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venerdì 15 giugno 2018

FONDERE CAVARZERE E CONA SERVE ALL'AGRICOLTURA, DICE IL CONSIGLIERE COMUNALE EMANUELE PASQUALI

Il consigliere comunale Emanuele Pasquali e il presidente della Nuova Coop di San Pietro Macedonio Paganin intervengono circa il progetto di fusione dei Comuni di Cona e Cavarzere. L’opportunità, oltre che per il mondo artigianale, commerciale e industriale del territorio, rappresenta un volano per un comparto che sta trascinando la nostra economia del territorio: l’agricoltura. «L’attività agricola - esordisce il consigliere Pasquali - è il primo sistema produttivo di Cavarzere e Cona: il 35% della popolazione ha come economia di riferimento il comparto agricolo, che deve essere centrale in questo processo di accorpamento di Comuni. La Cantina di Pegolotte, con gli investimenti nel campo viticolo che stanno portando avanti gli agricoltori e la Nuova Cooperativa di San Pietro di Cavarzere, il polo più grande del Veneto in fatto di commercializzazione di granaglie, possono essere le locomotrici del mondo produttivo agricolo e i punti di riferimento per tutti i processi di coinvolgimento degli agricoltori e del sistema agricolo con tutto l’indotto che gira attorno (terzisti, officine, commercializzazione granaglie, ortofrutta e commercio specializzato). Un settore che avrebbe senz’altro un reale beneficio in termini di quotazioni, se supportati da una politica di investimento per il settore. Penso che destinare un 10% in termini economici rispetto al beneficio che si percepirà nei prossimi 10 anni, diventerà un’opportunità che creerà posti di lavoro e farà da moltiplicatore economico per la serie di iniziative mirate che si vorrà mettere in campo».
Interviene Macedonio Paganin della Nuova Cooperativa di San Pietro: «Non dobbiamo indugiare nemmeno un minuto su questa fusione: si deve fare al più presto. Con una gestione oculata dei fondi economici previsti si potrebbe partire con il progetto di riscoprire gli antichi grani e in collaborazione con la confartigianato di Cavarzere, guidata dall’instancabile Concetta Brazzo, fornire i panifici del territorio del basso veneziano con la nostra farina. Il prodotto di queste campagne, frumento, soia e mais, è di primissima qualità e le nostre aziende affiliate coltivano nel pieno rispetto delle norme igieniche e in piena salvaguardia del territorio. Manca un’azione di pubblicità e di conoscenza delle eccellenze dei nostri paesi. Le aziende agricole avrebbero sicuramente prodotti maggiormente quotati e in linea con le eccellenze del mercato».
Continua Emanuele Pasquali: «Questo processo di valorizzazione del mondo agricolo e delle sue produzioni è l’unico modo per far continuare a vivere le campagne e far sì che i territori siano abitati e non abbandonati. Da qui passa il futuro del mondo agricolo di Cavarzere e Cona, dalla capacità di far conoscere i prodotti genuini al consumatore finale. Territori come le frazioni di Grignella, San Pietro, Rottanova, Ca' Briani, Boscochiaro, San Gaetano e Dolfina -dove esistono grandi estensioni di campagna- non vogliono soccombere ma vogliono continuare a vivere e produrre, ma per far questo c’è bisogno di riconoscere un valore adeguato alle produzioni agricole. C’è bisogno di far avvicinare i nostri giovani al mondo agricolo e far ripartire il comparto delle piccole e medie aziende agricole, con profitti che almeno vadano a coprire le spese di produzione. Dobbiamo prendere quello che sarà probabilmente l’ultimo treno che passa per il comparto agricolo: questa fusione è una concreta occasione per evitare che le piccole aziende siano costrette a vendere ai pochi latifondisti che già sono presenti nei territori di Cavarzere e Cona. Per questo invitiamo il consiglio comunale di Cavarzere a far presto, perché rischiamo che queste ottime opportunità siano colte da altri».

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