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venerdì 28 agosto 2020

COL MALTEMPO BOSCOCHIARO VA SOTTO, PASQUALI: «SEPARARE GLI SCARICHI DELL'ACQUA PIOVANA DALLE FOGNATURE»

Nelle prime ore del pomeriggio di oggi, la frazione di Boscochiaro a Cavarzere è stata colpita da un forte temporale che ha causato l’allagamento di alcune strade, come via 2 Giugno e via Paneghetti (oltre ad altre zone). Il consigliere Emanuele Pasquali si dice vicino ai propri compaesani che sono tuttora coinvolti nell’emergenza per liberare case, garage, scantinati dall’acqua piovana, ora che fortunatamente le condizioni meteorologiche sono migliorate e l'acqua va defluendo.
«Il problema, conosciuto da tanti anni dall’amministrazione - spiega l'esponente della minoranza consiliare - è che gli scarichi delle acque bianche e della fognatura sono in gran parte promiscui, e in alcuni tratti le tubazioni non sono sufficientemente capienti per far defluire il sistema di scarico. Chiedo al sindaco Tommasi di convocare immediatamente Polesine Acque e istituire un tavolo di confronto per dare risposte celeri ai cittadini di Boscochiaro.
È all’attenzione di tutti che le famiglie di Boscochiaro non possono ritrovarsi con 30-40 cm d’acqua mista a fognatura ogni volta che arrivano precipitazioni più consistenti del solito. Che senso ha prevedere, solo a scopi elettorali, di asfaltare via 2 Giugno e non mettere in cantiere anticipatamente, piuttosto, la sostituzione delle tubature oltre a creare due percorsi distinti di scarico: quello per le acque piovane e quello per le fognature delle case civili? Voler procedere con la sola asfaltatura di queste vie sarebbe una mancanza di rispetto verso l’intera frazione.
Suggerisco, inoltre, di utilizzare parte dell’avanzo di bilancio per contribuire a un progetto congiunto con Polesine Acque e il Consorzio di Bonifica al fine di porre rimedio ai danni che da molti anni i cittadini di Boscochiaro subiscono. Chiedo, infine, che il Comune metta a disposizione i propri uffici per un censimento dei danni occorsi alle famiglie e alle attività economiche del paese. Presenterò interrogazioni nelle prossime ore rispetto a queste istanze, con lo scopo di costringere l'amministrazione latitante a prendere coscienza e una posizione ufficiale rispetto a un problema conosciuto da anni e mai risolto.

giovedì 27 agosto 2020

PARISOTTO SPARA A ZERO SULLA GIUNTA TOMMASI: «LE ASFALTATURE? UNA MARCHETTA ELETTORALE»

