Pagine

mercoledì 30 gennaio 2019

CITTADELLA SOCIOSANITARIA, I CONSIGLIERI PASQUALI E FAVA CHIEDONO UNA COMMISSIONE ALLA PRESENZA DI DAL BEN

Ieri i consiglieri di minoranza Emanuele Pasquali e Roberta Fava hanno presentato una richiesta di convocazione urgente della II commissione consiliare, che ha tra le proprie competenze la sanità. Oggetto della convocazione, i temi che riguardano la cittadella sociosanitaria: «Abbiamo richiesto la presenza del direttore generale della ULSS 3 Serenissima, Giuseppe dal Ben, e dei vertici amministrativi. Abbiamo atteso anche troppo, è doveroso che si discuta dell'intero complesso ospedaliero nelle sedi opportune e deputate». I cittadini sono preoccupati del futuro del presidio: «Ad oggi non è stato pubblicato alcun bando di vendita - continua Pasquali - né sono state date rassicurazioni rispetto al polo di Medicina Integrata dei medici di famiglia, ai servizi sanitari in loco, all'ospedale di comunità».
Nella V commissione consiliare sono in discussione le schede mediche territoriali: «Chi sta seguendo, dell'amministrazione di Cavarzere, la programmazione sanitaria per il territorio? La ULSS intende tornare indietro e prendere in carico una parte della struttura? A queste domande nessuna risposta è stata data ai consiglieri comunali, e di conseguenza ai cittadini». Pasquali nota come «da più di vent'anni l'ex ospedale non gode di alcun intervento di manutenzione, con la chiusura di alcune ali. Ma secondo le testimonianze ricevute, continuano ad aumentare le infiltrazioni dal tetto». Il consigliere dell'opposizione accusa anche il sindaco Tommasi: «Dice che la ULSS non ha le risorse per procedere a investimenti nella cittadella, ma queste affermazioni rispondono a una logica di disinteresse politico, già sottolineata da tutti i sindacati cavarzerani e dagli alleati politici che finalmente stanno facendo emergere la mancanza di programmazion che da tempo le minoranze stanno evidenziando».

martedì 29 gennaio 2019

STALLA INCENDIATA A PUNTA PETTORINA: DUE SQUADRE DI VIGILI DEL FUOCO IMPEGNATE PER DUE TURNI

Un incendio è divampato la scorsa notte dopo l’1.30 in una stalla abbandonata in località Punta Pettorina, lungo la strada non asfaltata fra San Pietro di Cavarzere e Dolfina Valcerere. Nella circostanza sono crollati i travi e il tetto adiacenti a un’abitazione.
Le fiamme hanno resistito a lungo, e hanno richiesto l’intervento di ben due turni dei vigili del fuoco di Cavarzere e di Chioggia, dotati di autobotte operativa anche fino alle 10 di stamane. Non si esclude la possibile matrice dolosa del disastro, dal momento che risulta difficile parlare di autocombustione.

lunedì 28 gennaio 2019

CONA, QUESTA SERA E DOMANI AL CENTRO CIVICO IL RESOCONTO DELLA GIUNTA PANFILIO

Si intitola “Concludendo” la due giorni con la quale, questa sera e domani dalle ore 20.30 al centro civico di Pegolotte, l’amministrazione uscente del Comune di Cona racconta ai cittadini cosa ha compiuto negli ultimi cinque anni, verso le prossime elezioni amministrative. Alla testa della giunta, il sindaco Alberto Panfilio, che spesso è apparso anche alle cronache nazionali per la sua reiterata protesta contro la gestione delle centinaia di migranti alla ex base militare di Conetta: il tema è stato al centro della vita di tutti i giorni nella comunità, fino allo scorso dicembre quando la Prefettura ha provveduto allo sgombero, ricollocando i richiedenti asilo in altre strutture venete e non solo. Panfilio ha già dichiarato che, dato lo stress del quinquennio, non si ricandiderà a sindaco.

