettare un intervento strutturale di rifacimento del fondo stradale.
Per quanto riguarda la viabilità, l’amministrazione comunale, attraverso un confronto con le imprese insediate, verificherà la possibilità di trasformare in senso unico l'attuale percorso che si innesta sulla strada provinciale 7. Al momento, infatti, l’accesso alla zona industriale avviene tramite un unico snodo a doppio senso. Tale raccordo, tuttavia, non garantisce la sicurezza dei mezzi pesanti e nemmeno quella del traffico leggero, costituito dai lavoratori delle imprese insediate. In assenza di rallentamenti nell’iter di approvazione degli atti di collaudo, le opere saranno avviate entro la fine del 2021.
Un ulteriore intervento riguarderà, poi, la sicurezza stradale dell’incrocio su via Rebosola, con innesto diretto sulla strada provinciale. Il Comune di Cona, in collaborazione con l’associazione degli industriali, coinvolgerà la Città Metropolitana di Venezia per esaminare le possibili soluzioni.

giovedì 14 gennaio 2021

VARIANTE 5 AL PIANO DEGLI INTERVENTI: C'È TEMPO FINO AL 31 GENNAIO PER PRESENTARE LE MANIFESTAZIONI D'INTERESSE

Il 23 dicembre scorso il Comune di Cavarzere ha illustrato i contenuti della variante 5 al Piano degli interventi, che è in fase di predisposizione. L’incontro ha chiuso la fase di partecipazione, iniziata con l’illustrazione al consiglio comunale del documento del sindaco nel giugno 2020, ed era rivolto ai portatori di interesse: enti, associazioni, professionisti e cittadini, per acquisire suggerimenti nella redazione del piano urbanistico.
L'urbanista Michele Saccon ha esposto, assieme all’architetto Federico Pugina -dirigente del settore Assetto del Territorio- i contenuti della variante e le modalità di presentazione delle manifestazioni d’interesse. Il video dell’incontro è disponibile su youtube alla pagina paesi.com.
«Sono stati mesi intensi - commenta l'assessora all'Urbanistica, Catia Paparella - per un percorso iniziato solo nell'ottobre 2019, con la variante al PAT, per poi proseguire con gli ultimi atti approvati in consiglio comunale.
Ora finalmente si passa alla fase operativa, raccogliendo le manifestazioni d’interesse per la redazione della variante. Indubbiamente la presenza del nuovo dirigente, la sua esperienza in materia e l’intenso lavoro di tutti gli uffici tecnici hanno portato una forte accelerazione allo sviluppo degli obiettivi dell’amministrazione, in tema di pianificazione del territorio».
Il 28 dicembre scorso è stato pubblicato nel sito del Comune di Cavarzere l’avviso per la raccolta delle manifestazioni di interesse in relazione ai contenuti della variante 5 che saranno la modifica o il ridimensionamento delle aree di trasformazione a seguito di definizione degli ambiti di urbanizzazione consolidata, la revisione o l'aggiornamento dei gradi di protezione degli edifici.
Inoltre, la classificazione di attività produttive in zona impropria, la classificazione delle costruzioni esistenti non più funzionali alle esigenze dell'azienda agricola (ex annessi rustici), la correzione di errori cartografici nel Piano degli interventi o di incongruenze con il PAT, le ipotesi di accordo di programma per la trasformazione urbanistica.
Tutti gli atti e i sono disponibili nella sezione News del sito del Comune di Cavarzere, e nella pagina Amministrazione Trasparente. «La variante è fondamentale - conclude l'assessora - poiché è la sintesi di quanto successo negli ultimi anni dal punto di vista normativo, e consentirà di agevolare gli interventi di recupero degli edifici esistenti, in linea con gli incentivi statali e con quelli comunali» La data entro la quale presentare le manifestazioni d’interesse è il 31 gennaio.

