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venerdì 28 settembre 2018

NASCE A CAVARZERE LA COOPERATIVA ANGELI SMARRITI, PER AIUTARE LE DONNE E LE PERSONE VITTIME DI OGNI FORMA DI VIOLENZA

La ferita inferta alla comunità dal brutale massacro di Maila Beccarello ad opera del marito non sarà risanata facilmente. Ma una nuova realtà antiviolenza è nata a Cavarzere: è la cooperativa sociale Angeli Smarriti, sorta per la volontà di Andreea Macovei di aiutare coloro –donne in particolare– che hanno subito discriminazioni, violenze e abusi ma non hanno il coraggio, o le capacità, di intraprendere un percorso di denuncia, perché vivono nel più totale isolamento ideologico e sociale, nel silenzio e nell’indifferenza generali che portano, assai spesso, a non essere per nulla consapevoli del proprio status di vittime. La cooperativa svolge la propria attività in un duplice binario, psicologico e giuridico, credendo anche nella necessità della sensibilizzazione, perché la violenza contro le donne è una conseguenza delle discriminazioni di cui sono vittime, in casa e sul posto di lavoro: potrà essere sconfitta soltanto quando uomini e donne saranno realmente uguali, con i medesimi diritti, i medesimi doveri, le medesime possibilità.
In un’ottica di prevenzione, Angeli Smarriti opera poi per sensibilizzare l’opinione pubblica: la cultura, la diffusione di valori quali il rispetto e l’eguaglianza, è l’arma più efficace per combattere la violenza. Più esattamente la cooperativa persegue, come da statuto, finalità d’interesse sociale, offrendo sostegno e tutela alle vittime di discriminazioni, abusi e violenze, secondo le necessità rappresentate nelle richieste di aiuto che pervengono tramite e-mail, lettera o telefonata presso la sede in Cavarzere. Le attività sono svolte da uno staff di collaboratori: operatori, psicologi e avvocati che si occupano della prima accoglienza, della consulenza e dell’assistenza psicologica e/o legale, seguendo le vittime attraverso colloqui telefonici e incontri personali in sede, oltre alle prestazioni rese in loro favore alle autorità giudiziarie di volta in volta competenti.
In casi particolarmente critici, la Fondazione procede al rimborso delle spese di viaggio sostenute dalle vittime sì da agevolarle nel raggiungimento della sede per incontrare gli avvocati e gli psicologi. Tra i casi affrontati con la consulenza legale e/o psicologica, oppure tramite assistenza legale in giudizio e/o assistenza psicologica prestata in sede, ci sono vicende di violenza sessuale, di atti persecutori, di maltrattamenti, di violazione degli obblighi di assistenza familiare e conseguente regolamentazione delle relazioni genitori/figli in contesti familiari violenti. Per contatti è possibile comporre il numero 0426 997284 dal lunedì al venerdì con orario 9-12 e 14-19, oppure il numero mobile 327 6972979, infine l'indirizzo e-mail noviolenza.as@libero.it

È possibile sostenere le attività di Angeli Smarriti attraverso una donazione, mediante bonifico bancario intestato alla cooperativa sociale Angeli Smarriti c/o filiale CaRiGe di Cavarzere, IBAN IT83Q0617536031000000334080

giovedì 27 settembre 2018

CONSEGNATI ALLA COOPERATIVA EMMANUEL 500 EURO RACCOLTI PER BENEFICIENZA DURANTE LA NOTTE BIANCA DI CAVARZERE

Gli scorsi 4 e 5 agosto, durante la notte bianca di Cavarzere, tra cibo e bancarelle non si è persa di vista la solidarietà. In via Danielato davanti al Punto Pizza sono stati infatti raccolti fondi a favore di Agathos, un’associazione con sede a Crespino che si occupa di inserimento delle persone con disabilità nella vita di tutti i giorni, dai centri commerciali alle discoteche. Promotori dell’iniziativa sono stati Mirko Boniolo, titolare del Punto Pizza, e Mattia Mantoan, presidente di Agathos (in arte Pentium dj) i quali, ringraziando tutti i volontari e gli sponsor che li hanno aiutati -uno fra tanti l'impresa Turatti- hanno deciso di donare 500 euro alla cooperativa Emmanuel che opera sul territorio. Il sindaco Henri Tommasi a sua volta ringrazia Mattia, i familiari e gli amici di Mattia, Mirko e tutti coloro che hanno lavorato durante quelle serate con l’obiettivo non solo di fare divertimento ma soprattutto di sensibilizzare l’opinione pubblica, dimostrando che la Notte Bianca è veramente alla portata di tutti.