Il consigliere di opposizione Pier Luigi Parisotto stigmatizza con parole forti i due progetti di asfaltature delle strade a Cavarzere, approvati ultimamente. «Dopo nove anni da belli addormentati, il sindaco Tommasi, la giunta e la maggioranza si sono svegliati a meno di un anno dalle elezioni comunali, e messi ad asfaltare strade secondo lo schema della "marchetta"».
Nel primo progetto del 2019, la giunta ha contratto un mutuo di 370mila euro per asfaltare cinque strade: «Peccato che alcune neanche fossero di proprietà comunale - spiega Parisotto - mentre le altre "accontentavano" assessori e consiglieri comunali. Così hanno individuato tre strade bianche, ovvero via Caboto dietro l’abitazione dell’assessore Orlandin, via Magellano e via Rossetta, da sempre cavallo di battaglia dell’ex consigliere comunale di Rottanova Romano Angelo Garbin. Le altre due sono via 24 Maggio a Boscochiaro e via Pavanello».
Una scelta che secondo l'ex sindaco «niente ha a che vedere con la buona amministrazione, visto che esistono strade comunali di grande utilizzo pubblico, come via Matteotti o via Nazario Sauro, che versano in pessimo stato con notevole pericolo per chi le percorre. Con l’aggravante che via Rossetta e via 24 Maggio neanche sono di proprietà del Comune di Cavarzere».
Col secondo progetto, a parere dell'esponente della minoranza, questa giunta «riesce pure a fare peggio, con 791mila euro di asfaltature da finanziare anche questa volta attraverso un mutuo. Leggendo l’elenco mancano via Matteotti e via Sauro, compresa la relativa rampa che porta fino all’ingresso dell’ex ospedale. Ma ci sono via Visentin, dove abitava il sindaco Tommasi, via Dante Alighieri, percorsa più volte al giorno dall’assessora ai lavori pubblici Cinzia Frezzato».
Continua Parisotto: «E poi ci sono 4000 euro per il ponte "Caduti per la Libertà" sull’Adige, coi quali a malapena si riuscirà a stendere il tappeto d’usura, quando da 9 anni, nei programma dei lavori pubblici del sindaco Tommasi, era sempre stata inserita la somma di 910mila euro per il completo rifacimento. Fatto ancor più grave che lo stesso ponte, dall’indagine commissionata nel 2018 sulla situazione dei manufatti presenti nel territorio, era risultato, secondo la comunicazione del vicesindaco Paolo Fontolan del 30 agosto 2018, in condizioni preoccupanti per quanto riguarda travi di sostegno e parapetti. Nota comunicata al ministero dei Trasporti che aveva richiesto il censimento».
«È chiaro a tutti, di fronte a queste scelte irresponsabili, che a questo sindaco, alla sua giunta e alla intera maggioranza non interessa della sicurezza dei cittadini - commenta il capogruppo della lista Tricolore - e tanto meno come si spendono i soldi pubblici, visto che asfaltare oggi le strade comunali senza la certezza che eventuali fognature e condutture dell’acquedotto siano in ordine, equivale a sprecare inutilmente denari».
Parisotto ritiene «evidente che in tutte queste scelte vi sia la corresponsabilità dei tecnici comunali e dei professionisti esterni che le hanno condivise, ben sapendo che le priorità tecniche erano altre. Scorrendo l’elenco trasmesso dal vicesindaco Fontolan al ministero, compaiono altre 15 opere e manufatti in uno stato di forte criticità, ma neppure quelle compaiono all’interno dei progetti di cui sopra.
Del resto basta guardare la vicenda del ponte di Boscochiaro sul Gorzone. Fatto e inaugurato nel 2017 con una spesa di oltre un milione, con una causa in atto del valore di 850mila euro e con il vecchio ponte che non si può abbattere in quanto porta tutti i sottoservizi, nessuno in Comune fa niente per redigere il progetto allo scopo di spostarli e avviare i lavori. E i 350mila euro di finanziamento a fondo perduto presenti nelle casse comunali per questa opera, rischiano di venire revocati».
Conclude Pier Luigi Parisotto: «L’unica, si fa per dire, consolazione è che per fortuna mancano pochi mesi al termine del mandato del sindaco Tommasi. Si dovrebbe votare nella primavera del 2021, ma ho la netta sensazione che questa giunta, in preda all’ansia di prestazione elettorale, riuscirà a combinare qualche altro spreco di denaro pubblico».

martedì 25 agosto 2020

ELISA FABIAN CANDIDATA CON "IL VENETO CHE VOGLIAMO": «TRASPORTO PUBBLICO, SALUTE E SCUOLA PER UN TERRITORIO BISTRATTATO»

