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giovedì 17 marzo 2016

GIALLO A CAVARZERE: IL CONSIGLIO COMUNALE RINVIATO ALL'ULTIMO MOMENTO

Colpo di scena in municipio! E' saltato il consiglio comunale convocato per questa sera (giovedì) ma non se ne conosce il motivo. I primi segnali del rinvio risalgono, per quanto ci è stato riferito, al primo pomeriggio di giovedì, quando i consiglieri comunali hanno ricevuto le telefonate della segreteria del Comune che avvertivano del rinvio “a data da destinarsi”. Più tardi, sul sito del Comune è comparso un avviso che, comunicando ai cittadini l'annullamento della seduta, “spiegava” che ciò era accaduto “a causa dell'invio tardivo dei testi di alcune proposte di delibera relative all'ordine del giorno del consiglio comunale”. Chi ha capito alzi la mano. E' fin troppo facile fare alcune considerazioni. Se fosse stato solo il “ritardo” di alcuni documenti rispetto ai tempi canonici, bastava un rinvio di pochi giorni. Invece si dice “a data da destinarsi”. Se il problema avesse riguardato uno o due punti all'ordine del giorno, il consiglio si poteva fare lo stesso per tutti gli altri punti. Invece è saltato tutto. Se il problema riguardava la maggior parte dei punti in discussione, l'amministrazione comunale dimostra una inefficienza preoccupante e non ci fa certo una bella figura. E' difficile, infatti, credere che punti di natura prettamente burocratica (Tariffe Tari, regolamento di polizia mortuaria, regolamento per gli affidamenti in economia) non fossero stati predisposti per tempo dagli uffici che li dovevano inviare al Consiglio per l'approvazione. Restano, allora, solo i punti più “politici” da esaminare: le interrogazioni e le varianti al Piano degli interventi per il supermercato di via Gramsci. Tra le interrogazioni poteva esserci il ponte di Boscochiaro: questione spinosa che, forse, avrebbe portato in consiglio qualche decina di protestatari. E lo stesso poteva accadere per il supermercato di via Gramsci, con i residenti che non sembrano affatto contenti del progetto finora predisposto. Due argomenti sui quali la maggioranza rischia di spaccarsi, anche perché diversi consiglieri hanno interessi “elettorali” sia nel quartiere di via Gramsci che nella frazione di Boscochiaro. A tentare di indovinare si rischia di sbagliare, ma con le spiegazioni dell'amministrazione non c'è altra scelta. La mancanza di “voti” potrebbe spiegare molto più facilmente della mancanza di “documenti” il rinvio di tutti i punti a data da destinarsi. E, prima o poi, si capirà cosa mancava davvero.

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