mercoledì 26 settembre 2018

INCENDIO A CONETTA, SEQUESTRATA L'AREA COINVOLTA. FABIAN: "COSA ASPETTANO A CHIUDERE LA BASE? LA LEGA VENDE FUMO"

I carabinieri della compagnia di Chioggia hanno posto sotto sequestro l'area interessata ieri mattina dall'incendio nella ex base militare di Conetta, adibita a centro di accoglienza per richiedenti asilo. Intanto le fiamme hanno fatto divampare anche la polemica politica: al sindaco di Cona Alberto Panfilio, che da mesi chiede a gran voce la chiusura della base, si unisce la consigliera cavarzerana di Liberi e Uguali Elisa Fabian. «Per fortuna non c’è nessun ferito, nessuna persona è stata coinvolta nell’incidente che poteva avere conseguenze ben più gravi. Chiunque abbia avuto la possibilità di visitare Conetta si è reso conto che così non si possono trattare le persone. Né i cittadini possono subire una tale decisione senza essere arrabbiati e intimoriti. Mi chiedo: ma cosa deve accadere per dare seguito alla definitiva chiusura?», dice la capogruppo in Comune di Cavarzere.
Attualmente, sostiene Fabian non si profila nemmeno l'ombra di una reale volontà di chiusura dei centri di Cona e Bagnoli: «Ormai non si contano più i proclami del ministro dell'Interno Salvini che dice una cosa e poi in realtà ne fa un'altra. In Regione governa la Lega, a Roma governa la Lega, e ancora nessun atto ufficiale per chiudere queste realtà. Come mai? Ora non ci sono più scusanti per non attuare una chiusura definitiva. Basterebbe così poco come dichiarato in campagna elettorale dalla Lega e dai suoi esponenti. Ma anzi, con il decreto Salvini di pochi giorni fa si è dato seguito a rendere ancora più lontana la possibilità di chiudere i grossi centri. Il decreto sicurezza anzi restringe il sistema SPRAR (3 profughi per 1000 abitanti) e incrementa i CARA (centinaia di profughi ammassati in un unico centro indipendentemente dagli abitanti) e non vorrei che Conetta subisse ancora questa situazione, con buona pace dei cittadini di Cona, che si trovano loro malgrado coinvolti in una situazione insostenibile, di completo abbandono a loro stessi».
Secondo l'esponente della ainistra, «demolire la soluzione e alimentare il problema pare la via intrapresa da questo governo. Oggi assistiamo all'ennesima prova di chi dice "prima gli italiani", mentre in realtà dovrebbero dire "prima gli interessi del proprio partito”». Conclude Fabian: «"Le risorse", come le definisce in maniera dispregiativa qualche militante leghista, sono in realtà la linfa alla loro propaganda elettorale. Dei cittadini e delle loro insicurezze a loro non importa. Continua ad uscire del fumo dal centro di Conetta e la situazione più volte denunciata di carenza igienica sanitaria e di inadeguatezza nella gestione del campo è visibile anche da km di distanza, ma forse in Regione Veneto a Zaia, e a Roma al ministro Salvini non arriva nemmeno quello. O forse troveranno il modo di vendere quel fumo, come sono abituati a fare ormai da anni».

