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martedì 23 marzo 2021

VENDITA DELLA CITTADELLA SOCIOSANITARIA, IL CONSIGLIERE PASQUALI: «L'ULSS INVESTA IL RICAVATO NELL'OSPEDALE DI COMUNITÀ»

Lo scorso martedì 16 marzo ha avuto luogo la seduta della II commissione consiliare permanente del Comune di Cavarzere, relativa al bando di vendita della cittadella sociosanitaria da parte dell'ULSS 3 Serenissima. La riunione era stata richiesta dai consiglieri di minoranza Emanuele Pasquali e Roberta Fava: «Il 22 gennaio - spiega Pasquali - l'ULSS aveva pubblicato il bando di vendita sia della società che gestisce i poliambulatori e le attività sanitarie, sia dell'intero complesso immobiliare, ad esclusione dell’edificio conosciuto come consultorio familiare e del plesso adibito a centro cottura, attualmente in uso all'impresa Serenissima.
Alla seduta di commissione hanno partecipato i consiglieri regionali Marco Dolfin e Jonatan Montanariello, nessuna rappresentanza della direzione dell'ULSS: spiace constatare – prosegue Pasquali – che l'ente non abbia delegato alcun dirigente per esporre il bando di vendita e i relativi progetti che ha in mente per il territorio. Dalla possibile vendita della società e della struttura immobiliare, l’ULSS introiterà oltre 5 milioni: ho chiesto ai consiglieri regionali di farsi portavoce con la Regione e con l’ULSS 3 per avere rassicurazioni del fatto che l’intera somma verrà reinvestita nella ristrutturazione e implementazione dei servizi sanitari periferici di Cavarzere e Cona.
Ho ricordato all’intera commissione - continua il consigliere - che dai proventi dell’alienazione potrebbe essere istituito il tanto atteso ospedale di comunità, con la riattivazione -nelle schede ospedaliere regionali- dei 12 posti previsti per Cavarzere e Cona nel precedente piano. Il paese, con la percentuale di anziani più alta nell'area metropolitana di Venezia, ha estremo bisogno di una struttura sanitaria intermedia che accolga i bisogni delle famiglie e dell’intera popolazione: non possiamo fare ricadere l’intera assistenza addosso ai medici di famiglia, né tantomeno alle strutture ospedaliere di Chioggia.
I cittadini di Cavarzere e di Cona non possono sobbarcarsi 50 km lungo l’argine del Gorzone e della laguna, ma hanno bisogno di servizi assistenziali puntuali e competenti. La questione - conclude Emanuele Pasquali - non è di poco conto e non deve essere di alcun colore politico: la salute è un bene che va al di là degli steccati. Se il territorio cavarzerano vuole continuare ad essere punto di riferimento per la zona meridionale della Città Metropolitana di Venezia, deve avere parola in capitolo in Regione e di conseguenza nelle scelte che l’ULSS 3 metterà in campo. Siamo riusciti ad ottenere dall’amministrazione comunale un’ulteriore convocazione della II commissione consiliare, al fine di preparare un documento politico che sarà trasmesso attraverso i consiglieri regionali e alle autorità sanitarie. Non è il momento di abbassare la guardia».

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