La consigliera comunale Elisa Fabian si candida alle elezioni regionali, nella lista Il Veneto che Vogliamo a sostegno di Arturo Lorenzoni. Insegnante precaria e specializzata nel sostegno didattico agli allievi con disabilità, Fabian si è sempre interessata all'ambiente scolastico quale presidente del consiglio d'istituto a Cavarzere-Cona, portando a termine numerosi progetti tra cui la visita degli studenti al Parlamento europeo di Bruxelles, e battendosi per investimenti nella scuola pubblica, la formazione, la cultura dei cittadini più giovani.
Attiva nel volontariato, la consigliera ha intessuto relazioni politiche e civiche a vari livelli, compreso tutto il territorio del Veneto che si candida a rappresentare: «Non tutti sono uguali - commenta Elisa Fabian - e vedendo le cose da dentro ho capito che sono le persone e le idee a fare la differenza in una comunità, ma che serve soprattutto una preparazione seria. La mia candidatura nasce per rispondere alla richiesta di diverse persone in ambito civico e politico. Sono convinta di poter rappresentare questo territorio a Venezia, per cinque anni, sulla base di esperienze amministrative e politiche di grande passione, con energia ed entusiasmo, maturando le competenze acquisite».
L'esponente della sinistra è convinta che «in Veneto ci sia la possibilità di un’alternativa. È una lista costituita di donne e uomini che provengono da esperienze diverse, amministrativa, politica, sociale, civica, a disposizione per un progetto impegnativo e altamente sfidante. La circoscrizione è l'area metropolitana di Venezia, dove insistono 44 Comuni con peculiarità ed esigenze proprie, un territorio troppo spesso bistrattato da giochi politici ed economici».
Focus, in particolare, sulla realtà cavarzerana: «Nasciamo con un "debito" di chilometri che dovremo percorrere come studenti e lavoratori pendolari. Il Veneto di Galan prima e Zaia poi non ha investito nel trasporto pubblico locale, con la conseguenza che occorre muoversi in macchina aumentando il traffico, lo smog e purtroppo sempre più spesso con la conseguenza di incidenti a volte mortali. La politica che ho in mente coniuga lavoro, ambiente e salute, per una società più equa, sostenibile e inclusiva che non lasci indietro nessuno».
Cavarzere, oltre tutto, ha un tasso elevato di popolazione anziana: «Le esigenze sanitarie e di assistenza sono sempre maggiori - conclude la candidata Elisa Fabian - e molte persone devono rivolgersi a centri ospedalieri lontani, peraltro con liste di attesa molto lunghe. La cura delle persone è stata troppo spesso relegata a un ruolo marginale, e scaricata sulle spalle delle amministrazioni locali oltre alle associazioni che sopperiscono come possono alla carenza sanitaria regionale, che ormai è diventata strutturale e quasi passivamente accettata».

lunedì 24 agosto 2020

PROVOCAZIONE DEL CONSIGLIERE PASQUALI IN UNA MOZIONE: CHI HA IL REDDITO DI CITTADINANZA CURI IL VERDE PUBBLICO

Assume i caratteri di una saporita provocazione la mozione che il consigliere di opposizione al Comune di Cavarzere, Emanuele Pasquali, ha presentato all'attenzione dell'assemblea cittadina. Nel testo, l'esponente della minoranza chiede che il sindaco e la giunta valutino l'opportunità di impiegare i percettori del reddito di cittadinanza, attuali e futuri, per la manutenzione del verde pubblico, affiancando e supportando le imprese che operano nel territorio. E, nel caso, di dare mandato agli uffici di attivarsi per realizzare progetti lavorativi del genere.
L'analisi di Pasquali, non nuova negli ultimi mesi, parte dal presupposto che -secondo i dati da lui stesso forniti, e risalenti alla fine del 2019- solo il 6% dei beneficiari della misura di ammortizzazione cerca attivamente un impiego, mentre nell'ambito dei patti per il lavoro e l'inclusione sociale questi stessi percettori sono tenuti a svolgere progetti utili alla collettività nel Comune di residenza per almeno otto ore settimanali, che possono essere aumentate a sedici. La mozione è destinata a far discutere anche fuori dalle mura cittadine, e a scatenare la risposta del Movimento 5 Stelle, padre del reddito di cittadinanza così com'è stato costruito.

mercoledì 19 agosto 2020

PASQUALI: «LE POSTE DI BOSCOCHIARO E ROTTANOVA HANNO DRASTICAMENTE RIDOTTO GLI ORARI, COSA STA FACENDO IL COMUNE?»

Il consigliere comunale Emanuele Pasquali ha presentato un'interrogazione alla prossima seduta dell'assemblea cittadina per chiedere alla giunta quali azioni abbia messo in atto negli ultimi mesi per scongiurare i disservizi agli uffici postali di Boscochiaro e Rottanova, e quali altre intenda attivare al fine di restituire un servizio indispensabile e continuo ai residenti, che hanno gli stessi diritti di chi vive nel capoluogo.
Pasquali fa riferimento alla dislocazione territoriale decentrata di chi abita le periferie, specie gli anziani -anche per il ritiro della pensione- e considerato che San Pietro ha perso anni fa l'ufficio, mentre quelli di Boscochiaro e Rottanova hanno ridotto drasticamente gli orari di apertura. Nello specifico, il primo a tre aperture settimanali, mentre il secondo addirittura una.

giovedì 13 agosto 2020

RIAPERTO IERI IL PONTE DI BAGGIOLINA: PARISOTTO, «LA PORTATA È SCESA A 10 TONNELLATE, DISAGI PER GLI AGRICOLTORI»