martedì 25 settembre 2018

IN FIAMME UN TENDONE ALLA EX BASE DI CONETTA: SALVI I RIFUGIATI, STRUTTURA RASA AL SUOLO

Attorno alle ore 12.45 un grosso incendio si è sprigionato in uno dei tendoni che ospitano 460 rifugiati alla ex base militare di Conetta. Il fumo è stato da subito molto visibile anche dalle località limitrofe, fino alla laguna e alle foci dei fiumi. Le fiamme sono partite forse dalla cucina, forse da una stufa elettrica all’interno della tensostruttura coinvolta, dove al momento si trovava una decina di persone, e per fortuna non si sono propagate altrove.
Nessun danno alle persone (gli stranieri sono usciti tutti), ingenti invece quelli alle cose: non è rimasto che lo scheletro della tenda e dei letti a castello. Per spegnere il rogo sono arrivati 5 mezzi dei vigili del fuoco da Cavarzere, Adria, Piove, Mestre con le autobotti, oltre ai carabinieri, alla polizia scientifica e alla polizia di Stato che coordina le indagini. Secondo gli inquirenti il fuoco ha quasi certamente natura accidentale, anche se non è impossibile l’ipotesi di un rapporto causale in reazione al decreto emanato ieri dal governo, che inasprisce tempi e modi di acquisizione della protezione umanitaria.

Il sindaco di Cona Alberto Panfilio ha tenuto monitorata la situazione al campo, dichiarando che «l’atto è di estrema gravità. Non possiamo essere sorpresi che una tendopoli possa prendere fuoco. Il governo non ha responsabilità per questo campo, ma sua è la responsabilità per non essere ancora intervenuto. Basta propaganda, non serve a nulla: Conetta si può chiudere in una settimana». Resta da capire, nel caso, dove andrebbero ricollocati i 460 ospiti.

lunedì 17 settembre 2018

FABIAN (MDP): SFALCIARE IL VERDE PUBBLICO E PRIVATO IN VIA PIAVE, E FAVORIRE IL PARCHEGGIO DEI GENITORI DELLA SCUOLA

La capogruppo consiliare di MDP, Elisa Fabian, ha protocollato stamane al Comune una richiesta alla giunta affinché si faccia carico del decoro di via Piave con soluzioni idonee e urgenti, partendo dalle osservazioni sollevate da residenti e passanti. Il focus di Fabian riguarda soprattutto il sollecito ai privati a eseguire lo sfalcio regolare della vegetazione nelle aree di proprietà, oltre a quella pubblica con scadenze regolari: «Con l’inizio dell’anno scolastico - scrive la consigliera - si ripresentano le criticità irrisolte dentro e fuori i plessi. In questo caso, intendo segnalare la caotica circolazione di via Piave dovuta all’impossibilità di un adeguato parcheggio per i genitori che accompagnano i figli alla scuola primaria e dell'infanzia. Ritengo che i buoni amministratori non possano affidarsi al solo uso del buon senso, soprattutto nel caso in cui si debbano tutelare i minori.
Il senso unico e l’utilizzo dei vigili, attivati in via Piave, non sono sufficienti a far fluire il traffico nelle ore di punta. Infatti la viabilità è resa ulteriormente difficile da un restringimento della carreggiata dovuto alla vegetazione di aree private e pubbliche lasciate completamente in condizione di abbandono, e della vicinanza di un’area di raccolta rifiuti che è diventata un luogo preposto ad ogni tipo di abbandono con conseguente proliferazione di ratti e altri animali. Il buon senso dovrebbe portare il privato e il pubblico a mantenere un minimo di pulizia e ordine, ma così non è. Ecco che a questo punto è assolutamente necessario intervenire per mettere in sicurezza viaria e igienica la zona». Fabian auspica una collaborazione tra l'ente pubblico e il proprietario o il fiduciario di un'area privata adiacente alla scuola, che potrebbe diventare un parcheggio: da anni il terreno in questione risulta in totale stato di abbandono.

