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venerdì 24 luglio 2020

CONA, MERCOLEDÌ L'ASSEMBLEA DEL CONSORZIO MAISCOLTORI

Mercoledì 29 alle ore 9.30 avrà luogo l'assemblea del consorzio maiscoltori di Cona, particolarmente rilevante per gli agricoltori dell'area sud della provincia, oltre che per le aziende agricole situate nella zona sud della provincia di Padova. I soci conferiscono mais, soia, grano tenero, grano per panificazione, per un totale non distante da 250mila quintali. Grazie agli accordi di filiera, il Consorzio e le imprese di trasformazione, le quantità complessive di prodotti gestiti dal Consorzio supera 800mila quintali.

A CAVARZERE LA LEGA RACCOGLIE FIRME CONTRO L'EVENTUALE, ULTERIORE ARRIVO DI RICHIEDENTI ASILO CONTAGIATI DAL VIRUS

Presidio politico della Lega questa mattina in via Roma a Cavarzere per protestare contro l'assegnazione -avvenuta nei giorni scorsi- a due strutture private, ubicate alla periferia del territorio comunale, di trenta richiedenti asilo nigeriani contagiati dal Coronavirus, provenienti dalla Croce Rossa di Jesolo.
La sezione cavarzerana della Lega ha raccolto firme contro ulteriori eventualità del genere e ha radunato a sé molti esponenti di rilievo, dal deputato Sergio Vallotto all'assessore regionale Roberto Marcato al consigliere regionale Gabriele Michieletto, oltre al sindaco di Cona Alessandro Aggio e al consigliere comunale di Chioggia Marco Dolfin.
Quest'ultimo ribadisce le critiche alla gestione «fallimentare» dell'accoglienza a livello nazionale: «È una mancanza di rispetto - spiega l'esponente leghista - spostare persone infette da un territorio all'altro, favorendo così la diffusione pericolosa del virus».

lunedì 20 luglio 2020

LA LEGA PROTESTA A CONETTA PER SCONGIURARE L'ARRIVO DEI MIGRANTI POSITIVI: «NO PREFETTO, ABBIAMO GIÀ DATO!»

Quasi un centinaio di persone ha partecipato, nelle prime ore del pomeriggio di oggi, al sit-in organizzato dalla Lega all'esterno dell'ex base militare di Conetta, dove fino alla fine del 2018 erano ospitate centinaia di richiedenti asilo.
Il motivo della protesta sta nella paventata riapertura della struttura, avanzata come ipotesi dal prefetto di Venezia, Vittorio Zappalorto, in seguito alla rimonta dell'emergenza da Covid, che nell'ultima settimana ha visto una trentina di migranti nigeriani (positivi al virus) essere traslocati dalla Croce Rossa di Jesolo fino a due strutture private alla periferia di Cavarzere.
Il sindaco di Cona Alessandro Aggio ha quindi messo le mani aventi rispetto a questa evenienza, sostenendo che il piccolo comune è stato fra i pochi a non avere al suo interno persone contagiate dal virus, oltre ad avere già dato in termini di accoglienza. A supportare il primo cittadino sono accorsi gli onorevoli Andreuzza, Fogliani, Bitonci, Vallotto, Bazzaro oltre a esponenti leghisti delle città vicine, a rappresentanti di Fratelli d'Italia come l'onorevole Luca de Carlo, a sindaci come Gianluca Piva di Agna e Massimo Cavazzana di Tribano.
I deputati della Lega hanno scritto una lettera allo stesso Prefetto per avere chiara l'assicurazione che Conetta non riaprirà. Intanto questa sera alle ore 20.30, in piazza Dante nella frazione, l'amministrazione incontrerà la cittadinanza per discutere del tema e raccogliere le istanze della popolazione, che potrà partecipare indossando la mascherina e mantenendo la distanza prescritta.
Anche il segretario del sindacato FSP della Polizia di Stato, Mauro Armelao, è solidale con i manifestanti: «Se dovesse succedere, per il Commissariato di Chioggia sarebbe il collasso. Ricordo al prefetto Zappalorto che, come in tutti gli uffici di polizia della provincia, non è arrivato il benché minimo rinforzo estivo, figuriamoci dover provvedere a rimuovere nuovi blocchi stradali dei profughi».

