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domenica 15 gennaio 2017

IN 400 A ROTTANOVA PER RICORDARE SANDRINE. PRESTO I FUNERALI E SEPOLTURA A PIOVE DI SACCO


immagini scattate da Barbara Mantiero

Hanno risposto circa in quattrocento, oggi pomeriggio, all'appello lanciato dal regista Andrea Segre e dall'associazione “Bassa Padovana accoglie” sulle rive dell'Adige, per deporre fiori e parole in memoria di Sandrine Bakayoko, la sfortunata ragazza ivoriana deceduta il 2 gennaio scorso nella ex base di Conetta, trovata esanime nella doccia in seguito ad embolia polmonare. Sono arrivati a Rottanova da molte parti del Veneto, tra associazioni, privati cittadini, amministrazioni comunali ed esponenti politici della sinistra tra cui l'europarlamentare Flavio Zanonato, già sindaco di Padova.

Dopo una sosta proprio nel centro di Conetta, il corteo di auto si è recato in riva al fiume passando vicino alla base, dalla quale sono usciti alla spicciolata alcuni dei migranti ospitati; sull'Adige sono state accese lanterne e srotolati striscioni di solidarietà (“Welcome refugees”) invocanti un'accoglienza dignitosa e soprattutto diffusa, in luogo di quella massiccia e problematica in atto a Conetta, Bagnoli e in altre località della regione.

Tra gli interventi, di particolare importanza quello scritto dal sindaco di Piove di Sacco Davide Gianella -letto dall'avvocato Aurora d'Agostino- il quale assicura alla povera Sandrine una cerimonia funebre e la sepoltura nel cimitero del suo Comune. Sulle note di alcuni brani africani scelti da Mohammed, il marito di Sandrine anch'egli in attesa di visto a Conetta, alcuni connazionali hanno deposto una corona e altri omaggi floreali affidando al corso dell'Adige l'ultimo pensiero comune alla giovane scomparsa.

Andrea Segre ha poi dato appuntamento, in conclusione, per sabato 28 gennaio a Padova ad un nuovo raduno destinato a chiedere nuove politiche di accoglienza senza il ripristino dei CIE e la fine del regolamento UE “Dublino III”, che obbliga il primo Paese di sbarco a valutare la concessione dell'asilo politico senza dividere il compito tra tutti gli Stati dell'Unione Europea.

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