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sabato 22 luglio 2017

GRANDISSIMO SUCCESSO ED ENTUSIASTICI CONSENSI PER LA GRANDE LIRICA SOTTO LE STELLE

A Cavarzere oltre mille persone hanno seguito il Concerto dell’Orchestra Sinfonica e Coro “T. Serafin” Pieno successo per il Concerto che l’Orchestra Sinfonica e Coro “T. Serafin”, sotto la direzione del M° Renzo Banzato, hanno tenuto in Piazza V. Emanuele a Cavarzere. Il concerto, realizzato dall’Assessorato alla Cultura della Città di Cavarzere, è stato reso possibile grazie alla sensibilità di alcune realtà economico-produttive del territorio: Adriatic Lng, Ditta Turatti e Bancadria. Il numerosissimo pubblico presente (non meno di 1.400 persone) ha gradito moltissimo il programma della serata, ben impostato dal M° Banzato e magistralmente eseguito da orchestra e coro, tanto che a distanza di giorni in città si continua a parlare dell’evento in termini davvero entusiasti. Il coro ha dato prova di grande sicurezza, amalgama ed espressività nei capolavori di Leoncavallo, Verdi e Donizetti: del musicista bergamasco è stata offerta una riuscita interpretazione del brioso “Udite, o rustici”, dove la massa corale ha mirabilmente interagito con il basso Luca Gallo, il quale poco dopo si è reso eccellente protagonista della celebre “Calunnia” rossiniana, presentata con acuta ironia e doti da consumato attore. L'orchestra, che vanta tra i propri componenti numerosi docenti di conservatorio, ha incantato il vasto pubblico con la frizzante Sinfonia da Il barbiere di Siviglia. Il soprano Miranda Bovolenta si è distinta nell’intensa “Tu che di gel sei cinta” dalla Turandot e quindi nella delicata Aria di Gasparina da Il Campiello, ben supportata dai puntuali e incisivi interventi del coro. Il tenore Matteo Mezzaro, dopo aver duettato con il soprano in “Un dì felice” da La traviata, ha entusiasmato il pubblico con un’esemplare interpretazione della celebre Mattinata di Leoncavallo e con la commovente aria “Una furtiva lacrima”.
Il coro si è esaltato soprattutto nel repertorio verdiano: ad iniziare dal possente “Gli arredi festivi” da Nabucco, per poi passare a “Spuntato ecco il dì” da Don Carlo e al maestoso “Gloria all’Egitto” da Aida, di cui ha offerto un’esecuzione che ha fatto vibrare l’intera platea. Spettacolare la Marcia Trionfale affidata alle trombe egizie collocate sulla balconata del Municipio; dall’alto gli squilli delle trombe si sono uniti all’orchestra e al coro anche nel conclusivo “Vieni, o guerriero”: imponente affresco sinfonico corale che ha incantato la piazza gremita di spettatori. Il finale ha visto il coinvolgimento di tutti gli interpreti che sotto la magistrale direzione del M° Banzato, docente presso il Conservatorio di Adria, hanno eseguito l’immancabile “Brindisi”. Il tutto è stato accolto dalla “standing ovation” da parte di un pubblico attento e caloroso, che ha tributato entusiastici consensi ai protagonisti della serata e si è prodotto in numerose richieste di bis. Il concerto, egregiamente presentato da Vanessa Banzato, ha goduto del Patrocinio della Regione Veneto e ha visto il proficuo supporto di numerose realtà culturali e associative del territorio.

mercoledì 19 luglio 2017

LA ULSS 3 SERENISSIMA: NESSUN CASO DI MENINGITE PROVENIENTE DALLA BASE DI CONETTA

Una nota diramata dalla Ulss 3 Serenissima comunica che "non si segnalano all’attenzione dell’Ulss 3 Serenissima casi di meningite provenienti da Cona. L’azienda sanitaria esegue costantemente i dovuti controlli sanitari sugli ospiti della ex base di Conetta, come previsto dai protocolli. Il caso specifico è stato preso in carico secondo i protocolli sanitari, effettuando tutte le opportune verifiche".

