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sabato 2 febbraio 2019

CITTADELLA SANITARIA, L'ASSESSORE ORLANDIN RISPONDE A PARISOTTO: "ILLAZIONI. E LE FUSIONI TRA COMUNI HANNO FALLITO"

L'assessore al Bilancio Andrea Orlandin interviene nella questione riguardante il futuro della cittadella sociosanitaria di Cavarzere. «Il consigliere Parisotto afferma che il sottoscritto si sarebbe più volte recato in Regione dall’allora assessore Coletto, assieme al sindaco Tommasi, più per difendere interessi personali che interessi della collettività, basando questa propria affermazione sul fatto che il sottoscritto non ha deleghe specifiche alla sanità o alle politiche sociali, e non so su quali ulteriori fondamenti. Fa sorridere questa illazione al limite del complottismo politico, per non dire di peggio; mi sono occupato della cittadella e me ne occupo come ho sempre fatto in veste di amministratore, con le deleghe alle partecipazioni e comunque nell’esclusivo interesse della comunità. Non entro nemmeno nel merito di accuse che definire da bar mi sembra il minimo; ormai abbiamo visto più volte come questo modo di far politica sfrutti addirittura episodi di cronaca anche violenti e terribili, come la recente scomparsa di un nostro concittadino in maniera cruenta in pieno centro, per attaccare senza fondamento l’amministrazione e per riportare l’attenzione su alcuni cavalli di battaglia, in primis la fusione. Dimentica sempre di dire, il consigliere Parisotto, che le recenti fusioni sono state un fallimento in molti territori, a ulteriore dimostrazione del fatto, ribadito anche negli incontri congiunti ANCI-Regione sul tema, che le fusioni rappresentano lo stadio finale di un percorso che gli enti locali debbono avere condiviso anche su altri fronti. A me non piace, al contrario di altri, esacerbare e personalizzare lo scontro politico, e credo interessi davvero poco al cittadino, ma credo anche che si debba rispondere a questa maniera di fare politica, non fondata sui contenuti ma sulla polemica fine a sé stessa, o peggio ancora illazioni di dubbio gusto.
Per quanto riguarda il merito della cittadella, la maggioranza ha trovato una quadratura con l'opposizione ancora nel dicembre del 2017, presentando e votando all’unanimità un ordine del giorno con cui si impegnava l’amministrazione ad esprimere le preoccupazioni sul mantenimento dei servizi a Cavarzere. Tale ordine del giorno è stato trasmesso agli uffici regionali. In seguito vi è stata la cessione della quota deliberata nel corso del consiglio comunale del 30 luglio scorso, secondo il percorso delineato dall’art.18 del collegato alla finanziaria regionale del 2018, che aveva di fatto decretato la fine delle sperimentazioni gestionali. In precedenza, nel corso dell’incontro pubblico tenutosi a palazzo Danielato il 26 giugno 2018, la dirigenza dell’ULSS 3 aveva tranquillizzato la cittadinanza non tanto sulla forma giuridica futura dei servizi nell’area della cittadella sociosanitaria, che non è il nodo del contendere, quanto sul fatto che i servizi stessi sarebbero stati mantenuti in ogni caso, o sotto la veste pubblica, in diretta gestione dell'ULSS (che attualmente, ricordo, detiene l’intero capitale della cittadella) o in veste privatistica tramite l’indizione di apposito bando di gara, sempre sotto la supervisione del garante pubblico. La ovvia pretestuosità della preoccupazione secondo cui il socio privato in questo momento potrebbe essere fuori controllo e fare ciò che vuole è addirittura lapalissiana, poiché come detto il controllo dei servizi dell’area della cittadella è interamente in mano pubblica: sia il socio privato che quello pubblico (il Comune) hanno ceduto le proprie quote all’ULSS che quindi si pone di fatto e di diritto come società controllante. Questo è stato confermato anche in un comunicato di questi giorni del direttore generale Dal Ben che ribadisce la continuità del servizio per i cittadini. Recentemente, come sappiamo, vi è stato anche un avvicendamento ai vertici regionali, con i quali ci stiamo rapportando e che ci auguriamo possa avere al più presto un riflesso positivo sulla vicenda della cittadella, su cui di certo non solo la minoranza, ma la comunità cavarzerana attende risposte definitive».

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