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mercoledì 31 gennaio 2018

PULMINO TRAVOLGE DONNA IN VIA SPALATO A CAVARZERE, FERITE NON GRAVI

Incidente stradale poco prima di mezzogiorno in via Spalato a Cavarzere. Una signora di circa 60 anni che procedeva dal centro verso il cimitero è stata urtata dal pulmino di una ditta di trasporti che usciva da via Tullio Serafin: il conducente evidentemente non deve aver visto la donna e inavvertitamente è accaduto l'impatto. La signora è caduta sbattendo la testa per terra e perdendo sangue: le sue condizioni non erano gravi, è rimasta cosciente lamentando dolori alla spalla e alla testa. Ricoverata all'ospedale di Adria, la donna non ha voluto che le fosse stabilizzata la clavicola con un collare. Probabile il ricorso ad alcuni punti di sutura per ferite superficiali.

venerdì 26 gennaio 2018

LELLA COSTA DOMENICA A CAVARZERE CON LE "LETTERE D'AMORE" DI NATALIA ASPESI

Le “lettere del cuore” di Natalia Aspesi sul Venerdì di Repubblica diventano uno spettacolo. Un viaggio attraverso la vita sentimentale e sessuale degli italiani nel corso degli ultimi trent'anni. I tradimenti, le trasgressioni, le paure, i pregiudizi. Migliaia di storie d’amore e passione che, incredibilmente, non cambiano con il passare dei decenni e l’evoluzione del costume. Dalla ragazzina infatuata per un uomo tanto più grande di lei, alla signora che s’innamora di un sacerdote, dalla moglie tradita e abbandonata, al giovane che si scopre gay, fino al maschio orgoglioso della sua mascolinità. Tanti hanno imbracciato la penna (più recentemente la tastiera del pc) per scrivere a Natalia Aspesi chiedendo un consiglio, un parere. E le risposte -argute, comprensive, feroci- spesso sono più gustose delle domande. A dare voce sul palco a questa corrispondenza è l'attrice Lella Costa in un gioco di contrappunti tra botta e risposta che raggiunge tutte le sfumature, i diversi gradi d'intensità e di intimità. Domenica 28 gennaio dalle ore 17 il teatro Tullio Serafin di Cavarzere ospiterà in "Questioni di cuore" una delle più grandi attrici italiane a condurre il pubblico in un viaggio narrativo e umano, profondo nelle sue implicazioni, divertente e piacevole, arguto come la mente della Aspesi.

giovedì 25 gennaio 2018

PONTE DI BOSCOCHIARO, PARISOTTO: "IL COMUNE HA SOSTENUTO 255MILA EURO DI MAGGIOR SPESA"