mercoledì 13 gennaio 2021

DISSERVIZI AGLI UFFICI POSTALI NELLE FRAZIONI, IL CONSIGLIERE PASQUALI CONTRO LA RIDUZIONE DEL SERVIZIO A BOSCOCHIARO

"È una vergogna sociale, che una persona anziana debba aspettare due ore fuori dell'ufficio postale di Boscochiaro, alla temperatura di -2 gradi». Il consigliere comunale Emanuele Pasquali non usa mezzi termini, intervenendo a proposito dei disservizi postali che i cittadini di Cavarzere e delle frazioni stanno subendo. «È una situazione molto pesante - continua l'esponente della minoranza - perché si rischia seriamente di ammalarsi in fila al freddo allo scopo di ritirare la pensione, spedire un pacco o compiere una qualsivoglia operazione.
Chi risponderà se gli anziani si ammaleranno? Lo chiedo alle autorità sanitarie e civili, comunali e regionali. Qui non c'entrano le misure anti Covid, qui si sta scherzando con la salute delle persone senza che nessuno se ne preoccupi». Prosegue Pasquali: «Il 17 agosto avevo presentato un'interrogazione, affinché si attivasse per contrastare la riduzione di servizio dell'ufficio postale di Boscochiaro, da 6 a 3 giorni alla settimana.
Con l'ufficio di San Pietro chiuso definitivamente, quello di Boscochiaro era divenuto l'unico presidio per le frazioni di San Gaetano, Dolfina, San Pietro e Villaggio Busonera, mentre l’ufficio postale di Rottanova è aperto un solo giorno alla settimana. In questo scenario mi giungono numerose segnalazioni di cittadini che devono aspettare ore fuori dall’ufficio postale di Cavarzere centro, ormai l’unico ad accogliere tutti gli utenti del territorio».
Pasquali si dichiara «molto amareggiato come consigliere comunale, poiché dopo l'interrogazione nessun membro dell'amministrazione mi ha dato risposta. Avevo fatto presente che con l'arrivo dell'inverno non era pensabile continuare con l'apertura delle poste di Boscochiaro per soli 3 giorni. Il risultato è sotto l'occhio di tutti: i cittadini sono costretti ad usufruire del servizio con il formarsi di file interminabili, e con il rischio di ammalarsi seriamente per le lunghe attese senza alcun riparo».
Il consigliere di opposizione annuncia una raccolta di firme di tutte le frazioni interessate: «Ci dovranno spiegare per quale motivo l'ufficio postale di San Pietro di Cavarzere è stato chiuso, e per quale motivo l'ufficio postale di Boscochiaro ha dimezzato le aperture. Gli uffici postali nei paesi di campagna (oltre ad essere gli unici servizi di rilevanza pubblica) sono anche gli istituti bancari del territorio, dove tutti chiedono consulenza per i risparmi e si accede ai prestiti. Voler chiudere questi sportelli vuol dire far morire i centri periferici«, conclude Emanuele Pasquali.

domenica 10 gennaio 2021

ROTTANOVA E L'IPAB DANIELATO PIANGONO LA LORO DECANA: SILVIA GREGGIO SE N'È ANDATA IERI A 105 ANNI, POSITIVA AL CORONAVIRUS

È arrivata alla bella età di 105 anni, compiuti lo scorso settembre, ma ha dovuto soccombere al Covid. Silvia Greggio, decana di Rottanova, si è spenta ieri all'ospedale di Chioggia, dove era stata ricoverata in seguito agli effetti della positività da Coronavirus: da quando aveva compiuto cent'anni la signora aveva trovato assistenza all'interno dell'IPAB Danielato, dove risultava tra le ospiti più longeve di sempre.
Silvia Greggio aveva sempre abitato a Rottanova, lavorando come operaia agricola assieme al marito: vedova da cinquant'anni, ha coltivato negli anni una grande passione per l'orto e per la cura dell'ambiente domestico. Da quando è venuta meno la sua autonomia, ha dapprima abitato assieme a uno dei tre figli, per poi trasferirsi alla casa di riposo dove ha trascorso serenamente il suo tempo fino all'arrivo del virus.

giovedì 7 gennaio 2021

L'EX SINDACO PARISOTTO: «TOMMASI E LA GIUNTA VIVONO SULLA LUNA, TAGLIANO LA TARI ANCHE A CHI NON HA SUBITO DANNI»