Ieri è stato riaperto alla circolazione il ponte di Baggiolina, che era rimasto chiuso fin dal marzo 2019. Nessuna cerimonia, per via delle restrizioni, ma una lieta evenienza per il quartiere e gli automobilisti: in effetti - osserva il consigliere dell'opposizione Pier Luigi Parisotto - la struttura era già aperta e transitabile da giorni, anche in assenza dei segnali stradali che ne limitano la fruibilità, specie per la portata che è scesa a 100 quintali. «I mezzi agricoli - nota l'ex sindaco - possono passare solo da vuoti!».
Secondo Parisotto la procedura è stata caotica, disordinata e approssimativa fin dall’inizio: «Ad aprile 2019 il ponte è stato chiuso al traffico dei mezzi a tempo indeterminato; poi, il 30 aprile per nostra fortuna, il governo assegna 90mila euro al Comune di Cavarzere e la giunta Tommasi li destina ai lavori del ponte. Passano sei mesi, e la giunta approva il progetto esecutivo il 4 ottobre 2019, redatto dall’architetto comunale Gabriella Guerrini e dall’ingegnere Zanella, libero professionista, con un incarico ricevuto solo il 24 settembre 2019. Ha avuto cioè solo 10 giorni per redigere il progetto strutturale!»
Quindi il “responsabile unico della procedura, nonché progettista (l'architetto Guerrini) in data 23 ottobre ha assegnato i lavori all'impresa esecutrice; a lavori iniziati, secondo Parisotto nel cantiere non erano presenti cartelli (obbligatori per legge) che descrivessero i tempi di esecuzione dell’opera. Il primo è apparso in forma “artigianale” il 17 gennaio 2020, sostituito solo a fine gennaio con quello a norma di legge che recitava: “Fine lavori prevista per il 10 gennaio 2020”. «Anche rispetto a questo un bel caos - continua il consigliere di minoranza - hanno appeso il cartello quando i lavori dovevano essere già terminati da 20 giorni. Tra l’altro il cantiere risultava ancora in corso, ma i lavori procedevano a singhiozzo e per di più in ritardo».
Più volte, pubblicamente, prima il sindaco Henri Tommasi, poi l’assessore Andrea Orlandin a fine 2019 e a inizio 2020 avevano dichiarato che i lavori sarebbero finiti a breve: «Sta di fatto - prosegue la lista Tricolore - che l’opera è terminata solo nei primi giorni di agosto, e per di più l’assessora Cinzia Frezzato (con delega ai lavori pubblici) si è sempre disinteressata. Ovviamente, per il sindaco Tommasi e l’assessore Orlandin la colpa dei ritardi è da attribuire al maltempo prima, e al Coronavirus poi: ma a Genova, sempre nello stesso periodo, è stato costruito un nuovo ponte di dimensioni notevolmente diverse. Eppure il maltempo e la pandemia c’erano anche là!».
Conclude Pier Luigi Parisotto: «Oltre al danno e ai disagi subiti, i cittadini di Baggiolina ora dovranno subire anche la beffa di poter usare il nuovo ponte con notevoli limitazioni, soprattutto a danno degli agricoltori della zona, in quanto questa amministrazione comunale ha fatto eseguire lavori (costati 90mila euro) che di fatto non hanno risolto il problema, e hanno ridotto la portata a sole 10 tonnellate. Incredibile ma vero, solo questo sindaco con questi assessori -male assistiti tecnicamente- potevano arrivare a tanto dopo 17 mesi!».

martedì 11 agosto 2020

PONTE DI BAGGIOLINA, GIOVEDÌ LA RIAPERTURA AL TRAFFICO CON SENSO UNICO ALTERNATO DI CIRCOLAZIONE

Giovedì 13 agosto riaprirà al transito il ponte sul canale di destra in località Baggiolina a Cavarzere. Un'ordinanza emanata ieri dal sindaco Henri Tommasi consente la viabilità lungo l'opera, istituendo il senso unico alternato di circolazione, il limite di velocità del 30%, la portata massima di 10 tonnellate e la larghezza massima del veicolo in transito di 2.4 metri.