Il Comune di Cavarzere è stato citato in giudizio davanti al tribunale di Venezia per danni dall’impresa costruttrice che si era aggiudicata i lavori del ponte di Boscochiaro, poi allontanata dal sindaco Henri Tommasi per presunte inadempienze. La citazione è arrivata il 5 gennaio scorso. «Un bel sacco di carbone in leggero anticipo portato dalla Befana al sindaco Tommasi», commenta il capogruppo della lista Tricolore, Pier Luigi Parisotto. «L’intera vicenda è nota a tutti, e nella primavera 2016 ne scrissi e parlai più volte, cercando di fare aprire gli occhi a chi di dovere per evitare seri danni futuri, ma rimasi inascoltato. Una situazione gestita male dall’amministrazione comunale, sindaco in testa, fin dall’inizio - prosegue Parisotto - quando si accorse che le elezioni comunali erano alle porte egli pretese di risolvere in pochi giorni di trattativa tutti i problemi tecnici fin lì accumulati, incontrando ovviamente la resistenza dell’impresa che stava costruendo il ponte». Continua l'ex sindaco: «Di fretta per le elezioni comunali alle porte, il primo cittadino pensò in maniera sbagliata di forzare la mano scaricando tutte le colpe dei ritardi costruttivi accumulati unicamente sull’impresa costruttrice, cacciandola dal cantiere, rescindendo il contratto e minacciando causa per danni. Il tutto per nascondere le proprie colpe e inefficienze, raccontando bugie ai cittadini, soprattutto quelli di Boscochiaro».
Parisotto ripercorre le tappe che hanno portato a questa causa, ricordando come Tommasi fino a metà gennaio 2016 «sosteneva pubblicamente che i lavori di costruzione del ponte procedevano regolarmente, mentre in in soli tre mesi, ai primi di aprile si arrivò alla rottura del contratto con la ditta che stava eseguendo i lavori. Un fatto gravissimo e senza precedenti a Cavarzere, che esponeva il Comune a rischio quasi certo di causa per danni lamentati dall’impresa». Parisotto allora scrisse che «i danni potevano essere di 740mila euro, ovvero le riserve tecniche iscritte nel registro di contabilità ufficiale depositato in comune, dall’impresa allora cacciata. Senza dimenticare che si dovrebbero sommare gli interessi e la rivalutazione monetaria a fine causa, oltre alle spese per consulenti e avvocati, e i maggiori costi che la nuova ditta subentrata ha già chiesto ed ottenuto, anche se il sindaco Tommasi e i suoi assessori questo non lo dissero mai nella riunione pubblica tenutasi a Boscochiaro il 12 aprile 2016, in cui tentavano di spiegare che tutti i problemi dei ritardi costruttivi erano colpa dell’impresa cacciata». Parisotto spiega come dalla delibera di giunta per approvare i lavori di completamento del ponte, datata 8 aprile 2016 e dalla determinazione del dirigente del 18 successivo «emerge che i 170mila euro del ribasso d’asta, più altri 50mila per "accordi bonari", altri 30mila per maggiori costi dei lavori e 5mila per l’incarico ad un avvocato per assistere il dirigente comunale, erano diventati così 255mila euro di maggiore spesa che, assieme al valore della causa, superano il milione di euro».
Cosa resta da dire - si chiede Parisotto - di fronte a tutte queste «evidenti omissioni e bugie raccontate dal sindaco Tommasi nella primavera 2016, per non macchiare la sua campagna elettorale con il rischio di compromettere la sua rielezione? L'unica verità sta nei fatti, che dicono come il problema del ponte esiste oggi in tutta la sua gravità. Primo, i lavori dovevano essere finiti a marzo 2016 ed invece finirono a dicembre 2016, secondo il Comune ha già sborsato 255mila euro in più oltre a quelli di contratto per far ripartire i lavori, terzo il Comune stesso oggi è chiamato in causa per danni causati all’impresa cacciata, per un totale di circa 900mila euro oltre a eventuali interessi e rivalutazione monetaria, senza contare i costi e disagi ingenti causati per anni a tanti cittadini e alle attività locali, ai cittadini delle vicine frazioni nonché di tutti i cavarzerani, che nessuno mai risarcirà». Tutto questo - conclude Pier Luigi Parisotto - «è frutto dell’incompetenza e della menzogna di questo sindaco: nonostante siano passati sette anni dal suo primo insediamento, è evidente che non ha imparato niente, se non a negare l’evidenza scaricando le colpe sempre sugli altri. Faccio appello al buon senso dei consiglieri e ai partiti che sostengono il sindaco Tommasi affinché lo mettano urgentemente "sotto controllo", perché con questi ultimi fatti estremamente negativi Cavarzere rischia di morire molto prima del previsto».

lunedì 22 gennaio 2018

ANCHE A CAVARZERE UNA "DOTE" DI 150 EURO AI BAMBINI TRA 6 E 11 ANNI PER LA PRATICA DI UNO SPORT

Anche a Cavarzere si può aderire al progetto "Dote in movimento", per incentivare l'attività sportiva nei bimbi dai 6 agli 11 anni. Il progetto prevede un buono di 150 euro per iscrivere i propri figli a una delle società sportive che vi aderiscono. Lo ha comunicato l'assessore Andrea Orlandin, preoccupato dei dati che evidenziano come ci sia ancora molto da fare nella pratica sportiva dell'età scolare: solo un terzo dei bambini fa sport, e tra coloro che non svolgono attività fisica vi è una percentuale notevole di rischio di sovrappeso. Per partecipare al progetto le famiglie non devono superare un reddito ISEE di 30mila euro annui (40mila in caso di studenti disabili) e possono presentare domanda al sito doteinmovimento.com fino al prossimo 31 gennaio. Nel sito sono a disposizione le informazioni utili a compilare la domanda, oltre all'elenco delle associazioni aderenti: anche le società sportive che non avessero ancora aderito possono farlo attraverso il sito.