sabato 26 gennaio 2019

BADANTE DENUNCIA IL MANCATO RISPETTO DEL CONTRATTO, FAMIGLIA PADOVANA LANCIA LE SUE VALIGIE DAL BALCONE

Un caso di sfruttamento nel luogo di lavoro sta emergendo in questi giorni tra il Padovano e Cavarzere, dove la cooperativa sociale Angeli Smarriti denuncia la condizione di L.C., badante rumena che le si è affidata, rifugiandosi la sera di una settimana fa in preda al panico e alla disperazione, affamata, senza bagagli né denaro. La donna aveva sbagliato corriera da Padova per andare a lavorare, arrivando a Cavarzere anziché Cervarese S.Croce: la famiglia nella quale prestava servizio voleva venirla a prendere ma la responsabile della coop ha insistito affinché rimanesse da lei per la notte, dal momento che non sarebbe stata in grado di lavorare. Così L.C. si è aperta raccontando l’accaduto: a ottobre si trovava ancora in Romania, dove è stata contattata da una donna di Bucarest che le ha chiesto (in nero) 200 euro da pagare via trasferimento di denaro internazionale per il posto di lavoro una volta arrivata in Italia. L.C. ha pagato ed è arrivata a Padova, dove ha alloggiato nel quartiere Arcella per 14 giorni, a casa di altri connazionali.
Poi sono arrivati i contratti, con cifre completamente errate rispetto a quelle effettive: dal 19 novembre al 22 gennaio L.C. ha ricevuto solo 295 euro per aver lavorato 7 giorni su 7, 13 ore al giorno (secondo la denuncia sporta all’ispettorato del lavoro). Il committente ha detto che non paga ferie, tredicesima, tfr e che tali somme sono dovute all’agenzia di collocamento, non a chi lavora. Il giorno dopo, la responsabile della cooperativa sociale Angeli Smarriti ha accompagnato L.C. dalla famiglia dove lavorava per prelevare i propri effetti personali, restituiti solo sotto minaccia di contattare i carabinieri, dopo urla e offese alle due donne. Una volta che hanno fatto le valige di L.C., le hanno gettate dalla finestra sul recinto dell’abitazione. «Questo succede se chiedi che siano rispettati i tuoi diritti», commenta Andreea Macovei di Angeli Smarriti. «Ovvero l’orario di riposo, la paga in nero e minore rispetto agli accordi, il lavoro di domenica e di notte fuori dal contratto. Moltissime hanno paura di denunciare». Questo anche perché le agenzie assumono direttamente la badante: si tratta di lavoro subordinato, ma le donne vengono impiegate da famiglie che applicano il contratto nazionale di lavoro domestico tra privati e non quello d’impresa, pur essendo esse dipendenti dell’agenzia di collocamento.

mercoledì 23 gennaio 2019

RESPINTA LA RICHIESTA DI ARRESTI DOMICILIARI, NATALINO BOSCOLO RESTA IN CARCERE: PRESTO A GIUDIZIO

La Corte di Cassazione ha respinto la richiesta presentata dall’avvocato Andrea Zambon per gli arresti domiciliari al suo assistito, Natalino Boscolo Zemelo, che l’8 agosto scorso a Cavarzere massacrò di botte la moglie Maila Beccarello, mentre stava già scontando una condanna ai domiciliari. Come fu vano il ricorso al Tribunale del Riesame, presentato dopo il delitto, anche la decisione odierna conferma il carcere per il femminicida chioggiotto: le motivazioni saranno rese note fra un mese. Si apre così lo spazio per il giudizio immediato senza dibattimento, tali e tante le prove schiaccianti a carico di Boscolo, con le aggravanti della crudeltà, dell’affinità (parentela) e dell’aver commesso il fatto sotto l’effetto della cocaina. Sabato scorso davanti la casa di via Regina Margherita si era tenuto un sit-in per scongiurare l’ipotesi dei domiciliari.