Il ponte, la cui costruzione risale agli anni Cinquanta-Sessanta del secolo scorso, era stato chiuso al traffico il 19 aprile 2019 a causa del grave ammaloramento della struttura portante in calcestruzzo armato, anche per la scarsa manutenzione operata negli anni. I fondi del decreto Crescita hanno finanziato il consolidamento strutturale, per un importo complessivo di 90mila euro.
Al termine delle opere, sono state effettuate le prove di carico e il collaudo statico, che hanno dato esito positivo. Nel frattempo era stato installato il guard rail con corrimano e realizzata la segnaletica verticale e orizzontale, aspetti necessari per l'apertura alla viabilità del ponte.

venerdì 7 agosto 2020

IL COMUNE DI CAVARZERE AZZERA A TUTTO IL 2021 IL CONTRIBUTO PER RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE E RIUSO DI IMMOBILI DISMESSI

Dopo aver già ridotto nel novembre scorso il costo di costruzione e il contributo per gli ampliamenti previsti dal nuovo piano casa regionale (legge Veneto 2050), il Comune di Cavarzere compie un ulteriore passo in avanti per incentivare le ristutturazioni edilizie. La giunta, cogliendo le possibilità offerte dal decreto Rilancio, ha azzerato il contributo di costruzione per gli interventi di rigenerazione urbana, di ristrutturazione, nonché di recupero e riuso degli immobili dismessi o in via di dismissione fino al 31 dicembre 2021.
Dunque chi fosse stato soggetto al pagamento del contributo di costruzione per un intervento di ristrutturazione, al momento della presentazione della SCIA o del rilascio del permesso di costruire fino alla fine del prossimo anno non pagherà alcunché. «Riteniamo sia fondamentale - spiega il sindaco, Henri Tommasi - dare un segnale verso il recupero del patrimonio edilizio esistente, già illustrata al consiglio comunale nel documento di fine aprile. Auspico che questo ulteriore incentivo voluto dall’amministrazione, unitamente al bonus statale del 110%, sia di stimolo ai cittadini per intervenire nei propri immobili.
Rinunciare a una parte di entrate è una scelta coraggiosa, ma se può contribuire al miglioramento della qualità edilizia, all’efficienza energetica e al rilancio del settore edilizio credo che ciò sia largamente giustificato e sostenibile. A novembre eravamo già favorevoli ad utilizzare tutte le possibilità di legge per incentivare i cittadini e le imprese, oggi con l’emergenza sanitaria riteniamo sia doveroso fare un passo in più verso un settore che ha subìto in maniera pesante questa crisi.

NOTTE DELLE STELLE ALLA TENUTA CIVRANA DI PEGOLOTTE: SABATO SERA OSSERVAZIONE ASTRONOMICA COI TELESCOPI

Serata sotto le stelle, sabato 8 agosto, alla tenuta Civrana in via Stazione 10 a Pegolotte di Cona. Il gruppo astrofili Margherita Hack metterà a disposizione telescopi dalle ore 22 per l'osservazione delle Perseidi e dei pianeti (suggerita la dotazione di teli per sdraiarsi a terra).
Nelle ore precedenti, fin dalle 16.30, l'osservazione del sole attraverso le meridiane, mentre alle 17.30, 18.30 e 19.30 sarà possibile prenotare un giro in carro nell'area della fattoria didattica. Dalle ore 20 la cena in agriturismo, con prenotazione obbligatoria al numero 327 7363681 per via dei posti limitati. È fatto obbligo di indossare la mascherina. In caso di maltempo l'evento sarà annullato.

mercoledì 5 agosto 2020

IL SINDACO DI CAVARZERE HENRI TOMMASI: TUTTI NEGATIVI I MIGRANTI OSPITATI NELLE RESIDENZE PRIVATE, MA DOVE ANDRANNO?

Trasferta chioggiotta questa mattina per il sindaco di Cavarzere Henri Tommasi, che ha incontrato il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Veneto, Arturo Lorenzoni. A margine dell'iniziativa politica il primo cittadino ha spiegato la manovra di sostegno alle imprese e famiglie del territorio, che ammonta a un milione e mezzo (esenzione dalla COSAP e dalla TARI commerciale, riduzione del 40% della TARI domestica, fondo per affitti e bollette).

Ma soprattutto ha dato la notizia che tutti i migranti arrivati a Cavarzere da Jesolo, i quali erano positivi al Covid, si sono ora negativizzati. Resta però ancora ignoto il loro destino, dal momento che la Prefettura di Venezia sta cercando una sistemazione e dalla Regione - sostiene il sindaco di Cavarzere - non sono arrivate particolari indicazioni in merito.