CASO MIGRANTI POSITIVI, LA CONSIGLIERA FABIAN: «IL PREFETTO ZAPPALORTO VENGA A CAVARZERE A INCONTRARE IL COMUNE»

La consigliera di Articolo Uno al Comune di Cavarzere, Elisa Fabian, interviene a proposito del trasloco nel territorio comunale di alcuni richiedenti asilo positivi al Coronavirus, avvenuto negli scorsi giorni. «Le istituzioni devono collaborare a risolvere la situazione - esordisce Fabian - poiché la salute pubblica è la priorità in ogni circostanza».
Confermando la fiducia al sindaco Tommasi, Articolo Uno ribadisce che le decisioni non possono essere calate dall'alto senza rispetto delle istituzioni territoriali: «Per evitare situazioni di sciacallaggio sociale - prosegue l'esponente della maggioranza - è fondamentale rassicurare i cittadini di Cavarzere e fornire assistenza sanitaria adeguata alle persone coinvolte, nel pieno rispetto dei diritti umani». Elisa Fabian chiede che il prefetto Zappalorto si rechi a Cavarzere a incontrare il Comune e i cittadini, coinvolgendo la Città Metropolitana e la Regione Veneto per trovare soluzioni adeguate.

domenica 19 luglio 2020

SCONTRO NEI NETWORK PER I CONTAGIATI, IL CONSIGLIERE PASQUALI: «RIPORTIAMO LA QUESTIONE NELLE ISTITUZIONI»

La situazione in atto all'estrema periferia del territorio cavarzerano, con l'allocazione di richiedenti asilo nigeriani positivi al virus in due immobili situata a Rovigata e Rossetta, sta surriscaldando gli animi in paese. Nei network il consigliere leghista Pierfrancesco Munari ha attaccato pesantemente il sindaco Tommasi, asserendo che quest'ultimo era a conoscenza dell'arrivo di queste persone: circostanza che il primo cittadino ha sempre smentito, criticando aspramente la Prefettura, e rispondendo per le rime all'esponente della minoranza.

In questo quadro, il consigliere Emanuele Pasquali (pure dell'opposizione} ha scritto una lettera al sindaco e al consiglio comunale, affinché la questione venga riportata nell'alveo istituzionale senza costituire materiale da network: Pasquali chiede ancora una volta la convocazione urgente dell'assemblea cittadina, di modo da esprimersi con una voce sola nei confronti del prefetto Zappalorto, e auspica sia messa a disposizione dei consiglieri l'intera documentazione riguardante «l'assurda vicenda cui increduli stiamo assistendo».

Scrive Emanuele Pasquali: «Le dichìarazioni ufficiaìi del Comune awengono solamente con la pubblicazione di post sulle pagine elettorali del sindaco e attraverso improvvisati sit-in ai quali possono accedere solamente le persone intervenute. Credo non sia rispettoso nei confronti dei cittadini che tutta l'informazione possa avvenire attraverso metodi e modi che appaiono in netto contrasto con le norme sancite dallo Statuto comunale.
Le accuse che il sindaco muove nei confronti della Prefettura sono gravi, e minano la credibilità di un'istituzione che dovrebbe essere a garanzia di tutta la popolazione. Affermare poi in pubblico di aver ricevuto "rassicurazioni" dal Prefetto di Venezia, quanto allo spostamento dei contagiati, e verificare invece coi fatti che tali affermazioni non corrispondono affatto al vero, lascia esterrefatta e incredula l'intera popolazione».

MIGRANTI CONTAGIATI DAL VIRUS, IL PREFETTO VUOLE RIAPRIRE LA BASE DI CONETTA? SECCO NO DAL SINDACO AGGIO, «ABBIAMO GIÀ DATO»

Il sindaco di Cona, Alessandro Aggio, mette le mani avanti quanto all'ipotesi, sventolata dal prefetto Zappalorto nel Gazzettino di oggi, relativa al trasferimento nell'ex base militare di Conetta dei migranti che dovessero essere positivi al Coronavirus. «La comunità di Cona - scrive il sindaco - ha già ampiamente contribuito in termini di ospitalità con la scorsa stagione di forti immigrazioni. Abbiamo superato indenni il periodo di emergenza Covid non registrando alcun caso di contagio.
Ora il governo, per il tramite del suo rappresentante nel territorio, vuole non solo riaprire la base, ma adattarla a lazzaretto per malati di Covid, oltretutto in una frazione ad alta densità di persone anziane che sappiamo essere le più deboli contro tale virus. Per questi motivi, come sindaco del Comune di Cona e assieme alla mia amministrazione, sono fortemente contrario all’ipotesi letta oggi sulla stampa».