martedì 22 gennaio 2019

ATTESA PER LA CASSAZIONE SUGLI ARRESTI DOMICILIARI A NATALINO ZEMELO, DOPO IL SIT-IN A VIA REGINA MARGHERITA

È attesa a ore, al più tardi nei prossimi giorni, la decisione della Corte di Cassazione di Venezia relativa alla richiesta di arresti domiciliari per il suo assistito formulata dall’avvocato difensore di Natalino Boscolo Zemelo, il pescatore e pregiudicato di Sottomarina che lo scorso 8 agosto massacrò la moglie Maila Beccarello nella casa di Cavarzere dove era ristretto ai domiciliari per precedenti reati. Lo scorso sabato, proprio in via Regina Margherita, si è svolta una manifestazione popolare per scongiurare l’evenienza dei domiciliari, a fronte di un delitto tanto efferato per modalità, motivi e aggravanti come l’aver agito sotto l’effetto di cocaina.
L’associazione Altea ha convocato davanti la casa del delitto i cavarzerani e anche attivisti dalla Riviera del Brenta, la zona da cui proveniva la povera Maila: gli striscioni esposti non lasciano dubbi riguardo ai desideri della comunità indignata, che chiede l’applicazione dell’ergastolo senza alcun rito abbreviato, circostanza che comporterebbe uno sconto di pena. Intanto a maggio aprirà a Cavarzere lo sportello antiviolenza nei locali della ex scuola media Cappon in via Dante, finanziato dalla Regione Veneto su richiesta del Comune. In città è peraltro già attivo un altro servizio, curato dalla cooperativa Angeli Smarriti, che si occupa anche delle vittime di bullismo, di violenza sul lavoro e delle dipendenze come la ludopatia: il centro, che si trova in via Einaudi 7, offre assistenza legale e psicologica, convincendo le persone a denunciare i fatti di cui sono state involontarie protagoniste.

venerdì 18 gennaio 2019

SABATO POMERIGGIO SIT-IN DAVANTI LA CASA DEL MASSACRO DI MAILA: NO AGLI ARRESTI DOMICILIARI PER NATALINO ZEMELO

Domani pomeriggio, sabato 19 gennaio dalle ore 16, una grande manifestazione avrà luogo a Cavarzere, in viale della Regina 13, davanti alla casa dove lo scorso 8 agosto il pescatore chioggiotto Natalino Boscolo Zemelo, agli arresti domiciliari, ha massacrato di botte la moglie Maila Beccarello. L’iniziativa è stata organizzata dall’associazione di promozione sociale Altea, ed è in pratica concomitante con la possibile richiesta di arresti domiciliari che lunedì 22 l’avvocato dell’uomo dovrebbe presentare alla Corte di Cassazione: l’intento dei manifestanti è di scongiurare tale decisione, data la particolare efferatezza del femminicidio compiuto per futili motivi e sotto l’effetto della cocaina. Tra le richieste dell’associazione, anche che venga evitato a Boscolo Zemelo il rito abbreviato, prodromo a uno sconto di pena rispetto all’ergastolo. “Giustizia per Maila” sarà lo slogan dominante negli striscioni e nei cori.

giovedì 17 gennaio 2019

ANZIANA TELEFONA AI CARABINIERI E SVENTA TRUFFA. È SUCCESSO IERI MATTINA A CAVARZERE

Ieri mattina a in Cavarzere due uomini si sono presentati avanti l’abitazione di una 84enne, asserendo di essere rispettivamente un addetto comunale ed un carabiniere, e con la scusa di dover effettuare la lettura del contatore dell’acqua hanno tentato di avere accesso all’abitazione. La donna, insospettitasi, ha negato l’ingresso ai due, avvisandoli di aver telefonato ai veri carabinieri e di essere in attesa dell’arrivo di una pattuglia. I militari sono dunque giunti all’abitazione dell’anziana, constatando che i millantatori nel frattempo si erano dileguati e che niente era stato rubato. La donna si è poi recata alla Stazione Carabinieri di Cavarzere ove ha formalizzato la denuncia. Sono incorso le indagini al fine di identificare i responsabili.

