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lunedì 31 agosto 2015

CHIUSURA DELLA STRADA SUL GORZONE CHE COLLEGA CAVARZERE A CHIOGGIA

ATTENZIONE : NEI PROSSIMI GIORNI LA STRADA PROVINCIALE SUL GORZONE CHE COLLEGA CHIOGGIA CON CAVARZERE VERRA' INTERROTTA POCO DOPO AL PONTE DI BOSCOCHIARO PER CONSENTIRE DEI LAVORI PROVINCIALI. SARA' CONSENTITO IL TRANSITO AL TRAFFICO LEGGERO CHE, A SECONDA DELLE PROVENIENZE, POTRANNO BYPASSARE IL CANTIERE PASSANDO DAL PONTE DI BOSCOCHIARO ( per chi proviene da Chioggia) SCENDENDO PER L'ARGINALE PER CHI PROVIENE DA CAVARZERE E SI DIRIGE VERSO CHIOGGIA. IL TRAFFICO PESANTE VERRA' DEVIATO SULA ROMEA - I LAVORI INIZIERANNO NEI PROSSIMI GIORNI ED E' PREVISTA LA CHIUSURA DEL CANTIERE A FINE MARZO 2016 - COME AVREMO MAGGIORI INFO SARA' NOSTRA CURA GIRARLE CON LA MASSIMA VELOCITA'

domenica 30 agosto 2015

PROFUGHI A CONETTA: IL CONFINE TRA ACCOGLIENZA E PROTESTA

Palloncini invece del corteo, ma il messaggio era lo stesso: “Basta profughi a Cona” era scritto sugli striscioni che avrebbero dovuto sfilare lungo la strada dalla piazza di Conetta, all’altezza della ex base militare, ed era scritto sui palloncini lanciati in cielo alla fine della manifestazione. Una manifestazione, organizzata dal Gruppo Spontaneo di Cona, sabato sera, che ha visto la partecipazione di circa 300 persone, anche se non tutti provenivano dal comune veneziano. Le magliette, infatti, identificavano chiaramente, con la scritta “Bagnoli dice no” e “Agna dice no” anche chi veniva dal confinante territorio padovano. Nutrita anche la presenza di forze dell’ordine, polizia e carabinieri, che dovevano garantire il rispetto della disposizione della questura che aveva vietato il corteo. Gli organizzatori, quindi, pur avendo sempre ostenuto l’idea di una “passeggiata pacifica”, hanno deciso di tenere un discorso in piazza, ribadendo le ragioni della loro richiesta di fermare l’invio di profughi alla base di Conetta. In particolare è stato evidenziato che la promessa del Prefetto, di diminuire progressivamente il numero degli ospiti di Conetta, è stata completamente disattesa, dato che i profughi sono, al contrario, aumentati. E qusto comporta problemi di convivenza con la popolazione locale, sospetti e paure circa la situazione sanitaria dentro e fuori la base. Ma gli esponenti del Gruppo Spontaeo hanno anche ribadito il loro NO al razzismo, dando risalto alle difficili condizioni di vita dei profughi nei Paesi d’origine e alla necessità di assicurare loro un trattamento umano che verrebbe vanificato proprio dal sovraffollamento della base. Accoglienza sì, ma nei limiti delle possibilità, limiti che sarebbero già stati superati. Ma i toni di questo discorso non sono piaciuti a una parte degli spettatori che hanno accusato il Gruppo Spontaneo di farsi prendere in giro dalle autorità. Una polemica accesa, scivolata anche in insulti veri e propri, che si è placata grazie all’intervento del sindaco di Cona e di altre persone (anche il consigliere comunale cavarzerano Renato Belloni) che hanno invocato calma, unità e rispetto di tutti verso tutti.

giovedì 27 agosto 2015

CASA DI RIPOSO: QUANDO PARTONO I LAVORI?

«Strane creature si aggirano all’Ipab Danielato». Lo scriveva, sul suo profilo Facebook, lo scorso 2 agosto, il presidente della casa di riposo Fabrizio Bergantin, accompagnando lo scritto con la foto di un camion che scaricava attrezzature da cantiere nel cortile dell’istituto. L’intento era far credere che fossero iniziati i lavori di ristrutturazione della casa di riposo, già annunciati, alcuni giorni prima, dal cartello piazzato in bella evidenza appena dentro il cancello della Danielato. Il cartello riportava come data d’inizio lavori l’1 di agosto e questo spiega il senso del post del presidente: promessa mantenuta. Ma non era così. Premesso che l’1 agosto era sabato, giorno un po’ azzardato perché un’impresa inizi un qualsiasi cantiere, i lavori non sono continuati né lunedì 3, né i giorni successivi. Ancor oggi è tutto fermo a quelle recinzioni scaricate l’1 agosto, con tanto di cartelli «Vietato l’accesso ai non addetti» ma senza nessuna traccia concreta del nuovo edificio che dovrebbe sorgere in corso Europa. Pazienza, si può capire l’esigenza di propagandare alcuni risultati gestionali, soprattutto in presenza delle molte contestazioni che proprio la gestione dell’Ipab ha dovuto incassare in questi mesi. Ma, ormai, i nodi stanno venendo al pettine: se anche all’inizio di settembre la nuova casa di riposo continuerà a rimanere solo scritta sul cartello, vuol dire che c’è qualcosa che non va.

