venerdì 1 settembre 2017
IL SINDACO E L'ASSESSORE ORLANDIN RISPONDONO ALLA MINORANZA CONSILIARE SULLA QUESTIONE PMV
Una nota congiunta del sindaco Henri Tommasi e dell'assessore Andrea Orlandin risponde all'opposizione riguardo la recente questione che riguarda PMV. "Gli attacchi della minoranza -scrivono i due amministratori- sembrano divenire sempre più pretestuosi mano a mano che passa il tempo. Evidentemente la mancanza di motivazioni concrete con le quali fare vera politica li porta sul terreno della polemica sterile e fine a se stessa. Per quanto riguarda l’ultima di queste boutade, relativa alla decisione del Comune di uscire da PMV, corre l’obbligo di precisare che la decisione della stessa di scindersi a favore di ACTV e di AVM è conseguenza del piano di razionalizzazione delle società partecipate del Comune di Venezia, e che in questo quadro PMV si presenta come concessionaria del trasporto pubblico locale del Veneziano, in particolare della rete tramviaria di Venezia e del sistema dei pontili del trasporto pubblico locale. Tecnicamente la scissione è di tipo totale e non proporzionale, e l’art.2506 bis prevede espressamente la possibilità per i soci della società scindenda di non approvare l’operazione, chiedendo la liquidazione delle quote, cosa che per l’appunto ha chiesto il Comune di Cavarzere. Per far ciò, ovviamente, è necessaria la volontà non del singolo sindaco o assessore ma della maggioranza del consiglio comunale, che infatti ha deliberato in tal senso. In merito al rilievo che la partecipazione sarebbe stata svenduta, questa è ovviamente una considerazione priva di fondamento tecnico prima ancora che politico, in quanto sia i valori per i soci che decidono di ottenere la liquidazione della quota, che quelli per i soci che decidono di convertire le azioni in ACTV (era l’altra opzione possibile) dovevano necessariamente rispettare il principio dell’equità, asseverato anche da esperti e depositato agli atti. Quanto al fatto che sarebbe venuta meno la nostra partecipazione in ACTV, anche questa affermazione non trova delle reali corrispondenze: attualmente il Comune di Cavarzere è socio di ACTV per una quota pari allo 0,142% con 1346 azioni, e nulla cambia in ordine al numero di azioni».
Continua la nota: "Si ricorda che dalla vendita delle 1346 azioni PMV il Comune incasserà 93.372 euro. Se invece le avesse convertite, avrebbe ottenuto 5 azioni ACTV ogni 4 azioni PMV, al valore nominale di 26 euro, ciascuna per un valore nominale totale di 43.680 euro ed un numero azioni pari a 1.680, portando la propria quota di partecipazione allo 0,314%. La nostra partecipazione sarebbe quindi aumentata, ma di certo non sarebbe diventata strategica, rimanendo nella sostanza una quota puramente rappresentativa". Per chiarire il concetto, Tommasi porta ad esempio la partecipazione che il Comune di Cavarzere detiene in Veritas, soggetto deputato alla cura di aspetti strategici della vita dei cittadini come il ciclo dei rifiuti e la pulizia delle strade, «e che non è stato oggetto di alcuna manovra di vendita da parte di questa Amministrazione, ma semmai di qualche manovra da parte di amministrazioni del passato». Così il sindaco: "Ebbene, la quota in Veritas è pari a 20 azioni, del valore nominale di 50 euro, per un totale di mille euro, il che corrisponde allo 0,000703% del capitale sociale. Questo impedisce a Veritas di espletare il proprio servizio? E perché allora, se ACTV ha -come dice la minoranza- sottoscritto un accordo di programma con il Comune di Cavarzere, attualmente ancora socio, ora non dovrebbe più tenervi fede? La verità è che la scelta del Comune di Cavarzere è del tutto razionale, e come spiegato in Consiglio non è di certo stato l’unico Comune ad optare per la liquidazione. In questo momento c’è un solo fatto incontrovertibile: sono entrate risorse nelle casse comunali per oltre 90mila euro, e questo evidentemente a qualcuno dà fastidio. Probabilmente, visto che l’operazione prevedeva che in caso di mancata espressione della volontà in termini molto stretti le azioni sarebbero state automaticamente convertite, se il Comune non si fosse mosso in questa maniera ci saremmo trovati con l’ulteriore polemica sull’inerzia del Comune che avrebbe causato un danno alla casse comunali. Come dire, va bene tutto, purchè sia polemica". Concludono così i due esponenti della giunta: "Ma veniamo al punto forte della contestazione, ovvero che dai bilanci di PMV vi sarebbe l'impegno di effettuare la manutenzione straordinaria della rotonda del deposito delle corriere fino al 2021. L’opposizione ritiene che questo impegno verrebbe meno a causa della cessione delle quote di PMV. Questa interpretazione non è condivisibile poiché data da una minoranza poco esperta di bilanci, giova ricordare che tutti i rapporti giuridici attivi e passivi (e quindi anche quelli inerenti alla manutenzione straordinaria della rotonda sopra indicata) con la scissione passeranno in capo o ad ACTV o ad AVM, così come previsto per legge. Nessuna svendita quindi ma scelte consapevoli e letture competenti delle carte".
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