SOSPETTO CASO DI MENINGITE VIRALE ALLA EX BASE DI CONETTA: UN OSPITE RICOVERATO A VENEZIA, MA NON SAREBBE CONTAGIOSO

La settimana scorsa è stato ricoverato a Venezia un ospite della ex base militare di Conetta, per una sospetta meningite virale. Gli ultimi a saperlo -e per un caso fortuito- sono stati i poliziotti che lavorano all’ufficio immigrazione della Questura di Marghera e i poliziotti dell’ufficio immigrazione del Commissariato di pubblica sicurezza di Chioggia, che quotidianamente trattano gli ospiti per la richiesta di protezione internazionale: il vicesegretario nazionale del sindacato UGL Polizia, Mauro Armelao, dice che «la misura è colma, non possiamo tacere di fronte a questo ennesimo episodio». Continua Armelao: «Non è possibile venir a sapere le cose per caso o per sentito dire, nessuna comunicazione ufficiale è arrivata dalla questura di Venezia alle organizzazioni sindacali, nè tantomeno al personale interessato, che nel dubbio doveva sospendere immediatamente le operazioni burocratiche con gli ospiti provenienti da Conetta. Idem gli agenti della Polizia Scientifica che svolgono le attività di identificazione e fotosegnalamento. Non possiamo rimanere in silenzio quando si tratta di mettere a rischio la salute degli operatori. Nessun avviso, nessuna circolare per sensibilizzare il personale ad utilizzare i DPI, visto questo caso di sospetta meningite. Solo ieri, dal 10 luglio che si trova ricoverato, si è appreso che lo stesso soggetto “allo stato attuale, non risulta affetto da patologie contagiose”. Allo stato attuale quindi cos’ha? A noi non è dato a sapere! Allarme rientrato quindi, ma per quanto tempo? Per questo motivo, l’UGL Polizia di Stato, stigmatizzando il silenzio di tutti gli enti coinvolti nei confronti degli agenti, auspica che ben presto si arrivi a decidere di tenere sotto stretta sorveglianza sanitaria, per almeno 40 giorni, tutti i neo arrivi, al fine di scongiurare il pericolo che gli stessi abbiano incubato qualche patologia contagiosa e rischiosa per la salute di tutti, prima di essere trattati dal punto di vista burocratico. Una volta sbarcati, gli stessi dovrebbero essere sottoposti a visite mediche accurate per accertare il loro effettivo stato di salute e solo dopo 40 giorni essere trattati negli uffici preposti per il rilascio dei permessi di soggiorno provvisori in attesa della decisione della commissione preposta al riconoscimento dello status di rifugiato. Questa per noi è una questione non solo di sicurezza nazionale, ma di tutela della salute pubblica, e significa prevenire e avere a cuore sia la salute dei cittadini che quella degli stessi profughi. Inutile aver fretta per dare quel pezzo di carta ai richiedenti asilo per scongiurare proteste come in passato: per noi è prioritaria la salute di tutte le persone coinvolte nella gestione di questa che ormai non è più un’emergenza, ma una quotidianità».

martedì 11 luglio 2017

LA GRANDE LIRICA SOTTO LE STELLE SABATO 15 LUGLIO IN PIAZZA VITTORIO EMANUELE

Sabato dalle ore 21 andrà in scena la grande lirica nella piazza di Cavarzere. Protagonisti l'Orchestra Sinfonica e il Coro "Tullio Serafin", diretti dal maestro Sergio Banzato; solisti il basso Luca Gallo, il tenore Matteo Mezzaro e il soprano Miranda Bovolenta. In programma musiche da Puccini, Verdi, Rossini, Wolf Ferrari. Ingresso gratuito su prenotazione dei posti a sedere, disponibili al foyer del teatro Serafin di Cavarzere fino a venerdì 14 luglio (ogni giorno, ore 10-12). In caso di maltempo il concerto si svolgerà l'indomani, ovvero domenica 16 luglio.

domenica 9 luglio 2017

PADOVANO TAMPONA UN'AUTO PARCHEGGIATA DAVANTI AL COMUNE: LA PROPRIA MACCHINA SI RIBALTA, LUI AL CONTROLLO ALCOOL

Nella giornata di ieri un padovano ha tamponato un'auto parcheggiata in centro a Cavarzere, proprio davanti al municipio. A conseguenza dell'urto, la sua stessa vettura si è ribaltata. Giunti per il sopralluogo, i carabinieri della stazione di Chioggia hanno condotto l'uomo nell'ospedale lagunare, per gli opportuni esami del sangue quale verifica del suo stato alcoolico. Nè il protagonista dell'episodio nè l'auto hanno subìto gravi conseguenze.
Eventuali ulteriori aggiornamenti in seguito.