lunedì 14 gennaio 2019

IL 2019 DEL CIRCOLO TULLIO SERAFIN, TRA PRESENTAZIONI DI VOLUMI E IL NUOVO PREMIO INTERNAZIONALE

Il 2019 per il circolo Tullio Serafin di Cavarzere comincerà nel segno della continuità e in linea con la storia, che in quarant’anni di attività ha ospitato e collaborato con i più grandi artisti della lirica. Tra essi, Rolando Panerai, Renata Tebaldi, Fedora Barbieri, Gianfranco Cecchele, Giuseppe Di Stefano, Leyla Genger e Raina Kabaivanska, già madrina per l’apertura del teatro comunale di Cavarzere, intitolato a Tullio Serafin. La seconda edizione del Premio Internazionale Tullio Serafin promuoverà numerose iniziative, masterclass, conferenze, concorsi lirici e concerti in partnership esclusiva con il Festival Internazionale Maria Callas che culmineranno con il conferimento del prestigioso riconoscimento. Così il sindaco Tommasi: «L’anno appena trascorso ha dato l’occasione di programmare una serie di iniziative per ricordare l'illustre concittadino.
La nascita del Premio Internazionale Tullio Serafin ha posto le basi per proseguire anche nel futuro il percorso fin qui avviato grazie alla preziosa attività del circolo Tullio Serafin, che da tanti anni promuove importanti iniziative in ricordo del Maestro, e alla prestigiosa partnership avviata con il M° Nicola Guerini, che ringrazio per aver accettato la direzione artistica di questa nuova prestigiosa iniziativa. Iniziamo un nuovo anno in cui avremo tante iniziative da proporre e realizzare nel nome di Tullio Serafin, esprimendo profonda gratitudine e tutto il sostegno della città a coloro che si impegnano nel tenerne viva la memoria». In occasione dell’anniversario della morte del Maestro, nel pomeriggio di sabato 2 febbraio si terrà a Cavarzere la presentazione della nuova edizione del volume "Tullio Serafin, il custode del bel canto" di Nicla Sguotti, appena pubblicata da Armelin Musica. Saranno presenti l’autrice e il M° Nicola Guerini. Nella mattinata di domenica 3 febbraio, giornata in cui ricorrono i 51 anni dalla morte del Maestro, verrà celebrata nella chiesa parrocchiale di Rottanova, suo paese natale, una messa in suffragio.

sabato 12 gennaio 2019

IL SINDACO TOMMASI DOPO LE SENTENZE D'INIZIO ANNO: "SONO STATI RICONOSCIUTI I PRINCÌPI DI BUONA AMMINISTRAZIONE"

