MAXI OPERAZIONE CONTRO IL LAVORO NERO NEL VENEZIANO. CHIUSE 10 DITTE – SCOPERTI 22 LAVORATORI IN NERO ED APPLICATE SANZIONI PER OLTRE 60.000 EURO.
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Vasta operazione di contrasto al lavoro sommerso da parte dei Carabinieri della Compagnia di Chioggia in collaborazione con il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Venezia e gli Ispettori della Direzione Provinciale del Lavoro di Venezia.
L'attività di controllo finalizzata alla repressione del lavoro sommerso nel settore tessile/calzaturiero, ha riguardato in particolare laboratori gestiti da cittadini cinesi, operanti nell’area della riviera del brenta e del cavarzerano.
A consuntivo del servizio, che ha visto impegnati 35 Carabinieri e 24 Ispettori del lavoro, sono stati conseguiti i seguenti risultati:
· sono stati sottoposti a controllo 22 laboratori, tutti gestiti da cittadini cinesi, che sono risultati impiegare al lavoro esclusivamente loro connazionali;
· sono state riscontrate irregolarità in materia di lavoro su 12 laboratori, dei quali 10 sono stati chiusi con provvedimento di sospensione, poiche’ impiegavano manodopera in nero con una percentuale superiore al 20% della forza lavoro presente;
· Totale lavoratori controllati: 120;
· Totale lavoratori in nero riscontrati: 22 (dei quali 1 clandestino);
· Persone denunciate in stato di liberta’: 2 (un cinese titolare di laboratorio per aver impiegato alle proprie dipendenze uno straniero clandestino e 1 operaio cinesi per il reato di clandestinità);
· sanzioni amministrative comminate: euro 60.000.
Tutte le aziende sospese dovranno ottemperare alla regolarizzazione dei lavoratori in nero, provvedendo alla loro assunzione e al ripristino delle condizioni di tutela assicurativa e contributiva, nonché pagare una esosa multa di sanzioni accessorie, per ottenere la revoca della sospensione.
Tutti i laboratori controllati, operano nel settore calzaturiero della riviera del brenta e nel settore tessile nella zona del cavarzerano. In particolare quelli soggetti a chiusura, operanti nel settore calzaturiero erano prevalentemente tomaifici che stavano lavorando parti di calzature destinati ai piu’ noti marchi nazionali ed internazionali, cosi come i laboratori tessili operanti stavano confezionando giubbotti e pantaloni di notissime firme.
Nel dettaglio sono stati chiuse : una ditta a Fosso’ (VE), una a Vigonovo (VE), una a Fiesso d’Artico (VE), quattro a Cavarzere (VE), una a Camponongo maggiore, una a Campagna lupia (VE) ed una a Cona (VE).
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