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martedì 22 dicembre 2020

BIOMETANO A CA' VENIER, PARISOTTO CONTRO IL SINDACO: «NON ACCETTA CONSULENTI PER ANALIZZARE IL PROGETTO NEFASTO»

«Un impianto per la produzione di biometano sotto l’albero di Natale. È il "regalo" che faranno trovare ai cavarzerani, con molta probabilità, il sindaco Henri Tommasi e la sua inutile quanto dannosa giunta». Il capogruppo di minoranza della lista Tricolore, Pier Luigi Parisotto, si riferisce alla richiesta da parte di un privato per la costruzione di un grande impianto per la produzione di biometano dall’utilizzo di sottoprodotti e deiezioni animali anche di origine agricola, in località Ca’ Venier.
«La possibilità di un impianto alle porte del centro storico - sottolinea Parisotto - è assai concreta, poiché l'impresa in questione ha presentato il progetto alla Regione e al Comune ancora il 7 aprile scorso, e da allora il sindaco e tutti i suoi assessori, colpevolmente, hanno fatto finta di niente.
Solo quando il partito di Sinistra Italiana, durante l’estate scorsa, ha chiesto più volte pubblicamente informazioni, sindaco e assessori, dopo aver fatto spallucce, hanno ammesso che il progetto esisteva. E solo nel consiglio comunale del 27 novembre scorso il sindaco ha dovuto dichiarare e ammettere che non solo c’era il progetto, ma che il 19 novembre la Regione gli aveva anche scritto che era indetta ufficialmente la conferenza dei servizi decisoria, da lì a poche settimane».
L'ex sindaco Parisotto continua la propria esposizione: «Non paghi dei ritardi accumulati fin qui e dei rischi enormi che fanno correre al paese con questo comportamento menefreghista e irresponsabile, sindaco e assessori solo il 15 dicembre scorso hanno fatto convocare la commissione consigliare competente, mettendo a disposizione il voluminoso progetto (come al solito) solo qualche giorno prima.
Durante la discussione, a cui hanno assistito in colpevole silenzio diversi assessori e consiglieri comunali di maggioranza, il sindaco Tommasi e l’assessora all’Ambiente Catia Paparella hanno annunciato un misero ordine del giorno di natura squisitamente politica, da discutere nel prossimo consiglio comunale, in cui la maggioranza di centrosinistra si dichiarerà certamente contraria alla costruzione dell’impianto».
Ma in mancanza di una vera analisi tecnico-giuridica, scientifica, a supporto dell’eventuale diniego - stigmatizza Parisotto - il valore che avrà questo ordine del giorno, anche se verrà votato da tutte le forze politiche di maggioranza e minoranza, «sarà pari a zero in sede di conferenza dei servizi decisoria, quando verrà confermata. Proprio per scongiurare questo pericolo a Ca’ Venier e al capoluogo comunale, ho consigliato, durante la commissione, al sindaco Tommasi e all’assessore Paparella di arruolare urgentemente alcuni consulenti tecnici e giuridici al fine di analizzare nel dettaglio tutto il progetto, a supporto e sostegno dell’analisi urbanistica compiuta dal dirigente tecnico comunale».
Tale istanza è stata favorevolmente accolta dall’assessora Paparella, mentre il sindaco - riferisce il consigliere della lista Tricolore - «è stato inutilmente polemico e poco disponibile ad accettarla. Al contrario di un componente della commissione, il consigliere del PD Fabrizio Bergantin, espressosi in modo favorevole, mentre gli altri due componenti, il capogruppo della Lega Pierfrancesco Munari e la consigliera ex Sinistra Italiana Lisa Armarolli, non si sono espressi».
Pier Luigi Parisotto auspica che la dirigenza di Sinistra Italiana «o quel che ne rimane, abbia il coraggio di andare fino in fondo alla intera analisi delle scelte politiche negative esperite fin qui nell’ultimo mandato del sindaco Tommasi, che loro hanno sostenuto prima nel 2011 e poi nel 2016, eleggendo tre consiglieri comunali e un'assessora, Heidi Crocco, presente e silente in commissione, oltre ai consiglieri Lorenzo Baracco e Lisa Armarolli, entrambi pure presenti e in silenzio. Una volta eletti - conclude l'ex primo cittadino - costoro hanno poco dopo abbandonato Sinistra Italiana e ora fanno tutti rotta, a titolo personale, verso l’impianto di biometano a Ca’ Venier di Cavarzere».