«Una giunta e un sindaco che sembra vivano sulla Luna». È la definizione che il capogruppo della lista civica Tricolore, Pier Luigi Parisotto, riserva al primo cittadino Henri Tommasi e ai suoi assessori, analizzando gli ultimi provvedimenti assunti nell'infausto 2020. «Tommasi e la sua giunta inutile - commenta Parisotto - piuttosto che pensare all’anno che verrà e ai gravi problemi che porterà a Cavarzere, anche per colpa del Covid-19, pensano di risolvere i problemi approvando il progetto della "grande ciclabile" in via Dante Alighieri: 200 metri lineari, un lavoro di una banalità unica».
L'ex sindaco analizza la situazione: «Cavarzere era già in crisi da anni, lo dimostrano il forte invecchiamento della popolazione e il calo demografico che nell'ultimo decennio si sono via via accentuati, con 250 decessi medi all’anno e nascite ferme a molto meno della metà. Per non parlare dei giovani che emigrano verso realtà più dotate di opportunità di lavoro e servizi. La pandemia non ha fatto altro che accentuare e accelerare questi fattori negativi, ma cosa hanno fatto gli attuali amministratori durante il 2020 per aiutare chi veramente aveva bisogno?».
La risposta che si dà Parisotto è questa: «L'amministrazione ha sperperato la bellezza di 547mila euro, tagliando la bolletta della Tari del 40% a tutte le famiglie, indistintamente, anche alle loro e a tutte quelle che durante i mesi di chiusura per pandemia non avevano subito alcun danno evidente. Rispetto a chi, invece, ha perso il lavoro o ha dovuto andare in cassa integrazione, aspettandola per mesi, ai lavoratori autonomi, ai pubblici esercizi, ai commercianti, agli artigiani e ai liberi professionisti, i quali hanno visto ridursi notevolmente i loro fatturati nel 2020, e chissà ancora per quanto nel 2021».
Parisotto rievoca la questione dei ristori: «Al termine della prima ondata pandemica, all’inizio dell’estate scorsa, il sindaco Tommasi, l’assessore Orlandin e il resto della giunta non hanno mai avviato un vero censimento relativo allo stato e al grado dei bisogni delle famiglie cavarzerane, in modo da indirizzare gli aiuti economici a chi veramente ne avesse avuto bisogno. E, di conseguenza, spendere in maniera più equa e trasparente i 547mila euro a disposizione, tenendo aggiornato mese per mese i dati statistici per calibrare gli aiuti in questa seconda ondata pandemica. Non a caso tutte le previsioni degli esperti parlano che dalla prossima primavera, quando verranno sbloccati i licenziamenti, molte aziende in crisi saranno costrette a licenziare, e la domanda di aiuti delle famiglie in difficoltà potrebbe essere destinata ad aumentare».
Conclude il capogruppo tricolore: «Un amministratore responsabile dovrebbe pensare e riflettere sul da farsi, mentre ci troviamo di fronte a un’amministrazione, sindaco Tommasi in testa, che non ha alcuna sensibilità sociale e, quel che è peggio, non vuole pensare al prossimo futuro del paese. Manca una visione concreta, fondata sull'efficacia nel breve periodo, e sulla chiarezza delle scelte da compiere per fronteggiare la crisi, destinata a peggiorare negli anni. Il mancato avvio del progetto di fusione con Cona mai come ora sarebbe stato utile, se non indispensabile, per non dire della stabilizzazione della cittadella sociosanitaria».