sabato 18 luglio 2020

ALLA PERIFERIA DI CAVARZERE RIMANGONO 24 NIGERIANI POSITIVI IN UNA CASCINA. CONTATTI TRA SINDACO E PREFETTO PER TRASFERIRLI

Sebbene la Prefettura di Venezia abbia acconsentito ieri allo spostamento di 6 migranti nigeriani, positivi al Coronavirus, dal centro di Cavarzere a una destinazione fuori città che non è stata resa nota (il pullman della Croce Rossa era diretto probabilmente nel Padovano), rimangono 24 i loro connazionali contagiati, tutti in stato di isolamento, entro una cascina privata all'estrema periferia del territorio comunale, in località Rovigata al confine con il Comune di Pettorazza. Questi pazienti provengono dalla Croce Rossa di Jesolo.

Ieri pomeriggio, nonostante sulle prime non fosse stato autorizzato dalla Questura, in piazza della Repubblica si è tenuto un sit-in di protesta spontaneo da parte di alcuni cittadini, senza bandiere di partito. Il timore è che dalla residenza coatta della quarantena, qualcuno fuoriesca: ma la zona è presidiata dalle forze dell'ordine, e anche il sindaco Henri Tommasi -il più duro nei confronti del prefetto Zappalorto- sta tenendo contatti serrati con l'ente sovraordinato affinché i migranti in questione vengano collocati in una struttura più idonea ed esterna al Cavarzerano.

Il consigliere di opposizione Emanuele Pasquali ha protocollato intanto una richiesta di consiglio comunale straordinario: «Siamo esterrefatti per il comportamento della Prefettura - ha dichiarato l'esponente della minoranza - che probabilmente ha adocchiato sulla cartina il luogo più lontano da Venezia dove mandare questi ragazzi, come era stato per l'ex base di Conetta. Ancora una volta la parte meridionale della provincia viene calpestata, non è giusto trattare un paese in questa maniera.
Non ci deve essere colore politico, ma prendere posizione nei confronti di un'emanazione del governo. Jesolo avrà la propria stagione turistica da preservare, ma i cavarzerani non sono di serie B». Pasquali conclude suggerendo una soluzione già adottata in Calabria, dove i richiedenti asilo positivi al virus sono stati trasferiti all'ospedale romano del Celio: «Serve una struttura sanitaria dove possano guarire dal Covid».