mercoledì 19 agosto 2015

LA GUARDIA DI FINANZA TROVA 130 PIANTE DI CANAPA INDIANA TRA LE PIANTAGIONI DI MAIS

GUARDIA DI FINANZA: SEQUESTRATE 130 PIANTE DI CANAPA INDIANA COLTIVATE TRA LE PIANTAGIONI DI MAIS A CAVARZERE. MILITARI DELLA SEZIONE AEREA DELLA GUARDIA DI FINANZA DI VENEZIA E DELLA COMPAGNIA DI CHIOGGIA, NEL CORSO DI UNA MIRATA ATTIVITA’ CONGIUNTA, HANNO SEQUESTRATO, NELL’AMBITO DEL COMUNE DI CAVARZERE (VE), NUMEROSE PIANTE DI CANAPA INDIANA, ABILMENTE OCCULTATE ALL’INTERNO DI DIVERSI TERRENI AGRICOLI. LE PIANTE SONO STATE INDIVIDUATE NEL CORSO DI ORDINARIE MISSIONI OPERATIVE EFFETTUATE DAL REPARTO DI VOLO DI STANZA A TESSERA, SPECIFICAMENTE DEDICATE AL CONTRASTO DELLA COLTIVAZIONE DI STUPEFACENTI. L’AZIONE DI COORDINAMENTO E SINERGIA TRA I REPARTI DEL CORPO (COMPONENTE AERONAVALE E TERRITORIALE) HA PERMESSO L’INDIVIDUAZIONE DALL’ALTO DEI SITI OVE INSISTEVANO ALCUNE PIANTAGIONI DI CANAPA INDIANA ABILMENTE OCCULTATE TRA LE COLTIVAZIONI DI MAIS. LE PIANTE, GIÀ A BUON PUNTO DI MATURAZIONE, SONO STATE ESTIRPATE E SEQUESTRATE DAI FINANZIERI. LA CANAPA INDIANA VIENE COLTIVATA PER L’ESTRAZIONE DELLE INFIORESCENZE CHE HANNO UN’ALTA CONCENTRAZIONE DI DELTA-9- TETRAIDROCANNABINOLO (COMUNEMENTE CHIAMATO THC), PRINCIPIO ATTIVO CHE RIENTRA TRA LE SOSTANZE PSICOTROPE DI CUI AL D.P.R. 309/90 RECANTE IL “TESTO UNICO SUGLI STUPEFACENTI”. LE PIANTAGIONI SEQUESTRATE, GRAVE MANIFESTAZIONE DI PERICOLO PER LA COLLETTIVITA’, SE IMMESSE NEL MERCATO ILLEGALE, AVREBBERO FRUTTATO CIRCA DI 130.000 EURO.

venerdì 14 agosto 2015

LUNEDI' I FUNERALI DI PAOLO BERGO

Paolo Bergo Era morto sabato scorso, per un malore improvviso, mentre faceva il bagno sulla spiaggia del Granso Stanco. Paolo Bergo, 57 anni, ex usciere comunale ed ex bidello, in pensione da diversi anni per motivi di salute, ricevera' l'estremo saluto di patenti e amici lunedi', alle 10, nel duomo di San Mauro. Molto conosciuto in paese col soprannome di Paolino, era una persona semplice e spontanea che entrava facilmente in confidenza con tutti ma che, quando era necessario, sapeva anche farsi valere. Qualcuno ricorda che, pochi anni fa, in seguito a un piccolo incidente che aveva danneggiato la sua amata moto su una buca stradale non segnalata, era riuscito a ottenere un risarcimento dal Comune, cosa di cui andava fiero perche' lo considerava un suo diritto.

giovedì 13 agosto 2015

NESSUNO SPAZIO PER ACCOGLIERE MIGRANTI - SI TRATTA DI " BUFALE "