sabato 8 luglio 2017

LA GIORNALISTA E SCRITTRICE CAVARZERANA NICLA SGUOTTI INSIGNITA DEL TITOLO DI CAVALIERE DELLA REPUBBLICA

È arrivata ieri da Roma la notizia della nomina di Nicla Sguotti a Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana. L’onorificenza per la giornalista e scrittrice cavarzerana è stata conferita lo scorso 2 giugno dalla Presidenza della Repubblica su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri. La comunicazione ufficiale è arrivata a Rolando Ferrarese, Cavaliere di Gran croce di Cavarzere, che aveva proposto il nome di Nicla Sguotti per i suoi meriti culturali. Non è per lei il primo riconoscimento che riceve quest’anno: in occasione dell’8 marzo infatti Nicla Sguotti era stata scelta come donna dell’anno dall’amministrazione comunale di Cavarzere “per la sua instancabile opera di divulgatrice di cultura”. Nicla Sguotti è nata a Cavarzere e risiede da sempre nella frazione di Rottanova, paese natale del grande direttore d’orchestra Tullio Serafin. Si è laureata con il massimo dei voti in Lettere, indirizzo Storia della musica moderna e contemporanea, con la professoressa Anna Laura Bellina all’Università degli Studi di Padova presentando una tesi sul celebre direttore, dalla quale ha preso vita il saggio "Tullio Serafin, il custode del bel canto", edito da Armelin Musica nel 2014. Collabora con associazioni ed enti culturali, quali il Circolo Amici del maestro Tullio Serafin e il Club Verdiano I due Foscari, in qualità di musicologa, ed ha al suo attivo la presentazione di eventi musicali in luoghi prestigiosi, tra i quali la Basilica Papale di San Francesco ad Assisi, la Pontificia Chiesa di Sant’Anna in Vaticano e il Teatro Olimpico di Vicenza. Ha curato la presentazione e l’ufficio stampa di varie manifestazioni musicali in Veneto e in Italia, nel cui ambito ha avuto l’onore di collaborare con artisti quali I Solisti Veneti diretti dal maestro Claudio Scimone, l’Orchestra di Padova e del Veneto, l’Orchestra e il Coro di Vicenza, Raina Kabaivanska, Katia Ricciarelli, Pippo Baudo, Simona Marchini, Daniela Dessì, Fabio Armiliato, Maria Dragoni, Sara Mingardo, Frate Alessandro Brustenghi, Norman Shetler, Sergio Fontana, Paoletta Marrocu, Rolando Panerai e altri apprezzati artisti. Da anni è impegnata nel promuovere, in Italia e all’estero, conferenze ed eventi dedicati alla valorizzazione e al ricordo di Tullio Serafin, celebre maestro che ebbe innumerevoli meriti nel corso della sua lunga e gloriosa carriera, basti solo ricordare che fu lui nel 1913 a dirigere la prima rappresentazione in assoluto del Festival lirico dell’Arena di Verona e che nel 1947 fece conoscere al grande pubblico Maria Callas, dirigendola al suo debutto italiano (Verona, agosto 1947) e aprendole con i suoi preziosi insegnamenti la via del successo. Nicla Sguotti è anche giornalista pubblicista, iscritta all’Ordine nazionale dei giornalisti dall’aprile 2006 e collabora con varie testate venete, riviste culturali italiane ed europee. Oltre all’ambito musicologico, si è dedicata alla storia locale, ha scritto "Il mulino di Rottanova", un saggio edito da Apogeo Editore dedicato alla millenaria storia dei mulini sull’Adige nel tratto da Verona a Cavarzere, e "Il faro della speranza", scritto insieme a Manuela Sgobbi nel 2011 in occasione del centenario della costruzione della torre campanaria di Rottanova. È insegnante di Lettere, nell’anno scolastico appena concluso ha prestato il proprio servizio nella scuola secondaria di primo grado “Marino Marin” di Adria.