venerdì 17 luglio 2020

DIETRO FRONT DELLA PREFETTURA, I MIGRANTI POSITIVI HANNO LASCIATO CAVARZERE NEL PRIMO POMERIGGIO

Sono già fuoriusciti dal territorio comunale di Cavarzere i migranti positivi al Coronavirus e in stato di isolamento, che nelle scorse ore erano transitati provenendo dalla Croce Rossa di Jesolo, dove si era sviluppato il focolaio più recente. Poco prima delle ore 15 di oggi un pullman ha caricato le circa otto persone e le ha traslocate altrove, fuori città: il Prefetto di Venezia Vittorio Zappalorto ha così esaudito la pressante richiesta del sindaco Henri Tommasi, il quale aveva usato toni duri per commentare l'arrivo dei pazienti a sua insaputa.
«Siamo rimasti allibiti e sconcertati - commenta il primo cittadino - di fronte al comportamento della Prefettura che ha deciso, senza interpellare l'amministrazione, di trasferire nottetempo nel territorio comunale un gruppo di richiedenti asilo ai quali è stato prescritto un periodo di quarantena. Solo stamattina, dopo una notte di tentativi, la Prefettura di Venezia si è degnata di risponderci. Il Prefetto, estremamente imbarazzato, aveva promesso che sarebbe stata cercata al più presto una collocazione alternativa».
Lo stabile che avrebbe ospitato le persone positive non è di proprietà del Comune, bensì nella disponibilità di privati che hanno dato il proprio assenso all'affitto preventivo. «Il comportamento della Prefettura - conclude Tommasi - è stato irrispettoso, avrebbero per lo meno dovuto informarci prima. Non è questo il modo di rapportarsi tra istituzioni, soprattutto in un momento così delicato».
Anche la politica si era mobilitata: Erika Baldin, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, trova siano stati usati «due pesi e due misure tra il paventato danno d'immagine per la balneare Jesolo e la polvere nascosta sotto il tappeto di Cavarzere. Se ad ammalarsi fossero stati ricchi stranieri nelle loro suite, ci sarebbe stata una simile levata di scudi? Avrebbero mandato pure loro in quarantena a Cavarzere? Solidarietà al sindaco Tommasi: il problema delle strutture di accoglienza è di come funzionano e di come vengono controllate, non di dove siano ubicate. Voglio ancora sperarlo».
Il consigliere comunale di Chioggia Marco Dolfin trova «assurda, folle, vergognosa» la scelta iniziale della Prefettura: secondo l'esponente leghista «oggi Cavarzere, domani può essere Cona oppure Chioggia, ma il sud della provincia non è il ricettacolo per ricollocare migranti infetti. Occorre tutelare la salute pubblica prima di tutto, senza trattare a pesci in faccia intere comunità. Chi se ne sarebbe giovato? I soliti noti delle cooperative e associazioni che con il business dell'accoglienza fanno cassa, aumentando pure i costi di gestione a causa del virus. Non lasciamo comunque soli gli amici di Cavarzere, questo problema riguarda tutti: la gestione dei migranti positivi è stata ed è del tutto fallimentare».

giovedì 16 luglio 2020

L'ASSESSORE ORLANDIN ILLUSTRA LE MISURE PER CITTADINI E IMPRESE: «CHI VOTERÀ CONTRO DOVRÀ SPIEGARLO AI CAVARZERANI»

Venerdì 17 avrà luogo una seduta di commissione consiliare del Comune di Cavarzere, durante la quale l'assessore al Bilancio Andrea Orlandin presenterà nel dettaglio le misure dell'ente atte a fronteggiare la crisi economica dopo quella sanitaria. Questi i numeri messi in campo: quasi 30mila euro di esenzione totale della COSAP per le attività commerciali fino a fine anno, 450mila euro dall'esenzione totale della TARI commerciale per lo stesso periodo, 547mila euro per la riduzione del 40% della TARI agli utenti domestici, l'applicazione della tariffa 2020 parametrata a quella del 2019.
Inoltre il vincolo della quota di risorse dal rifinanziamento dei mutui nel 2021, 2022 e 2023 a salvaguardia di eventuali aumenti tariffari, e comunque destinata a ulteriori riduzioni tariffarie per 400mila euro, infine la creazione di un fondo di sostegno agli affitti e di un fondo di sostegno alle bollette per 60mila euro.
Il totale di risorse investite arriva a 2 milioni e 288mila euro, e va a favore di tutta la collettività cavarzerana. Per gli anni a venire, spiega Orlandin, altre consistenti riduzioni «consentiranno di guardare al futuro con più fiducia e favoriranno la ripartenza in questo periodo così delicato».
Il provvedimento che arriverà al consiglio comunale – conclude l’assessore - è «sicuramente il più importante e democratico intervento degli ultimi anni, in termini di sostegno del territorio cavarzerano. La giunta confida nell'onestà intellettuale di tutti (minoranza compresa) nel sostenerlo, a favore della società civile globalmente intesa. Atteggiamenti opportunistici, o peggio ancora contrari, andranno spiegati ad una platea di beneficiari costituita, nella sostanza, da tutti i cittadini cavarzerani».

martedì 14 luglio 2020

TORNANO I MERCOLEDÌ SERA ANIMATI NEL CENTRO DI CAVARZERE, QUESTA SERA TUTTI IN ROSA!