mercoledì 12 settembre 2018

I RITRATTI IN MUSICA DELL'ARTISTA CAVARZERANO ANDREA DODICIANNI AL FESTIVAL OPERA PRIMA DI ROVIGO

Dopo dieci anni Rovigo torna ad ospitare il festival Opera Prima, rinomata rassegna di teatro e arte performativa che si terrà negli spazi pubblici della città dal 13 al 16 settembre. Il tema scelto per questa edizione è “Generazioni”, e la linea guida sarà l’indagine sui nuovi linguaggi comunicativi. Fra gli ospiti selezionati, anche il giovane artista cavarzerano Dodicianni (al secolo Andrea Cavallaro), che torna a Rovigo dopo più di un anno dalla sua ultima apparizione accompagnato dal sodale art director Alessandro Cavestro. Era il mese di giugno 2017 quando piazza Garibaldi apparve ai suoi cittadini coperta di salme: “Il peso delle parole” era il nome della performance che voleva sensibilizzare al tema dei migranti morti in mare, destando all’epoca scalpore e polemiche. Altri argomenti interessa invece l’esperienza che Dodicianni presenterà in occasione del Festival: “No Frame Portrait”è la performance artistica che lo ha visto affacciarsi nel panorama italiano dell’arte contemporanea, ospitata inizialmente dal Museion di Bolzano e poi a Berlino. L’esperienza che gli ospiti vivranno consiste nel farsi ritrarre musicalmente, con il solo utilizzo di un pianoforte, senza scambio di parole: l’artista si lascerà ispirare dalla persona e comporrà per lei un brano originale. La location scelta è le Segrete delle torri di piazza Matteotti, ambiente suggestivo e affascinante, solitamente chiuso al pubblico. Soltanto 60 i posti disponibili, prenotabili nei network del festival e negli infopoint in città. Così Dodicianni e Cavestro: «È davvero un piacere per noi tornare a lavorare qui, l’auspicio è di trasmettere la potenza e l’importanza del linguaggio musicale e regalare alle persone un'esperienza emozionante».

martedì 11 settembre 2018

AVVALLAMENTI LUNGO LA STRADA PROVINCIALE DEL GORZONE, QUANDO PASSANO MEZZI PESANTI SI RISCHIA

Sta peggiorando a vista d'occhio la situazione lungo la strada provinciale del Gorzone, da Ca' Pasqua verso Cavarzere attraverso Valcerere e Dolfina. Il manto presenta numerosi avvallamenti verso le parti marginali, dovuti al bradisismo del terreno e al passaggio dei mezzi pesanti lungo la stretta carreggiata: già sono stati approntati nel tempo alcuni interventi, e probabilmente altri sono necessari. Particolarmente pericolosa è la circostanza di due veicoli -di cui un camion- che attraversano in contemporanea, con una delle quali costretta a stare alla propria destra dove peggiori sono le condizioni: si raccomanda prudenza alla guida.

RADUNO SEZIONALE DEGLI ALPINI DI CAVARZERE E CONA: LE PAROLE DEL SINDACO TOMMASI

Domenica mattina a Cavarzere c'è stato il raduno sezionale dell'Associazione Nazionale Alpini di Cavarzere e Cona, nei trent'anni dalla fondazione. Il sindaco Henri Tommasi ha così concluso il corteo lungo le strade del centro: «A nome dell'amministrazione comunale e della città di Cavarzere do il benvenuto a tutti voi. Rivolgo un saluto particolare alle autorità militari presenti ed ai vertici locali e regionali dell'ANA che hanno voluto ed organizzato questa giornata.
Il trentesimo anniversario della costituzione del gruppo di Cavarzere dell'Associazione Alpini è l'occasione per ringraziare gli alpini e tutte le associazioni d'arma della città, sempre pronte a darci una mano in varie occasioni e ad organizzare iniziative destinate alla cittadinanza. Svolgono un'opera preziosa, aiutando a tener vivi gli ideali dell'amore per la nazione e del senso di appartenenza ad essa, tanto più preziosi per una comunità quando si attraversano momenti difficili e complessi. Questo trentesimo anniversario coincide poi con il centenario della conclusione della Grande Guerra, che da una parte segnò il definitivo compimento dell'unità nazionale, dall'altra segnò profondamente la vita degli italiani.
Nei prossimi mesi avremo modo di riflettere attorno a quegli eventi grazie ad una serie di iniziative che l'assessorato alla Cultura sta preparando. La giornata di oggi ne è certamente un degno prologo. Il corpo degli Alpini -come si può vedere nella bellissima mostra allestita a palazzo Danielato e che invito tutti a visitare- da quasi 150 anni accompagna le varie fasi, spesso tormentate, della vita del Paese, difendendone i confini (ancora oggi è significativo il contributo degli alpini nelle missioni di pace che vedono impegnati i soldati italiani in diverse zone del mondo) e testimoniando i valori della generosità, dell'abnegazione, dello spirito di sacrificio ma anche della fratellanza e della condivisione. Ideali che devono rimanere ben vivi se vogliamo davvero rendere migliore questo mondo, specie per chi verrà dopo di noi. Grazie allora agli alpini per esserne testimoni autentici».