lunedì 4 gennaio 2021

CONSIGLIO COMUNALE DI CAVARZERE, LE ULTIME DELIBERAZIONI IN MATERIA DI URBANISTICA RESIDENZIALE

Ancora a fine novembre, nella seduta del 27, il consiglio comunale di Cavarzere aveva adottato quattro deliberazioni di una certa importanza per quanto riguarda il settore tecnico. È stata, ad esempio, definitivamente approvata la variante semplificata che mira al contenimento del consumo di suolo, secondo le indicazioni della Regione Veneto, valutando le dieci osservazioni pervenute da tecnici e cittadini: ciò consentirà di procedere speditamente alla variante numero 5 del Piano degli Interventi, e passare alla fase operativa.
Approvato anche il nuovo regolamento edilizio, adeguato alle linee guida regionali, che era stato oggetto di un incontro con i professionisti lo scorso settembre. Un regolamento che, nonostante la corposa articolazione dello schema-tipo, ha l’obiettivo della semplificazione con i contenuti in tema di energia, sicurezza e sostenibilità che le nuove costruzioni e le ristrutturazioni richiedono. «Entrambi questi complessi procedimenti - spiega il sindaco Henri Tommasi - sono stati portati a compimento entro il termine stabilito dalla Regione Veneto, ovvero il 21 dicembre 2020».
Si passa poi alla delibera che azzera completamente il contributo di costruzione per gli interventi di rigenerazione urbana, di decarbonizzazione, efficienza energetica, messa in sicurezza sismica, ristrutturazione, nonché di recupero e riuso degli immobili dismessi o in via di dismissione, la quale ratifica l’atto già approvato dalla giunta nel luglio 2020. «Il Comune di Cavarzere - continua Tommasi - è tra i primi in Veneto (e non solo) ad aver operato questa scelta, e ne siamo orgogliosi. Un segnale di qualità, sicurezza e decoro per il territorio».
Un'altra deliberazione in tema di urbanistica è l’aggiornamento delle linee guida per la presentazione degli accordi di trasformazione pubblico-privato. Anche questo è stato un complesso lavoro per consentire di partire al più presto con la variante 5 al Piano degli Interventi, al fine di recepire le istanze dei privati che intendono promuovere interventi, a fronte del riconoscimento di un beneficio pubblico: un aggiornamento necessario per adeguarsi alle nuove norme come la legge urbanistica regionale, meglio nota come “Veneto 2050”.
Infine l'approvazione del piano delle alienazioni degli edifici residenziali di proprietà del Comune, relativamente agli alloggi già occupati. Il piano sarà adesso trasmesso alla Regione per le procedure di competenza. «Si tratta di una prima parte del piano relativa agli alloggi che essendo già occupati sono più facilmente alienabili - conclude il sindaco - vista anche l’indagine conoscitiva svolta quest’estate. Poi passeremo al resto del patrimonio residenziale pubblico. La vendita consentirà di introitare risorse per il recupero e l’adeguamento di molti altri alloggi, oltre ai 19 già completati nel 2020 e ai 5 di prossima ultimazione».

venerdì 1 gennaio 2021

VACCINAZIONI ANTI COVID NELLE CASE DI RIPOSO: DOMENICA SARÀ LA VOLTA DELL'IPAB DANIELATO DI CAVARZERE

Nei primi venti giorni di gennaio, l’ULSS 3 Serenissima vaccinerà contro il Covid la grande categoria delle persone più a rischio. Si tratta di medici, infermieri, operatori sanitari di ospedali e nel territorio, assieme gli ospiti delle residenze per anziani.
Ammontano già a oltre 400 unità i vaccini somministrati al personale negli ultimi giorni del 2020: ieri, 31 dicembre, alla casa di riposo Nazaret di Mestre sono state iniettate le prime dosi vaccinali a una cinquantina di operatori: nel giro di pochi giorni verrà completata la vaccinazione di personale e ospiti in questa prima struttura.
Serrata la scaletta delle prime residenze per anziani, dopo Nazaret, che saranno sottoposte a vaccinazione: domani, sabato 2 gennaio, è il turno di Villa Fiorita e Villa Althea, a Spinea; domenica 3 sarà la volta dell’IPAB Danielato di Cavarzere; lunedì 4 seguiranno la residenza Ca’ dei Fiori di Quarto d’Altino e la casa di riposo Relaxi (Santa Maria dei Battuti) di Noale. Quindi, via via, tutte le altre.
In ciascuna delle case di riposo è presente un nucleo vaccinale composto da infermieri, medico sorvegliante e amministrativo, che opera in sinergia con l’ULSS Serenissima e il suo Servizio di Igiene e Sanità Pubblica.
«L’invito pressante che facciamo a operatori di settore, e poi alla popolazione - lancia l’appello il direttore generale dell’ULSS 3, Giuseppe dal Ben - è aderire in massa a questa vaccinazione. Questa è un’occasione da non perdere: è l’arma che abbiamo per combattere la pandemia e ci consente per la prima volta di giocare in attacco, e non in difesa, nei confronti del virus».