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giovedì 17 ottobre 2019

S.PIETRO DI CAVARZERE SCRIVE AL SINDACO TOMMASI: "SISTEMA LA STRADA VERSO CAVANELLA D'ADIGE, È DEVASTATA DA BUCHE"

La comunità di San Pietro di Cavarzere ha scritto una lettera al sindaco Henri Tommasi. Oggetto le condizioni della strada arginale sinistra dell’Adige, che secondo i firmatari verte «ormai da anni in condizioni pietose, con lunghi tratti del manto stradale devastati da buche, pezzi d’asfalto mancanti e innumerevoli crepe». A siglare la lettera, protocollata ieri mattina, sono Edoardo Beltrame, presidente di Confcommercio Cavarzere, Macedonio Paganin, presidente della Nuova Cooperativa, l’ex assessore Gervasio Ferrarese e don Mario Pinton, parroco di San Pietro, Dolfina Valcerere e San Gaetano. Il tratto è quello che va da Cavarzere fino a Cavanella d’Adige, di competenza del Comune di Cavarzere, sul quale un paio di settimane fa anche i consiglieri di minoranza Pier Luigi Parisotto e Maurizio Braga avevano protocollato una interrogazione.
Nella stessa, i due consiglieri della lista Tricolore avevano sottolineato come «la giunta Tommasi sbagliasse a investire sulle strade bianche del centro, prima di mettere in sicurezza quelle più pericolose, come appunto l’arginale sinistra dell’Adige». Tale inammissibile incuria - si legge nella lettera scritta al sindaco dai quattro rappresentanti la comunità di San Pietro - ha già provocato nel corso degli anni passati numerose vittime, sia a causa di urti con altri veicoli che della caduta nell’alveo del fiume, con conseguente annegamento. Il riferimento, in quest'ultimo caso, è proprio a un residente di San Pietro, l’81enne Cesare Ferro, che il 28 settembre scorso è morto in un incidente lungo questa strada.
«Le pessime condizioni del fondo stradale - prosegue il testo - provocano regolarmente innumerevoli danni ai veicoli di chi transita, in modo particolare nel periodo estivo, dal momento che questa è un’arteria molto utilizzata dai turisti per raggiungere Sottomarina e Rosolina Mare. Con conseguenti onerosi esborsi in termini economici, e fastidiosissimi disagi morali. Tantissime sono le persone rimaste appiedate che si vedono costrette a contattare i propri amici o parenti alle ore più disparate per farsi venire a prelevare, in quanto il loro veicolo è stato danneggiato in modo talmente grave da non poter proseguire. Dal momento che la scuola elementare di San Pietro non è più attiva, i bambini della frazione vengono quotidianamente trasportati a Cavarzere, e dunque costretti a percorrere l’argine a bordo dello scuolabus, mettendo a repentaglio la loro stessa vita ogni giorno».
La richiesta della comunità di San Pietro è «che il denaro stanziato dal Comune per la manutenzione delle proprie vie di comunicazione venga in parte devoluto al restauro e alla messa in sicurezza dell’argine sinistro dell’Adige». Intanto la comunità è già pronta a una raccolta di firme per perorare tale causa, «anche se con la giunta guidata da Tommasi, non hanno avuto troppa fortuna in passato» afferma Parisotto. «Quando raccolsero oltre duecento firme per i lavori nel cimitero di San Pietro - conclude l'ex sindaco - Tommasi lo inserì subito nel piano triennale, ma lo tolse l’anno successivo. E i lavori sono ancora un miraggio».

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