lunedì 10 settembre 2018

A NOVEMBRE IL NOME DELL'ARTISTA CHE RICEVERÀ A CAVARZERE IL PREMIO INTERNAZIONALE TULLIO SERAFIN

Sabato 1° settembre è stato presentato ufficialmente a Cavarzere il Premio Internazionale Tullio Serafin che la città natale del Maestro ha tenuto a battesimo nel giorno in cui ricorrevano i 140 anni dalla nascita, avvenuta nella frazione di Rottanova il 1° settembre 1878. Il Premio Internazionale Tullio Serafin è frutto della sinergia, da sempre attiva, tra lo storico Circolo che porta il suo nome e la città di Cavarzere con il prestigioso Festival Internazionale Maria Callas di Verona, fondato e presieduto dal direttore d'orchestra, il M° Nicola Guerini, al quale hanno conferito l'incarico di direttore artistico del Premio. La presentazione è avvenuta nella sala conferenze di Palazzo Danielato a Cavarzere, annessa al Teatro Tullio Serafin: a fare gli onori di casa era presente l'assessora Cinzia Frezzato, la quale ha dato il benvenuto al M° Guerini, ringraziandolo di aver accettato l'incarico di direttore artistico del Premio Internazionale Tullio Serafin e confermando il sostegno della città di Cavarzere a questo ambizioso progetto, che rappresenta un ponte artistico tra Cavarzere e Verona, entrambe profondamente legate a Tullio Serafin. L'assessora ha poi rivolto parole di gratitudine al Circolo per la preziosa attività che da decenni promuove in ricordo dell'illustre direttore, in perfetta collaborazione con l'amministrazione comunale. Presente alla conferenza anche Maurizio Braga, presidente del Circolo Tullio Serafin, assieme alla vicepresidente, la musicologa Nicla Sguotti che con i suoi studi e le pubblicazioni sul Maestro è impegnata da anni nel promuovere, con un profilo scientifico, la riscoperta di questo artista straordinario. Il presidente Braga ha ringraziato l'amministrazione comunale e il M° Guerini, per la nuova collaborazione che «permetterà di valorizzare non solo la figura di Tullio Serafin ma il territorio cavarzerano».
Il M° Guerini ha poi illustrato, in qualità di direttore artistico, le caratteristiche del Premio Internazionale Tullio Serafin: «Ho accettato con gioia questo incarico da parte dell'amministrazione comunale di Cavarzere e dello storico Circolo Tullio Serafin – così Guerini – perché oggi si ricongiunge un legame tra la città di Tullio Serafin e Verona, che a lui deve moltissimo. Rottanova gli ha dato i natali, a Cavarzere c'è il teatro dove lui ha tenuto il suo primo concerto e che oggi porta il suo nome mentre a Verona, coinvolto dal tenore Giovanni Zenatello, è stato l'artefice della storica Aida in Arena del 1913 da cui ha preso l'avvio la Stagione Lirica nel teatro all'aperto più grande del mondo, con i migliori artisti e con un pubblico sempre più internazionale. Da quel momento tra Serafin e Verona si venne a creare feeling speciale». Il M° Guerini ha poi ricordato gli impegni più significativi di Serafin nella città scaligera: «Tornò a Verona nel marzo del 1919 per la Francesca da Rimini di Zandonai al Teatro Filarmonico – queste le parole di Guerini – diresse Lohengrin in Arena nel luglio 1922 (fu la prima volta che Wagner risuonò nell'anfiteatro areniano), poi Pagliacci di Leoncavallo e Carillon magico di Pick Mangiagalli, nel 1936 tornò per Aida, L’elisir d'amore e Otello, nel 1947 con La Gioconda e Faust e nel 1953 e 1963 ancora con Aida. Tra Serafin e Verona c'è anche il rapporto indelebile con Maria Callas che debutta con lui in Arena nel ruolo di Gioconda, il 2 agosto 1947 e poi nel 1953 in Aida. Da quel momento i consigli e gli insegnamenti del Maestro di Cavarzere furono fondamentali per le scelte del repertorio del soprano: dal debutto di Verona al trionfo di Venezia e poi alla Scala, per la consacrazione internazionale, il passo fu davvero breve». Guerini ha poi sottolineato come «tutto il mondo musicale ricordi Serafin come una personalità estremamente moderna capace di dialogare con gli autori contemporanei e, allo stesso tempo, cogliere tutta la magnificenza dei grandi compositori del passato. «Nel suo profilo artistico – così Guerini – c'è lo studio, la dedizione assoluta e quel “dovere di essere insoddisfatto”, quel rigore e quella severità che lo hanno sempre contraddistinto e fanno di lui un grande interprete nella storia musicale del Novecento. Serafin diceva: “Il direttore non deve ignorare nulla. Deve dominare tutto: scene, costumi, illuminazione”. Anche se oggi i registi provvedono a questo, non è una buona ragione perché i direttori non debbano imporre il loro gusto. È il direttore, proprio perché musicista, che deve sapere quale colore occorre, come deve svilupparsi il movimento scenico.
Il Premio Internazionale Tullio Serafin è testimonianza della sua preziosa lezione e del suo modo inconfondibile di far musica: espressione di un’epoca che ancora oggi sorprende e insegna. Il direttivo del Premio Internazionale Tullio Serafin costituito da artisti e studiosi del teatro musicale tra cui Giovanni Gavazzeni, ufficializzerà il nome dell'artista premiato il prossimo novembre insieme alle attività ideate per la nuova sinergia con Verona, in dialogo con tutte le realtà che promuovono il pensiero e le testimonianze del "Cigno di Cavarzere"». A queste parole si sono aggiunte quelle dell'assessore alla Cultura e vicesindaco Paolo Fontolan il quale, non potendo essere presente personalmente alla conferenza, ha inviato un suo messaggio: «Ritengo che per Cavarzere sia un dovere rendere onore ad un suo figlio così illustre. Il 2018 è un anno serafiniano, in cui abbiamo ricordato il 50° anniversario della scomparsa del maestro ed il 140° anniversario della nascita e ci ha dato l'occasione di programmare una serie di iniziative per ricordarlo degnamente. Ringrazio il M° Guerini per aver accettato la direzione artistica di questa nuova prestigiosa iniziativa, rivolgo un plauso al Circolo Tullio Serafin di Rottanova, che da tanti anni con la sua attività tiene vivo il ricordo del grande maestro, e rinnovo la gratitudine dell’amministrazione comunale e della Città di Cavarzere a tutti coloro che si impegnano nel tener viva la memoria del M° Serafin».