"Ea Vasca del mercoledì sera” si faranno. La Pro Loco di Cavarzere, l’amministrazione comunale e i commercianti del centro non vogliono perdere e rinunciare a questo format estivo: la formula 2020, a causa delle restrizioni e limitazioni per il Covid, non prevede eventi, e la partenza è stata ritardata, ma sull’esempio dei paesi limitrofi si è pensato di ripartire, per dare un segnale di positività.
Le serate inizieranno oggi, mercoledì 15 luglio, e continueranno fino a fine agosto, con la formula dell’isola pedonale dalle 21 alle 24, i negozi e i bar aperti per far rivivere il centro dopo l’emergenza. Ogni mercoledì sarà caratterizzato da un tema diverso: il via coi negozi vestiti di rosa per le promozioni, suggerendo al pubblico di fare lo stesso.
Poi il mercoledì "floreale" anni 60-70, l'arte in vetrina, la serata caraibica e altre in via di definizione. Ci sarà anche la lotteria dei carri allegorici, i cui biglietti non hanno potuto essere estratti a marzo: il ricavato finanzierà le attrazioni dei mercoledì, con estrazione il 26 agosto. Evento estemporaneo sabato 1° agosto, primo giorno dei saldi estivi, con lo shopping al chiaro di luna.
«Purtroppo non siamo riusciti a organizzare i tradizionali eventi dell'estate cavarzerana - afferma il sindaco Tommasi - come la lirica sotto le stelle o la notte bianca al quadrato, ma facciamo vivere la città tramite la riscoperta di strade, negozi e locali, per un divertimento senza eccessi».

lunedì 13 luglio 2020

PER I CENT'ANNI DI MARIA NALIN, GLI AUGURI DI PERSONA DEL SINDACO TOMMASI E DEL PRIMO CITTADINO DI CONA

Due cavalieri d'eccezione per i cent'anni di Maria Nalin, nata a San Martino di Venezze il 13 luglio 1920 e residente da sempre a Cona. La signora ha celebrato l'augusto compleanno alla residenza per anziani Andrea Danielato di Cavarzere, alla presenza del sindaco Henri Tommasi e del primo cittadino di Cona, Alessandro Aggio: Maria, molto affabile ed emozionata per l'appuntamento, è tutt'ora legata al Conense per amicizie e frequentazioni.
Nella sua vita c'è stato molto lavoro come operaia agricola, come i genitori prima e il marito poi. Non sono mancati momenti dolorosi, come la perdita dei tre figli, che ricorda ogni giorno. Dallo scorso febbraio, poco prima dello scoppio dell'emergenza, la signora Nalin risiede alla casa di riposo Danielato, dalal quale si è tenuta in contatto con il nipote attraverso le videochiamate: ora le visite protette in loco hanno infuso nuova energia all'arzilla vecchietta, che aveva espresso il desiderio di ricevere gli auguri dai due amministratori dei Comuni vicini.

sabato 11 luglio 2020

A CA' VENIER SCOPERTA PIANTAGIONE DI CANNABIS SATIVA TRA I CAMPI DI GRANTURCO, ESTRANEO IL TITOLARE DEL FONDO

Nel pomeriggio di giovedì 9 luglio i Carabinieri della Stazione di Cavarzere hanno sequestrato 58 piante di cannabis sativa, alte mediamente circa 90 centimetri. Il rinvenimento è avvenuto in un fondo agricolo sito in località Ca’ Venier. In particolare, il proprietario del terreno - estraneo alla vicenda- ha notato le piante coltivate illecitamente da ignoti tra i filari di granturco, e ha immediatamente avvisato i militari.

domenica 5 luglio 2020

COMMISSIONE BILANCIO, PARLA LA PRESIDENTE FABIAN: «NON HO ABBANDONATO LA SEDUTA, SBAGLIA CHI NON PARTECIPA»

La consigliera comunale di Articolo 1, Elisa Fabian, interviene sulla polemica innescata dal collega dell'opposizione Pier Luigi Parisotto, in merito alla convocazione di una seduta della commissione Bilancio, presieduta dalla stessa Fabian. «Avevo sollecitato al dirigente, al sindaco e all'assessore competente, su richiesta della minoranza - spiega la presidente - la convocazione entro i termini stabiliti dal regolamento. Ho atteso che tutti dessero la loro disponibilità per convocare la commissione istituzionale, che serve a condividere scelte importanti per la città.
Il giorno della riunione ho dovuto constatare l’assenza del numero legale, in primis di chi aveva chiesto la commissione urgente. Essendo sei i componenti e due i membri presenti, ovvero io stessa e il consigliere Braga, da regolamento ho dovuto invalidare la seduta. A questo punto sindaco, assessore e dirigente sono rimasti a disposizione dei consiglieri presenti, a titolo di uditori, per ogni chiarimento sul tema. Non ho abbandonato la seduta, come erroneamente sottolineato dal consigliere di minoranza Parisotto nei media. Conosco il mio ruolo e quello che il regolamento prevede, e non mi sono mai sottratta alla discussione politica nelle sedi adeguate.
Spiace constatare che ancora una volta viene meno il confronto nelle sedi istituzionali e vitali per il funzionamento del Comune. Sono momenti difficili per le conseguenze economiche provocate dall’emergenza sanitarial e le scelte importanti relative alle risorse da destinare alle famiglie e alle attività commerciali locali dovrebbero avere la priorità rispetto alle polemiche politiche. Non partecipare alle commissioni è una scelta personale e politica che ritengo sbagliata, anche al di là delle posizioni diverse che si possono avere, e la considero una mancanza di rispetto soprattutto verso i cittadini che ci hanno eletto».