venerdì 7 luglio 2017

INCIDENTE AUTO-FURGONE SULLA CIRCONVALLAZIONE: UN FERITO LIEVE

Il furgone di un corriere espresso e un'automobile si sono scontrati, poco prima dell'una, all'incrocio tra via Gramsci e via Buonarroti. La macchina proveniva da via Circonvallazione e aveva svoltato in via Buonarroti, il furgone proveniva da via Gramsci e non avrebbe rispettato lo stop. Nel tentativo di evitarsi reciprocamente i due mezzi sono finiti entrambi contro la recinzione di una villetta che fa angolo. Illeso, apparentemente, il conducente del furgone. Quello dell'auto, un giovane di Cavarzere, lamentava dei dolori alla spalla e al fianco (forse lo strappo della cintura) ed è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco per estrarlo dall'auto. Sul posto anche l'ambulanza del Suem di Adria, che ha portato entrambi i conducenti all'ospedale anche per gli accertamenti tossicologici, e i carabinieri di Cavarzere che hanno eseguito i rilievi di rito.

lunedì 3 luglio 2017

UNA LASTRA DOPO L'ALTRA, LA FONTANA CADE A PEZZI

E siamo a due. La fontana, in piazza del municipio, aveva già perso una delle lastre di marmo del suo rivestimento esterno, una ventina di giorni fa e nessuno si era preoccupato di aggiustare. Ora le lastre distaccate sono due. Una trascuratezza quella di cui soffre la fontana, ormai inutilizzata da anni, più volte segnalata su Facebook, sulla stampa, perfino da una interrogazione dei consiglieri di opposizione. Ma non c'è stato nulla da fare: chi amministra la città se n'è completamente disinteressato e lascia che le lastre continuino a cadere. Ok, è vero: qualche giorno fa la vasca è stata ripulita dalle erbacce che vi crescevano dentro e dai rifiuti accumulati. Ma quella lastra rotta è rimasta là e, intanto, altri rifiuti vengono gettati dentro le vasche che si stanno lentamente disfacendo sotto il sole estivo, come dimostrano le crepe sempre più grandi che si aprono alla loro base. E non è solo la fontana. A pochi passi, il cordolo della piazza, all'angolo con il recinto degli scavi archeologici, è rotto da oltre un anno e i resti dell'antica Cavarzere vengono invasi continuamente dalle piante (e da qualche lattina). Chi vede Cavarzere solo occasionalmente, può pensare che si tratti di piccoli “guasti” che, poi, vengono riparati. Ma chi vive in città sa che, purtroppo, l'abbandono e la trascuratezza dei beni pubblici sono, se non la regola, di sicuro l'abitudine.

ALBERTO PANFILIO ( SINDACO DI CONA): AIUTATEMI A SALVARE IL MIO PAESE

Sono passati ben due anni da quando il Prefetto Cuttaia, in accordo con il ministero dell'Interno, ha deciso di accatastare esseri umani in capannoni di plastica in aperta campagna in localita' Conetta, assicurando loro un misero piatto di minestra e, soprattutto, togliendo loro ogni speranza e ogni dignita'. Non c'e' nessuna giustificazione che tenga! E' una delle pagine piu' vergognose della storia italiana, perpetrata dalla classe dirigente di questa Nazione: si doveva fronteggiare un fenomeno epocale e lo si e' fatto con il semplicistico strumento del pallottoliere. Al verificarsi della ovvia inadeguatezza strategica, si e' scelto di adottare lo stesso metodo con cui si individua lo spazio per costruire una discarica. Peggio, perche' non si sono interpellati i rappresentanti dell'Ente locale, della Citta Metropolitana o della Regione. Avete costruito un magazzino di vite umane che provoca sofferenza a chi sta dentro e a chi sta fuori dai capannoni di plastica. Cinicamente si e' scelto un posto isolato, con  poca gente (soprattutto anziani), un ridotto corpo elettorale,  per perpretare questa logica vergognosa: danni collaterali minimi! Incredibilmete, gli autori materiali del misfatto sono stati tutti promossi, e i nomi sono noti! Gli esponenti del Partito Democratico hanno scaricato per mesi la responsabilita' sull'ex ministro Alfano, i cui voti erano necessari al sostegno del Governo.  Successivamente a questa "convenienza ostativa" , nulla e' cambiato e nessuna azione governativa e' stata intrapresa per modificare la vergognosa realta'. La verita' e' che questa classe dirigente non ha nemmeno il coraggio di dirci qual'e' il loro obiettivo rispetto al complesso problema dei flussi migratori, ne' ha una strategia per affrontarlo: di fatto non ha conoscenza della materia e si trincera dietro il semplicistico metodo dell'accoglienza diffusa che di fatto non e' la soluzione. Rivedete l'accordo Stato-Regione che ha prodotto tutto cio' ; Aprite dei centri di Accoglienza gestiti direttamente dal Governo.  Avvaletevi del modello tedesco, in particolare della citta' di Lipsia; procedete con programmi di cooperazione decentrata e attuati i rimpatri volontari assistiti.  Solo per cominciare! Uomini e Donne dello Stato, riportate la Giustiza, la Pace e Serenita' nella mia Terra! Alberto Panfilio Sindaco di Cona