CALCIO FEMMINILE: IL GORDIGE DI CAVARZERE CERCA NUOVE ATLETE DAGLI 8 AI 14 ANNI, PROVINI LIBERI

L'associazione sportiva Calcio Gordige di Cavarzere recluta nuove atlete dagli 8 ai 14 anni, con la passione per il calcio e la volontà di mettersi in gioco nell'agonismo. Un provino senza impegno è possibile contattando Chiara (347 2466267) o Marianna (347 2388628) oppure recandosi al campo comunale di via Spalato durante gli allenamenti, ovvero martedì e giovedì alle ore 19.

lunedì 3 settembre 2018

DOMENICA A CAVARZERE IL RADUNO SEZIONALE DEGLI ALPINI

Avrà luogo domenica 9 settembre dalle ore 9.30 il raduno sezionale degli Alpini di Cavarzere, nel 30° anniversario dalla fondazione. Il raduno sarà in piazza Repubblica, poi alzabandiera e sfilata lungo corso Italia e via Roma, con deposizione di una corona d'alloro ai caduti. Seguiranno le allocuzioni delle autorità civili e militari, e il gemellaggio con la sezione di Porto Tolle. L'iniziativa conoscerà un prologo da venerdì 7 con la mostra relativa ai 146 anni di storia degli Alpini, allestita al foyer del teatro Serafin: l'esposizione resterà visitabile fino al 15 settembre.