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giovedì 28 luglio 2016

LAVORI DI RIFACIMENTO DEL PONTE “PICCOLI ANGELI” SUL CANALE GORZONE A BOSCOCHIARO DI CAVARZERE (VE).

LAVORI DI RIFACIMENTO DEL PONTE “PICCOLI ANGELI” SUL CANALE GORZONE A BOSCOCHIARO DI CAVARZERE (VE). In questi giorni e fino alla prossima sosta di Ferragosto, l’impresa Zara Metalmeccanica sta eseguendo alcune lavorazioni finalizzate al posizionamento definitivo dell’impalcato sulle fondazioni, mediante la disposizione degli appoggi fissi con le relative zanche di attacco alla fondazione, ma mantenendo l’impalcato sollevato tramite distanziatori. Quasi contemporaneamente dovrà procedere con la preparazione delle sponde arginali lato canale, mediante taglio erba, pulizia e sistemazione del fondo per consentire il getto della soletta in c.a. di rivestimento e protezione per una larghezza approssimativamente pari alle fondazioni già eseguite. A seguito di ciò, si appresterà alla realizzazione della soletta in c.a. d’impalcato, posizionando dapprima le lastre predalles con funzione di cassero per procedere poi al getto del calcestruzzo non appena disposta l’armatura metallica di confezionamento. L’intenzione dell’impresa è di poter eseguire il getto prima della ferie estive, in modo di sfruttare il tempo della sosta per la maturazione del calcestruzzo. Subito dopo ad avvenuta maturazione ed ipoteticamente smaltiti fenomeni di ritiro ed “assestamento” del calcestruzzo, l’impalcato verrà calato nella posizione definitiva in appoggio sulle fondazioni.

giovedì 14 luglio 2016

ERIKA E GIOELE, STAR PER UN GIORNO: «IL BIMBO VOLEVA VENIRE ALLA LUCE PRIMA POSSIBILE»


Sta bene e si racconta con il bimbo in braccio Erika, la donna 35enne di Cavarzere che ieri ha partorito in casa il suo terzogenito, accudita tempestivamente dai medici e dagli infermieri del Pronto Soccorso di Chioggia. «Ieri mattina stavo bene, avevo fatto il controllo di routine. Verso mezzogiorno ho cominciato ad avvertire qualche piccolo dolore, a cui non ho dato peso. Ma alle 15 mi ero resa conto di avere le doglie, e che Gioele aveva deciso di nascere». Erika è già madre di due gemelli, nati in sette mesi con parto cesareo: «Stavolta l'ambulanza è arrivata in fretta, ma non abbastanza, il bimbo nel frattempo era già nato e stava piangendo, molto attivo. Poi è venuta mia zia, dopo che l'ho chiamata: è stata lei a contattare il 118. Pensavo di fare in tempo ad arrivare in ospedale, ma era già troppo tardi». Brava Erika e brava la zia a tenere la situazione sotto controllo, benvenuto Gioele che è nato "in diretta" telefonica con gli operatori, dopo un'ora di travaglio: «Ci hanno detto come fare per assistere il bimbo durante la nascita, come tenerlo, liberare le vie respiratorie, farlo piangere, coprirlo. Aveva il cordone ombelicale attorno al collo. Sono stati molto bravi». E ora Gioele è affidato alle cure amorevoli della mamma, presto lasceranno l'ospedale di Chioggia.

mercoledì 13 luglio 2016

COMPLICAZIONI NEL PARTO IN CASA: MAMMA DI CAVARZERE SALVATA DAL PRONTO SOCCORSO DI CHIOGGIA


Tutto è bene quel che finisce bene. Potrà dirlo, legittimamente, una mamma di Cavarzere alle prese col parto del terzo figlio nel pomeriggio di oggi. La signora, di circa 35 anni, stava dando alla luce il suo bimbo nella propria abitazione, nella zona di via Spalato: solo che le contrazioni ogni quattro-cinque minuti e l'impossibilità di trovare chi la portasse all'ospedale di Chioggia o di Adria hanno complicato il quadro, fino all'intervento dei sanitari del Pronto Soccorso di Chioggia. «Siamo diventati "zii" in ambulanza», racconta sorridendo un infermiere: la donna, classificata con codice rosso, ha goduto dell'assistenza di un'ostetrica, di un ginecologo e di un pediatra, ma soprattutto degli operatori che hanno provveduto a tagliare la placenta e a sfilare il piccolo. Ora stanno bene entrambi: e bisogna ringraziare la disponibilità del PS, che a Cavarzere ha stabile un'ambulanza, capace di coprire anche l'area di Cona e Conetta. Solo che, per una volta, essendo quel mezzo impegnato altrove in un'altra chiamata, si è reso necessario smobilitare un'altra équipe da Sottomarina. Il pianto del bimbo e il sollievo della madre sono la più grande ricompensa per la dedizione di questi lavoratori.

venerdì 1 luglio 2016

PANFILIO (SINDACO DI CONA) : SITUAZIONE FUORI, CONTROLLO HO VISTO GENTE CON LE SPRANGHE E TESTE ROTTE

Situazione sempre più grave all'ex base militare di Conetta ieri sera attorno alle 20 una violenta rissa tra pachistani e nigeriani ( ci riferiscono ma è da appurare ) ha causato molti feriti, fortunatamente non gravi. Il sindaco di Cona, Alberto Panfilio, contattato telefonicamente denuncia una situazione gravissima: " Centinaia di profughi ammassati, ho visto gente di colore su automezzi con spranghe di ferro e persone con le teste rotte, parlare di integrazione è una farsa "- Ascolta l'audio esclusivo