Il sindaco di Cavarzere Henri Tommasi interviene sulla polemica che negli ultimi giorni le opposizioni hanno imbastito riguardo la manutenzione di immobili ATER e gli incarichi legali del Comune. «Non è mia consuetudine rispondere agli innumerevoli, peraltro inutili, attacchi fatti dalla minoranza con volantini o articoli sui giornali - dice Tommasi - in quanto ritengo che la replica migliore siano i fatti. In questa particolare circostanza, non voglio replicare alla minoranza, ma semplicemente rendere noti dei fatti che sono stati tanto criticati da parte della minoranza e sollevati all’opinione pubblica senza una effettiva cognizione di causa». Il sindaco si riferisce a due sentenze che chiudono due processi: nel primo, il Tribunale di Venezia, con la sentenza n° 54 dello scorso mercoledì 9 gennaio, ha totalmente respinto la causa intentata dall’ATER di Venezia contro il Comune di Cavarzere nel 2014 e consistente nella richiesta di pagamento dell’importo di 635mila euro per asseriti interventi di manutenzione straordinaria effettuati dal 1995 al 2002 su una serie di immobili appartenenti all’edilizia residenziale pubblica. L’ATER sosteneva che questi interventi (nel cui importo venivano comprese anche spese tecniche pari al 18% del costo dei lavori) sarebbero andati a beneficio del Comune, che addirittura si sarebbe “arricchito” grazie ad essi, per di più dopo avere ricevuto il trasferimento degli appartamenti dallo Stato a titolo gratuito. Il Tribunale ha sostenuto che l’ATER, al contrario, è tenuta per legge e per proprio compito istituzionale alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli alloggi di edilizia residenziale pubblica per cui non può pretendere alcun rimborso per queste spese, anche perché non esiste alcuna norma di legge che preveda un diritto dell’ATER ad avere dai Comuni queste somme, né esiste alcun atto scritto che preveda rimborsi o simili. Il Comune sin dall’inizio della causa aveva sostenuto queste tesi, che sono state accolte pienamente. La discussione in giudizio per conto del Comune è stata sostenuta dall’avvocato Massimo Carlin. L’amministrazione è soddisfatta dell’esito e confida che, per il futuro, i rapporti con l’ATER si svolgano proficuamente nelle sedi istituzionali e non nelle aule del Tribunale.
Inoltre, la Corte d’Appello di Venezia, con la sentenza n° 8 del 2 gennaio di quest'anno, accogliendo tutte le difese del Comune sostenute dagli avvocati Nicola Guggia e Massimo Carlin, ha respinto ancora una volta la causa intentata dall’ex sindaco Pierluigi Parisotto e dall’avvocato Paolo Pavarin di Rovigo, finalizzata a porre a carico del Comune stesso le spese legali per le prestazioni di questo avvocato, che era stato nominato -in modi contrari alla legge- da Parisotto quando era sindaco. Egli infatti aveva conferito, negli anni 2001 e 2002, all’avvocato Pavarin numerosi incarichi di assistenza legale al Comune per questioni non giudiziali e concernenti il disbrigo degli ordinari affari del Comune, ai quali potevano certamente adempiere i dirigenti, i funzionari ed il segretario comunale, senza provocare spese per incarichi esterni. Parisotto e l’avvocato Pavarin avevano già perso la causa in primo grado con sentenza del Tribunale di Padova n° 598 del 16 febbraio 2016 che li aveva anche condannati alle spese, ma hanno voluto fare appello verso quella sentenza, ricevendo esito negativo anche in secondo grado, ancora una volta con condanna alle spese. La Corte d’Appello di Venezia ha, significativamente, affermato: “Gli adempimenti richiesti dall’avvocato Pavarin, infatti, ben potevano essere svolti dagli organi interni del Comune di Cavarzere, talché -difettando il requisito della straordinarietà- il ricorso a una consulenza esterna non era consentito e l’incarico affidato al citato Pavarin era da ritenersi illecito, trattandosi di attività che poteva e doveva essere svolta dal personale di servizio nella Pubblica Amministrazione in esame, ovvero il Comune di Cavarzere”. L’amministrazione confida che, «a questo punto, cessi il contenzioso su questa pagina triste per il Comune. La chiusura di questi due processi - conclude Tommasi - significa forse che non siamo in grado di amministrare? Che non siamo in grado di nominare gli avvocati? Che provochiamo dei danni alle casse del Comune di Cavarzere, come ha sostenuto la minoranza? Che la minoranza continui pure a scrivere e a ritagliarsi i suoi piccoli spazi nei giornali: la nostra linea rimarrà sempre la stessa, concreta e basata sui fatti. Resta all’opinione pubblica trarre le debite conclusioni».

venerdì 11 gennaio 2019

IL MAESTRO E RICERCATORE CAVARZERANO CARLO BALDI NOMINATO CAVALIERE DELLA REPUBBLICA

Il 18 dicembre scorso, alla Prefettura di Venezia, il maestro cavarzerano Carlo Baldi è stato insignito del Cavalierato della Repubblica. L'onorificenza gli deriva non solo dalla sua attività di insegnante elementare a Rottanova e nel capoluogo comunale, poi direttore didattico e fondatore dell'Università Popolare, ma anche dalle pubblicazioni di carattere storico avente a tema episodi locali tra il Settecento e l'evo moderno, come "Luglio 1809. Cavarzere e i briganti", "Cavarzere 1797. Quando arrivarono la libertà e l'eguaglianza", "Cavarzere giacente humile fra palustri canne. Storia e cronaca dal XVI al XVIII secolo" e "Dove era e come era. Storia del Duomo di Cavarzere distrutto e riedificato". Alla cerimonia era presente anche il sindaco Henri Tommasi, che di Baldi è stato allievo: «L'illustre riconoscimento è motivo di duplice orgoglio, come ex studente del maestro Baldi e come sindaco, in rappresentanza dell'intera comunità».

giovedì 10 gennaio 2019

DOMENICA MATTINA OPEN DAY ALL'ITIS E IPSIA MARCONI DI CAVARZERE: DOCENTI E ALLIEVI INCONTRANO GENITORI E FUTURI ISCRITTI

Anche nelle scuole di Cavarzere si succedono gli incontri fra gli istituti e i genitori che dovranno a breve preiscrivere i figli studenti all'anno scolastico 2019-2020. Domenica mattina 13 gennaio, dalle ore 9 alle 12, insegnanti e allievi dell'ITIS e dell'IPSIA Marconi saranno a disposizione nella sede di via Tullio Serafin 15 per illustrare l'offerta formativa di Elettrotecnica, Biotecnologie sanitarie, Manutenzione e assistenza tecnica, Operatore meccanico, Gestione delle acque e risanamento ambientale. In tale circostanza verranno anche presentati i laboratori, la strumentazione e gli edifici, oltre alla conoscenza del personale docente.

