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giovedì 10 dicembre 2020

DISGUIDI NELLA DOMICILIAZIONE DEGLI AVVISI PER IL PAGAMENTO DELLA TARI, TRE MODI PER OTTENERLI SENZA ANDARE IN MORA

L'assessore al Bilancio, Andrea Orlandin interviene a proposito dei recenti disservizi che hanno riguardato la postalizzazione degli avvisi relativi alla TARI, e ne approfitta per fare chiarezza quanto all’applicazione di questa imposta comunale per il 2020 e per gli anni a venire. Con deliberazione n. 28 del 23 luglio scorso, l’amministrazione ha messo in campo, proprio con la TARI, la sua più grande manovra di aiuti nei confronti del territorio a seguito dell’emergenza da Coronavirus, destinando oltre 2 milioni alla riduzione della pressione fiscale sui cittadini.
Un milione è stato investito subito nel 2020, e ha determinato il completo azzeramento della TARI per tutte le attività commerciali e la sua riduzione del 40% di quella del resto dei cittadini; in questo caso sono state anche riviste le scadenze, dato che è stata eliminata la classica prima rata, e sono state mantenute 3 rate con (cadenza temporale: prima rata il 1° settembre, seconda rata il 31 ottobre, terza rata il 31 dicembre), con possibilità di versamento in unica soluzione entro la data del 1° settembre scorso.
L'ulteriore cifra di un milione e 200mila euro è stata destinata alla salvaguardia dei livelli tariffari e alla ulteriore riduzione della TARI, sia per le attività commerciali, sia per le utenze domestiche, negli anni 2021, 2022 e 2023, in modo da continuare a sostenere il territorio nella fase della ripartenza. Vi è poi l’aspetto, importantissimo per il cittadino ma distinto concettualmente dalla sua quantificazione, del recapito dell’avviso a casa. Qui - segnala l'assessore Orlandin - «sono purtroppo sorti i problemi, in quanto il Comune ha dovuto affidare, come prevede la norma, il servizio di postalizzazione all'impresa risultata miglior offerente nel mercato elettronico della pubblica amministrazione.
Questa società, come noto, ha creato disservizi, in quanto diversi avvisi di pagamento non sono stati recapitati; come recita l’avviso pubblicato nel sito del Comune, l’utente a cui non fosse stato recapitato l’avviso della TARI può richiederne copia» all’ufficio tributi via mail all’indirizzo tributi@comune.cavarzere.ve.it, o ritirandolo direttamente all’ufficio, previo appuntamento telefonico, oppure chiedendone il reinvio a domicilio tramite posta (per ulteriori informazioni è possibile contattare i numeri telefonici 0426 317148 e 0426 317118).
«Mi è stato chiesto – precisa l’assessore – se l’impresa che ha causato questi problemi verrà pagata come niente fosse; naturalmente non è così, è già in corso una contestazione formale, con il blocco del pagamento di quanto richiesto dall'azienda come pagamento. La quantificazione definitiva del danno sarà effettuata dagli uffici non appena saranno disponibili i dati definitivi dei mancati recapiti. Naturalmente chi non ha ricevuto i bollettini per il versamento non deve avere timore nel richiederli per paura dell’applicazione di more o interessi, in quanto in questi casi non verranno assolutamente richiesti».
Orlandin si augura che questo disservizio in merito al recapito degli avvisi di pagamento della TARI «non oscuri la percezione, sia per il 2020, che per gli anni a venire, del grandissimo sforzo messo in campo da questa amministrazione a favore di tutti i cittadini del proprio territorio. Uno sforzo che, con queste proporzioni, nessun altro Comune limitrofo ha compiuto, e che rappresenta quanto di più concreto si potesse fare a favore della collettività».

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