sabato 1 luglio 2017

UGL POLIZIA CHIEDE PRESIDIO INTERFORZE IN PIAZZA A CONETTA E NUOVI ELEMENTI IN ORGANICO AL COMMISSARIATO

Una nota del sindacato UGL Polizia torna sui disordini di ieri alla base di Conetta: "L’ennesima protesta a Conetta -scrive il vicesegretario nazionale Mauro Armelao- l’ennesima situazione difficile da gestire sul versante dell’ordine pubblico. 1500 profughi stipati su quella che una volta era una base missilistica. I primi profughi nel luglio del 2015, ma nessuno avrebbe mai immaginato che i numeri arrivassero a questi livelli, considerando che la frazione di Conetta conta nemmeno 200 anime. I fatti accaduti ieri dimostrano come non vi sia nemmeno la solidarietà tra di loro: se è vero che scappano da guerre e fame dovrebbero ringraziare solo Dio di essere vivi e ringraziare l’Italia e gli italiani per quello che stanno facendo. Invece no, loro stessi chiudono le porte della base per non far entrare altri africani. Chi sono i razzisti in questo caso? Non di certo noi italiani. Però l’altra faccia della medaglia è questa: Conetta sta scoppiando, tante promesse fatte dal nostro ministro Minniti, parole come al solito di circostanza, ma nei fatti si fa esattamente il contrario. A Conetta questi profughi continuano ad arrivare e c’è un via vai continuo. L’UGL Polizia di Stato per l’ennesima volta chiede a Prefetto e Questore di istituire da subito un presidio fisso interforze che sia presente nella piazzetta di Conetta tutto il giorno, sera e notte compresa, considerando anche che fra poco ci sarà la sagra paesana della pro loco locale. Lo Stato deve far vedere la propria presenza con i fatti, ma al di là della vigilanza fissa e continuativa, che sarebbe doverosa, si lavori velocemente per arrivare al ridimensionamento dei numeri degli ospiti presenti all’interno per passare alla successiva chiusura della base. Oltre a questo sia considerata la questione dell’organico del Commissariato, che sta gestendo tutte le pratiche dei richiedenti protezione internazionale. Sia valutata la possibilità di rivedere la pianta organica di questo ufficio di Polizia che sembra essere dimenticato dal Ministero, poliziotti sempre più vecchi, organico sempre più ridotto e carichi di lavoro, rispetto a 10 anni fa, più che raddoppiati, in particolar modo per l’ufficio immigrazione e le volanti impegnate a garantire la sicurezza sul territorio. Ci auguriamo che questo non sia l’ennesimo appello che cadrà nel vuoto, ma ci sia una vera seria e reale presa di coscienza da parte di tutti, a Conetta c’è bisogno di riportare serenità e sicurezza ai residenti. Concludendo, auspichiamo che i rinforzi estivi arrivino da subito e non solo dal 20 luglio al 20 agosto, come annunciato dal nostro Ministero. I rinforzi estivi devono giungere nelle località balneari a partire dal 15 giugno fino al 10 settembre e in numeri nettamente superiori a quelli previsti per questa stagione, devono almeno triplicare portando i rinforzi dagli attuali 18 ad almeno 50 che andranno a coprire le esigenze di tutti i litorali della provincia di Venezia".