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giovedì 31 maggio 2018

FUSIONE TRA CAVARZERE E CONA: INDUSTRIALI E REGIONE SPINGONO, LA POLITICA È DIVISA

C'era oltre un centinaio di persone, martedì pomeriggio, all'incontro di palazzo Danielato organizzato da Confindustria Venezia per parlare dell'ipotesi di fusione tra i Comune di Cavarzere e Cona. La trasformazione dei due Comuni in uno solo potrebbe essere possibile fin dalla tornata elettorale della primavera 2019. Alberto Cestari del centro sudio Sintesi ha illustrato lo studio -commissionato da Confindustria- sulla situazione economico-sociale dei due Comuni, dalla quale si ricava un quadro di progressivo decadimento in termini di popolazione e capacità produttiva, tra i peggiori della Città Metropolitana di Venezia. Un quadro che potrebbe subire un'inversione di tendenza se i due Comuni si fondessero, grazie agli incentivi statali disponibili, ovvero 20 milioni in dieci anni, più altri 550mila euro dalla Regione in tre anni e numerose facilitazioni sul piano normativo, ad esempio una maggiore elasticità per le assunzioni di personale nell'ente pubblico che si andrebbe a costituire. Il presidente di Confindustria Venezia e Rovigo, Vincenzo Marinese, ha sottolineato che la sua stessa organizzazione e anche la Camera di Commercio Delta-Lagunare hanno scelto un'organizzazione su scala sovraprovinciale, in accordo con la necessità di operare “in grande” nel mondo economico attuale. Il vicepresidente della giunta regionale, Gianluca Forcolin, ha spiegato il percorso di riduzione del numero dei Comuni che l'ente regionale sta perseguendo da alcuni anni e che è sostenuto dalla predisposizione di strumenti finanziari e normativi in appoggio alla legge statale che incentiva (ma, tra pochi anni, probabilmente obbligherà) la fusione dei piccoli Comuni. Dopo l'illustrazione complessiva della questione, la parola è passata ai due sindaci interessati: Henri Tommasi, sindaco di Cavarzere, pur riconoscendo positivamente le prospettive offerte dalla fusione, ha detto che tale decisione andrebbe supportata dal coinvolgimento e dall'adesione delle popolazioni locali, altrimenti si rischia di fallire e di sprecare risorse. Dopo il suo intervento, Tommasi è stato “accusato” da Marinese di non volere, in realtà, la fusione dei due Comuni. Il primo cittadino di Cona Alberto Panfilio si è detto, invece, pienamente favorevole alla fusione e pronto a partire subito con l'iter burocratico. Tra gli interventi del pubblico, quello di Antonio Bottin, consigliere comunale PD (minoranza) a Cona, che ha espresso il timore che il suo Comune possa perdere servizi in caso di “matrimonio” con Cavarzere, e quello di Silvio Zago, della CGIL Pensionati di Cavarzere e Cona che si è detto, invece, del tutto favorevole all'unione.

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