Il Comune di Cavarzere non ha messo a disposizione alcuno spazio o struttura di sua proprietà per l'accoglienza di migranti. Voci in questo senso, circolanti soprattutto nei social network, sono semplicemente “bufale”. Per il semplice motivo che non ne abbiamo a disposizione. Tanto che fatichiamo già a gestire le emergenze abitative dei nostri concittadini residenti. L'altro ieri abbiamo appreso dalla Prefettura che un privato cittadino (attraverso una cooperativa, non cavarzerana ed a noi sconosciuta) avrebbe messo a disposizione un'abitazione con 6 posti letto. E' ovvio che un accordo tra un privato ed una cooperativa non passa attraverso il Comune. Abbiamo tuttavia ritenuto doveroso fare accurati controlli (disposti, si badi bene, dal Comune e non dalla Prefettura!) ed abbiamo inviato al Prefetto una dettagliata relazione in cui affermiamo con dati oggettivi che a nostro giudizio la soluzione prospettata non è praticabile. La situazione è costantemente monitorata dagli uffici comunali. Invito tutti alla calma, ad attenersi ai fatti e a non alimentare inutili tensioni.

mercoledì 12 agosto 2015

CAVARZERE: IL MISTERO DELLA CASA PER I PROFUGHI

Il mistero della casa per i profughi. Potrebbe essere il titolo di un romanzo sugli arcani risvolti della globalizzazione, invece è la vicenda che, da un paio di giorni, sta agitando le placide acque in cui naviga abitualmente l’amministrazione comunale. Andiamo con ordine. Il ese scorso la Prefettura ha pubblicato un bando per la ricerca di alloggi da destinare l’accoglienze dei profughi che, sempre più numerosi, arrivano in Italia e, quindi, anche in Veneto. Il bando era rivolto a cooperative sociali, ma anche a privati, albergatori o proprietari di immobili, che potessero mettere a disposizione delle strutture ricettive o abitative. Ne è uscita una graduatoria, pubblicata di recente, con la disponibilità complessiva di 700 posti in tutta la provincia. Sei di questi posti si trovano in un appartamento, appena fuori dal centro urbano, in una zona residenziale, e sono stati proposti dalla cooperativa Ecofficina Educational, con sede a Battaglia Terme. Secondo logica il proprietario dell’appartamento aveva, in qualche modo, “ceduto” (venduto, affittato, prestato, regalato?) l’abitazione alla cooperativa, la quale l’aveva, a sua volta, inserita nell’offerta presentata alla Prefettura. Fosse così, tutto regolare. Ma il problema è che quando i vigili urbani sono andati a verificare le condizioni del’appartamento in questione (igienico sanitarie, abitabilità, ecc.) e hanno rintracciato il proprietario, quest’ultimo ha detto chiaro e tondo che lui non ha mai pensato di “cedere” l’abitazione per questo o altri scopi, dal momento che ci abita e ci vuole restare. Cos’è accaduto, quindi? La spiegazione più semplice è l’errore nella graduatoria del bando, ovvero l’indicazione di una via o di un civico sbagliato (3, invece di 13 o 30, ad esempio). In ogni caso, quello che sembra certo è l’arrivo di quei sei profughi, non per imposizione di chissà quale autorità governativa, ma per la libera disponibilità di un privato.

lunedì 10 agosto 2015

GRANDE RISULTATO PER CAVARZERE: AMEDEO BERNELLO ELETTO NELLA CITTA' METROPOLITANA

Città Metropolitana, grande risultato per il comune di Cavarzere che è riuscita a farsi rappresentare nella città metropolitana eleggendo il consigliere comunale Amedeo Bernello. Con l’elezione di domenica gli organi della nuova istituzione, presidente e consiglio, che sostituiscono la vecchia provincia sono operativi e la prima riunione è calendarizzata per il 31 agosto prossimo. Per quanto riguarda la provincia sud oltre a Bernello segnaliamo anche l’elezione del sindaco di Chioggia, Giuseppe Casson, entrambi potranno lavorare in sintonia per portare avanti gli interessi comuni di Chioggia e di Cavarzere.

sabato 8 agosto 2015

SARA & HENRI OGGI SPOSI

Sono arrivati anche gli auguri di Papa Francesco per il matrimonio del sindaco di Cavarzere, Henri Tommasi, e di Sara Milani. Il telegramma proveniente dalla Santa Sede è stato letto da don Achille De Benetti, al termine della cerimonia, poco prima che lo stesso arciprete consegnasse agli sposi due regali da parte sua: un Crocifisso e una Bibbia. La celebrazione era iniziata verso le 11.45 con tre quarti d’ora di ritardo perché la coppia si era recata a far visita alla madre della sposa, ricoverata in ospedale ad Adria per una malattia cronica. Ed è stata a stessa Sara a rivolgere pubblicamente alla madre, dal microno della chiesa un affettuoso saluto. Poi saluti e baci da invitati e parenti e, infine, la partenza per il pranzo di nozze in un ristorante di Galzignano