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mercoledì 26 ottobre 2022

IL CIRCOLO DI CAVARZERE CONA DELLA SINISTRA ITALIANA CHIEDE DI CONVOCARE IL CONSIGLIO COMUNALE

Ancora a luglio il consigliere di Cavarzere della sinistra Italiana, Fumana, aveva chiesto che fosse convocata un’assemblea pubblica durante la quale illustrare il progetto dell’impianto di Ca’ Venier e di convocare, sempre sul tema un consiglio comunale aperto alla cittadinanza.

Ma mentre l’assemblea si è tenuta in piazza Municipio, non ci sono ancora notizie riguardanti la convocazione del Consiglio.

Ora il circolo ricorda al sindaco di Cavarzere che è stata protocollata una petizione promossa da alcuni residenti a Ca’ Venier con la richiesta della convocazione del convocazione di un Consiglio Comunale aperto, firmata da 750 abitanti.
Nonostante ciò e nonostante tutti i capogruppo abbiano accolto a suo tempo la richiesta non si capiscono le motivazioni della mancata convocazione.
Il circolo ricorda che l’iter del ricorso ad TAR deve essere accompagnato da azioni condivise con la cittadinanza e le associazioni e chiede, quindi che sindaco, presidente del consiglio, assessori e consiglieri si attivino tempestivamente per la convocazione del Consiglio Comunale aperto.




lunedì 24 ottobre 2022

IPAB CAVARZERE IL TAR CONSEGNA IL CDA A MUNARI

Il Tar del Veneto ha confermato in carica due dei cinque consiglieri di amministrazione dell’Ipab di Cavarzere. Per gli altri tre dovrà decidere il sindaco.

I fatti risalgono al settembre 2021 quando il sindaco del tempo, Henri Tommasi, nominò il consiglio di amministrazione poco prima della sua scadenza naturale e poco prima delle elezioni amministrative che portarono Pierfrancesco Munari sulla poltrona di primo cittadino.
Munari, in campagna elettorale, aveva criticato Tommasi perché i cinque nominati (Andrea Orlandin, Luciana Mischiari, Bruno Cassetta, Ilaria Armarolli e Valentino Ruggini) erano stati scelti, a suo dire, su base puramente politica, essendo tutti sostenitori della maggioranza uscente di centro sinistra.
In coerenza con questa posizione, Munari, qualche mese fa, aveva annullato le nomine fatte da Tommasi e i consiglieri erano ricorsi al Tar contro l’annullamento.

Più precisamente, Mischiari e Armarolli avevano presentato ricorso, e un secondo ricorso “ad adiuvandum” era stato presentato dall’Ipab, in quanto ente, quasi a rappresentare anche gli altri tre. Il Tar ha dato ragione alle due consigliere ricorrenti, annullando il decreto di Munari, per quanto le riguarda e confermandole nel cda.

Il Tar, però, ha anche respinto, giudicandolo inammissibile, il ricorso dell’Ipab e non ha esteso la sentenza agli altri componenti del cda, per i quali il decreto di Munari, quindi, è diventato “definitivo”. Spetta a Munari, adesso, decidere se sostituire o meno i tre consiglieri.