Pagine

venerdì 4 ottobre 2019

IL CONSIGLIERE PASQUALI TORNA A CHIEDERE LO SPOSTAMENTO DELL'UFFICIO SERVIZI SOCIALI NELLA EX SEDE DI VENETO BANCA

Ancora un'interrogazione del consigliere Emanuele Pasquali. Durante la seduta di venerdì 27 settembre, l'esponente della minoranza ha nuovamente avanzato -a firma dello stesso e del leghista Munari- un'interrogazione avente a tema lo spostamento dei Servizi Sociali negli uffici di Veneto Banca, chiusi da più di 2 anni e mai più utilizzati. «A febbraio 2019 - scrive Pasquali - avevamo presentato all'amministrazione comunale e in particolare all'assessora Crocco la richiesta di spostamento nei locali di proprietà del Comune di Cavarzere, con la possibilità dello spostamento dell'ufficio del RIA dal primo piano (sempre sotto la competenza dei Servizi Sociali) ai medesimi locali, al fine di unificare tutti gli uffici e offrire un servizio più professionale e riservato ai cittadini».
In effetti la dislocazione della sala d'attesa nell'androne del palazzo municipale aveva suscitato molte lamentele da parte dell'utenza, sia per la poca privacy a disposizione sia per la mancanza di comodità con solo due sedie a disposizione e con la porta d'ingresso perennemente aperta anche nel periodo invernale». Allora l'assessora ai Servizi Sociali aveva risposto che lo spostamento degli uffici era prossimo e che era stato predisposto uno stanziamento di 20mila euro per l'adeguamento dei locali, peraltro completamente messi a nuovo dalla banca: «A distanza di 7 mesi - incalza Pasquali - lo spostamento non è avvenuto, i locali ancora vuoti non sono stati oggetto di adeguamento e dei 20mila euro già stanziati (a parole) si sono perse le tracce. Spiace che al momento della lettura dell'interrogazione l'assessora Crocco abbia preso armi e bagagli e abbia abbandonato la seduta del consiglio, lasciando il cerino in mano al sindaco Tommasi, il quale ha risposto che è in programma lo spostamento degli uffici dimenticandosi di dire quando sarà effettuato e non spiegando che fine hanno fatto i 20mila euro messi a disposizione».
Eppure, prosegue il consigliere dell'opposizione, «i fatti di cronaca dell'ultimo anno -che hanno visto come attori e vittime persone seguite dai Servizi Sociali- avrebbero dovuto far riflettere l'amministrazione sull'organizzazione dei servizi offerti alla cittadinanza e sulla carente mancanza di privacy nei confronti dei cittadini che chiedono accesso alle prestazioni sociali. Per tutta risposta, l'amministrazione non ha preso alcuna iniziativa, anzi ha unificato la dirigenza dei Servizi Sociali con quella dei Lavori Pubblici, scelta questa che non è sinonimo di attenzione verso le fragilità sociali del territorio, ma solamente di opportunità lavorativa. Siamo il solito Comune che si deve distinguere: il dirigente dei Lavori Pubblici è anche responsabile dei Servizi Sociali... solo a Cavarzere, unico Comune nel Veneto!». Pasquali auspica quindi che «l'assessora non tagli la corda come in consiglio comunale, e ponga questo tema come centrale, prendendo seriamente a cuore la rivitalizzazione dei Servizi Sociali per affrontare le difficoltà quotidiane, come ad esempio quelle legate alla piaga dell'alcoolismo».

Nessun commento:

Posta un commento