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giovedì 14 luglio 2016

ERIKA E GIOELE, STAR PER UN GIORNO: «IL BIMBO VOLEVA VENIRE ALLA LUCE PRIMA POSSIBILE»


Sta bene e si racconta con il bimbo in braccio Erika, la donna 35enne di Cavarzere che ieri ha partorito in casa il suo terzogenito, accudita tempestivamente dai medici e dagli infermieri del Pronto Soccorso di Chioggia. «Ieri mattina stavo bene, avevo fatto il controllo di routine. Verso mezzogiorno ho cominciato ad avvertire qualche piccolo dolore, a cui non ho dato peso. Ma alle 15 mi ero resa conto di avere le doglie, e che Gioele aveva deciso di nascere». Erika è già madre di due gemelli, nati in sette mesi con parto cesareo: «Stavolta l'ambulanza è arrivata in fretta, ma non abbastanza, il bimbo nel frattempo era già nato e stava piangendo, molto attivo. Poi è venuta mia zia, dopo che l'ho chiamata: è stata lei a contattare il 118. Pensavo di fare in tempo ad arrivare in ospedale, ma era già troppo tardi». Brava Erika e brava la zia a tenere la situazione sotto controllo, benvenuto Gioele che è nato "in diretta" telefonica con gli operatori, dopo un'ora di travaglio: «Ci hanno detto come fare per assistere il bimbo durante la nascita, come tenerlo, liberare le vie respiratorie, farlo piangere, coprirlo. Aveva il cordone ombelicale attorno al collo. Sono stati molto bravi». E ora Gioele è affidato alle cure amorevoli della mamma, presto lasceranno l'ospedale di Chioggia.

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