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sabato 30 dicembre 2017

PARISOTTO STENDE IL SUO BILANCIO DELL'ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA. "IL SINDACO NON STA LAVORANDO, MI RIVOLGO AI CONSIGLIERI: FATELO ALMENO VOI"

«Se la percezione dei cavarzerani è che la città sia un dormitorio, destinata a una lenta agonia, anche questo ennesimo anno di governo (si fa per dire) del centrosinistra guidato dal sindaco Henri Tommasi non ha aiutato». Pier Luigi Parisotto, capogruppo della lista Tricolore, interviene partendo dall’inesorabile calo della popolazione che sta scendendo verso le 13mila unità: «Solo il sindaco Tommasi, con alcuni assessori e consiglieri di maggioranza, sembra non accorgersi di quanto sta succedendo in paese. Del resto è noto a tutti il disinteresse che Tommasi nutre verso i vari problemi di Cavarzere, che si sta spopolando persino dagli stranieri». L'ex sindaco continua la sua disamina: «La tassazione comunale è tutta al massimo delle aliquote previste, la tassa sui rifiuti aumenta ogni anno, nonostante migliori la differenziata, tra gli addetti alla raccolta aumentano i dipendenti “foresti” man mano che i cavarzerani vanno in pensione, l’Imu e l’addizionale Irpef sono ai massimi livelli, nella graduatoria delle case popolari ci sono più di cento famiglie che attendono una risposta e Tommasi si tiene nel cassetto un milione di euro dal 2011 con più di cento case comunali sfitte da anni».
Parisotto nota come il sindaco Tommasi «non abbia coinvolto nessuno» riguardo alla recente fusione di Polesine Acque e Cvs Monselice che ha dato origine ad Acquevenete, società che si occuperà dei servizi di acquedotto e fognature: «Il sindaco nè si è presentato, nè ha delegato alcun assessore, sia prima che dopo il voto di fusione. A me non va bene per niente questo comportamento, in quanto la nuova società si dovrà occupare anche dei problemi degli allagamenti nel capoluogo, successi quest’anno come nel 2016, nonostante i 500mila euro di lavori "regalati" all’allora Polesine Acque. A questo si aggiunga che da Acquevenete il Comune di Cavarzere avanza circa 500mila euro di rimborso rate mutui, soldi freschi che il sindaco non ha ancora richiesto, mentre quello di Rovigo ha già incassato ai primi di dicembre metà, e gennaio 2018 incasserà il saldo». Non è il solo tema a destare l'interesse del consigliere di opposizione: «Dopo aver lasciato che nel 2013 chiudesse tra il più totale disinteresse l’ufficio di Cavarzere del giudice di pace, ora il sindaco nonché avvocato Tommasi ce la sta mettendo tutta per far chiudere anche quello di Chioggia, facendo spallucce ai ripetuti appelli dei colleghi di Cona e di Chioggia stessa, oltre che dei suoi colleghi avvocati. Tutti preoccupati, meno lui evidentemente, di perdere questo importante servizio per i 70mila cittadini della bassa veneziana».
Il capogruppo di lista Tricolore ricorda inoltre la questione del ponte di Boscochiaro («quello vecchio è ancora lì a sorreggere i sottoservizi nonostante i lavori sul nuovo siano terminati da oltre un anno») e della pista ciclabile in via Regina Margherita: «Sembra essere stata progettata per mettere a rischio i ciclisti anziché dar loro sicurezza: chi arriva da Ca’ Labia dovrà attraversare la trafficata strada regionale per ben tre volte prima di arrivare alla rotonda, mentre il ribasso d’asta è stato speso per sistemare una ciclabile esistente in via Mazzini, piuttosto che collegare quella nuova al centro storico». A questo punto Parisotto si rivolge ai consiglieri di maggioranza di centrosinistra, chiedendo loro di fare squadra come è stato fatto per la cittadella socio sanitaria: «Facciamo che il 2018 sia l’anno della discussione seria sulla fusione con il comune di Cona, un tema che mi sta particolarmente a cuore non solo perché era uno dei dieci elementi del programma amministrativo con cui mi ero candidato alle passate elezioni, ma perché è l’unico mezzo veloce e redditizio che abbiamo a disposizione per continuare a sperare di esistere come Comune».
In questo tempo di grave crisi socio-economica, in cui tutti i Comuni sono «chiamati a torto a fare gli esattori per conto dello stato centrale» - sono le parole di Parisotto - una volta addivenuti alla fusione il nuovo Comune «potrà beneficiare di circa 1.5 milioni di euro all’anno per dieci anni. Senza dimenticare che potrà non rispettare il patto di stabilità e avere la possibilità di assumere nuovi dipendenti comunali. Non un vantaggio da poco», osserva l'ex primo cittadino. «Quello che non può mancare oggi in un buon amministratore comunale -conclude il consigliere- è un sussulto di sano orgoglio, unito a poche buone idee (e questa a mio modesto avviso lo è) per un progetto lungimirante riguardo il territorio. Ricordo che i consiglieri di maggioranza hanno ottenuto il mandato di amministrare Cavarzere, e se il sindaco Tommasi non intende farlo mi appello proprio ai consiglieri affinché lo facciano. In fondo la minoranza rappresenta il 64% dei cittadini che non vi hanno votato».

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