giovedì 18 gennaio 2018

VENERDÌ MARIO ADINOLFI AL TEATRO GOLDONI DI CAVARZERE COL SUO LIBRO "O CAPIAMO O MORIAMO"

Domani sera, venerdì 19 gennaio, dalle ore 20.30 al teatro parrocchiale Carlo Goldoni in via Umberto I a Cavarzere il giornalista e scrittore Mario Adinolfi presenterà la sua ultima fatica editoriale, "O capiamo o moriamo", sul significato politico della famiglia quale priorità. Adinolfi, che in passato era stato esponente del Partito Democratico e anche deputato, da tempo è attivo con la formazione politica "Il Popolo della Famiglia", creatasi in seguito alle iniziative del Family Day. L'ingresso all'incontro è gratuito.

sabato 13 gennaio 2018

STAMANE ALL'IPSIA DI CAVARZERE IL MESSAGGIO DI DON ANTONIO CONTRO LA MAFIA E LA CORRUZIONE

Significativo incontro, questa mattina all'IPSIA di Cavarzere, della comunità studentesca con don Antonio Coluccia, sacerdote di frontiera e fondatore dell'Opera don Giustino. Il suo messaggio valoriale di onestà e lotta alla mafia è stato accolto dal sindaco Henri Tommasi, dal capitano dei carabinieri Francesco Barone, dal comitato della Croce, dalle altre forze dell'ordine di stanza a Cavarzere, dagli studenti delle terze e quarte classi dell'istituto Marconi. Don Coluccia, vocazionista salentino, era operaio in un calzaturificio pugliuese. A 24 anni ha intrapreso un cammino che lo ha condotto al sacerdozio, fino a ottenere -grazie alla legge 109/1996- una villa confiscata alla banda della Magliana, diventata casa di accoglienza per homeless e altri sbandati.
Don Antonio ha citato la frase di Martin Luther King "Mi fa più paura il silenzio degli onesti che le parole dei disonesti", richiamando all'importanza della scuola, della cultura e della formazione continua, «perché solo la cultura e la bellezza salveranno il mondo», oltre che l'insegnamento salesiano secondo il quale «prima onesti cittadini, poi buoni cristiani». Il messaggio contro la corruzione ha scosso le coscienze dei giovani: «Nell'Antico Testamento dell'Italia c'erano uomini magari senza un master ma interessati alla vita pubblica. E oggi? La fede impegna a esserci, a non girarsi dall'altra parte». Per questo il prete ha invitato i ragazzi a «riappropriarsi della terra, del Paese, chiedersi cosa ognuno può fare per cambiare la situazione. Tre azioni: osare, rischiare, compromettersi. A voi studenti dico: alzatevi, guardate in alto, non avete paura!».

mercoledì 10 gennaio 2018

GIUDICE DI PACE, SCONTRO SUI CONTI. CAVARZERE: "PAGHIAMO IN PROPORZIONE A CONA"

Le cronache di inizio anno riaccendono un faro sull'ufficio del giudice di pace, in difficoltà gestionali sia perché i dipendenti del Comune di Chioggia non vi si vogliono trasferire (non godendo di pari spettanze rispetto ai colleghi stipendiati dal ministero), sia per le rimostranze del Comune di Cavarzere di contribuire alle spese nella misura richiesta per tenere in piedi un servizio prezioso per le comunità della provincia sud. A tal proposito, il sindaco di Cavarzere Henri Tommasi puntualizza che è disposto a pagare in proporzione a quanto versa il Comune di Cona rispetto al numero degli abitanti, che sono cinque volte maggiori; dal canto suo Alberto Panfilio, sindaco di Cona, ha già versato la cifra utile. Serve la volontà politica di arrivare a una soluzione, è il parere di Tommasi. Ma lo scontro è appunto sui conti: a fronte di 330 cause decise ogni anno, solo una decina paiono interessare cittadini di Cona e Cavarzere. E non è detto che, sommando gli stipendi e le bollette, i costi da sostenere siano proprio di 240mila euro annui, come asserito fin qui dagli enti preposti. La Camera degli Avvocati intanto è sempre all'erta per scongiurare la sospensione di un servizio che, in sua assenza, obbligherebbe i legali e i cittadini stessi a lunghe trasferte a Venezia.