giovedì 10 dicembre 2020

DISGUIDI NELLA DOMICILIAZIONE DEGLI AVVISI PER IL PAGAMENTO DELLA TARI, TRE MODI PER OTTENERLI SENZA ANDARE IN MORA

L'assessore al Bilancio, Andrea Orlandin interviene a proposito dei recenti disservizi che hanno riguardato la postalizzazione degli avvisi relativi alla TARI, e ne approfitta per fare chiarezza quanto all’applicazione di questa imposta comunale per il 2020 e per gli anni a venire. Con deliberazione n. 28 del 23 luglio scorso, l’amministrazione ha messo in campo, proprio con la TARI, la sua più grande manovra di aiuti nei confronti del territorio a seguito dell’emergenza da Coronavirus, destinando oltre 2 milioni alla riduzione della pressione fiscale sui cittadini.
Un milione è stato investito subito nel 2020, e ha determinato il completo azzeramento della TARI per tutte le attività commerciali e la sua riduzione del 40% di quella del resto dei cittadini; in questo caso sono state anche riviste le scadenze, dato che è stata eliminata la classica prima rata, e sono state mantenute 3 rate con (cadenza temporale: prima rata il 1° settembre, seconda rata il 31 ottobre, terza rata il 31 dicembre), con possibilità di versamento in unica soluzione entro la data del 1° settembre scorso.
L'ulteriore cifra di un milione e 200mila euro è stata destinata alla salvaguardia dei livelli tariffari e alla ulteriore riduzione della TARI, sia per le attività commerciali, sia per le utenze domestiche, negli anni 2021, 2022 e 2023, in modo da continuare a sostenere il territorio nella fase della ripartenza. Vi è poi l’aspetto, importantissimo per il cittadino ma distinto concettualmente dalla sua quantificazione, del recapito dell’avviso a casa. Qui - segnala l'assessore Orlandin - «sono purtroppo sorti i problemi, in quanto il Comune ha dovuto affidare, come prevede la norma, il servizio di postalizzazione all'impresa risultata miglior offerente nel mercato elettronico della pubblica amministrazione.
Questa società, come noto, ha creato disservizi, in quanto diversi avvisi di pagamento non sono stati recapitati; come recita l’avviso pubblicato nel sito del Comune, l’utente a cui non fosse stato recapitato l’avviso della TARI può richiederne copia» all’ufficio tributi via mail all’indirizzo tributi@comune.cavarzere.ve.it, o ritirandolo direttamente all’ufficio, previo appuntamento telefonico, oppure chiedendone il reinvio a domicilio tramite posta (per ulteriori informazioni è possibile contattare i numeri telefonici 0426 317148 e 0426 317118).
«Mi è stato chiesto – precisa l’assessore – se l’impresa che ha causato questi problemi verrà pagata come niente fosse; naturalmente non è così, è già in corso una contestazione formale, con il blocco del pagamento di quanto richiesto dall'azienda come pagamento. La quantificazione definitiva del danno sarà effettuata dagli uffici non appena saranno disponibili i dati definitivi dei mancati recapiti. Naturalmente chi non ha ricevuto i bollettini per il versamento non deve avere timore nel richiederli per paura dell’applicazione di more o interessi, in quanto in questi casi non verranno assolutamente richiesti».
Orlandin si augura che questo disservizio in merito al recapito degli avvisi di pagamento della TARI «non oscuri la percezione, sia per il 2020, che per gli anni a venire, del grandissimo sforzo messo in campo da questa amministrazione a favore di tutti i cittadini del proprio territorio. Uno sforzo che, con queste proporzioni, nessun altro Comune limitrofo ha compiuto, e che rappresenta quanto di più concreto si potesse fare a favore della collettività».

IMPIANTO DI BIOMETANO A CA' VENIER, IL CONSIGLIERE REGIONALE MONTANARIELLO: «CONTRARIO SENZA SE E SENZA MA»

Il consigliere regionale Jonatan Montanariello dice no all'impianto di biometano che potrebbe sorgere a Ca' Venier, e il cui progetto è approdato a palazzo Balbi (sede della giunta regionale) la scorsa primavera. «È incompatibile con il territorio - dichiara l'esponente dell'opposizione - e non accettiamo che sia prodotto a due passi dal centro abitato.
Vigileremo con la massima attenzione al fine di scongiurare questa ipotesi». Il consigliere intende fare piena chiarezza: «Cercheremo di capire a che punto sia l’eventuale iter, se è già partito o se è ancora tutto fermo in qualche cassetto. In ogni caso chiediamo un rapido coinvolgimento del territorio, ma possiamo anticipare già adesso in maniera netta la totale contrarietà a una centrale per la produzione di biometano.
Anzitutto c’è il problema delle emissioni di odori durante il carico, scarico e stoccaggio dei composti organici utilizzati: problema da tenere in particolare considerazione, vista la vicinanza con le case ma anche con attività commerciali e industriali. Ma esiste anche - conclude Montanariello - una questione di infrastrutture: la viabilità attorno non è pensata per un traffico sostenuto da parte di mezzi pesanti. Attendiamo risposte celeri, ma con la ferma convinzione che un progetto del genere vada assolutamente cassato, senza se e senza ma».

sabato 5 dicembre 2020

IL COMUNE ACQUISTA UNO SCANNER PER DIGITALIZZARE I PROGETTI URBANISTICI, FACILITANDO UFFICI E PROFESSIONISTI

Il settore Assetto del Territorio (Urbanistica ed Edilizia Privata) del Comune di Cavarzere si è recentemente dotato di uno scanner A0 per poter digitalizzare i progetti di edilizia privata e delle opere pubbliche, che attualmente sono disponibili solo su base cartacea, in modo da costruire un archivio digitale.
«Si tratta di un'esigenza espressa da tempo – spiega il sindaco Henri Tommasi - per dematerializzare gli archivi e agevolare al contempo il lavoro di uffici e professionisti. Considerando anche il periodo caratterizzato dall'emergenza sanitaria, è poi evidente come sia più pratico per l'utente ricevere un file via posta elettronica piuttosto che recarsi in Comune a ritirare copie cartacee.
In merito poi alle difficoltà riscontrate da tutti i comuni d'Italia nel recuperare vecchie pratiche dagli archivi per poter predisporre la documentazione del bonus energetico, voglio precisare - continua il sindaco - che può succedere di non rinvenire immediatamente i progetti, anche a causa dei ripetuti traslochi degli uffici che si sono susseguiti nel tempo.
In questo caso l'ufficio rilascia comunque un’attestazione che il professionista utilizza per la conformità edilizia, come previsto nel decreto Semplificazioni. Vista la mole di richieste che continuano a pervenire e i tempi ristretti - conclude il primo cittadino - valuteremo anche se  integrare temporaneamente il servizio, dando atto che comunque gli uffici stanno facendo il possibile per andare incontro alle esigenze degli utenti».