lunedì 7 gennaio 2019

CRISI FRA SINISTRA ITALIANA E IL SUO (EX) GRUPPO CONSILIARE: PASQUALI, "IMPORTANO SOLO LE POLTRONE"

Nei giorni scorsi è avvenuto, a mezzo comunicato, lo strappo definitivo tra il gruppo consiliare eletto con Sinistra Italiana (Heidi Crocco, Luigi Baracco e Lisa Armarolli) e la segreteria cavarzerana del partito, che sconfessa l'operato dei tre e la loro decisione di continuare a far parte della maggioranza che sostiene la giunta di Henri Tommasin. Nella vertenza si inserisce anche Emanuele Pasquali, consigliere di opposizione eletto sotto tutt'altre bandiere: l'esponente della minoranza rileva come «sia Sinistra Italiana che i suoi consiglieri hanno girato le spalle all'intero paese». Pasquali ritiene che «i tre consiglieri rimangono ben seduti in consiglio comunale in quanto garanzia per altri due anni di un’indennità ed un incarico che può far comodo. Il partito ora ammette che tutta l’amministrazione ha tradito e sta tradendo il paese su più fronti, ma ormai la barca sta facendo acqua da tutte le parti. Ora SI ammette che le frazioni sono state abbandonate, e che la fusione con Cona è stata evitata solo per la paura di andare nuovamente ai voti: a dimostrare quanto siano disinteressati al bene del paese, quanto piuttosto al proprio. Poco importa se la città sta degradando, se Cavarzere è vista -sia da chi ci abita che dalle località limitrofe- come un paese morto: complimenti ai tre consiglieri, tante belle parole, peccato che il loro comportamento nei confronti del loro paese parli in modo molto più chiaro. Se avessero un minimo di dignità e coerenza politica, avrebbero preferito tornarsene a casa, loro e il sindaco, piuttosto di fare questa figura».

IL PROFESSOR ENZO FREZZATO MUORE PER INFARTO MENTRE PASSEGGIA CON LA MOGLIE IN VIA MATTEOTTI

Un infarto ha posto fine, ieri pomeriggio attorno alle 17.30, alla vita del professor Enzo Frezzato, 64enne insegnante di educazione tecnica alla scuola secondaria di primo grado (ex scuola media) di Cavarzere. Il malore l'ha colpito mentre passeggiava in via Matteotti assieme alla moglie. I soccorsi del 118, della polizia municipale e dei vicini carabinieri non hanno potuto salvarlo, nonostante l'estremo tentativo di un massaggio cardiaco.

giovedì 3 gennaio 2019

SCONTRO TRA MERCEDES E FURGONE STAMANE IN VIA MAZZINI, ANZIANA AUSTRIACA ALL'OSPEDALE

Spettacolare incidente, per fortuna con conseguenze limitate, questa mattina in via Mazzini a Cavarzere. Alle ore 10.45, all’altezza del civico 15, una Mercedes con targa austriaca intendeva eseguire un’inversione di marcia, accostando al margine della strada. Mentre perfezionava la manovra, sopraggiungeva un furgone che ha investito l’auto nella parte anteriore: forse quest’ultima non aveva dato la precedenza e si è ritrovata in mezzo alla carreggiata, con il furgone che è finito dalla parte opposta della sede stradale.
Alla guida della Mercedes una signora anziana che ha riportato lievi ferite alla testa e alla spalla, poi ricoverata all’ospedale per accertamenti, mentre il giovane conducente del furgone è rimasto illeso nonostante lo spavento. In loco si sono portati i vigili del fuoco per mettere in sicurezza i due mezzi da un possibile incendio, e la polizia locale per garantire il normale deflusso della viabilità. Non è il primo incidente che avviene in via Mazzini.

le immagini sono di Giuseppe Arpicelli