venerdì 3 luglio 2020

PARISOTTO (LISTA TRICOLORE) ATTACCA IL SINDACO TOMMASI E L'ASSESSORE ORLANDIN: «FANNO "MARCHETTE" POLITICHE»

L'ex sindaco di Cavarzere Pier Luigi Parisotto, oggi consigliere comunale della lista Tricolore, attacca il sindaco Henri Tommasi e l'assessore al bilancio Andrea Orlandin in merito alle misure pensate per le imprese e volte ad attenuare gli effetti economici del Covid. «Tommasi e Orlandin da mesi pensano più alle prossime elezioni comunali della primavera 2021 che a fronteggiare la crisi economica - esordisce Parisotto - la dimostrazione più evidente è la farsa messa in atto durante la commissione bilancio di venerdì scorso», che peraltro è saltata.
«Era stata convocata dalla consigliera di maggioranza, e presidente di commissione, Elisa Fabian - rievoca l'ex primo cittadino - su richiesta di tutti noi colleghi dell'opposizione, fatta ai primi di giugno. Nessun consigliere di maggioranza era presente, e il sindaco Tommasi ha dichiarato di essere stato lui a invitarli a starsene a casa. C’eravamo solo io, Maurizio Braga e, in seguito, Emanuele Pasquali, a rappresentare la minoranza».
È stato a quel punto - racconta Parisotto - audite le affermazioni del sindaco, «che la consigliere Fabian ha abbandonato la seduta, in aperto contrasto con Tommasi e con l’assessore Orlandin, peraltro suo ex collega di partito, e ora "assessore del sindaco". I due, per salvare la faccia, hanno inteso comunque approfittare dell’incontro per illustrare le iniziative della maggioranza per aiutare famiglie e imprese a fronteggiare la tremenda crisi economica in atto. Peccato che l’assessore Orlandin non avesse portato alcunché di scritto, nessun dato o numero, come richiesto da noi consiglieri da mesi, sopra i quali poter discutere e capire il modo migliore per aiutare famiglie e imprese a superare la crisi».
Continua l'esposizione del consigliere di minoranza: «L’assessore, spalleggiato dal sindaco, ha estratto il telefonDNo e a voce ha ripetuto i pochi titoli delle misure apparsi online il giorno prima, dimostrando di non avere alcun rispetto per i consiglieri comunali tutti, presenti e assenti, né di comprendere fino in fondo il ruolo pubblico che lui e il sindaco ricoprono. Il sindaco Tommasi con l’assessore Orlandin e il resto della giunta da quattro anni non fanno altro che fare "marchette politiche" pubbliche e private»
Parisotto si riferisce ad alcuni esempi: «Il sindaco è intervenuto personalmente per fare intestare la casa Ater al suocero, adesso ha fatto inserire via Visentin dove abitano i genitori tra le strade da asfaltare quest’anno. Orlandin, invece, prima ha votato in consiglio comunale il piano degli interventi per rendere edificabile un terreno di proprietà di alcuni familiari, poi si è "portato" la ciclabile di via Circonvallazione fin davanti casa, e infine, di recente, ha fatto asfaltare via Caboto, una strada bianca, proprio dietro la sua abitazione».
Ma quella che secondo l'esponente della lista Tricolore sarebbe «la regina delle regalie elettorali» è quella che ha illustrato lo stesso assessore Orlandin, assieme al sindaco, tornando agli aiuti economici alle famiglie: «Hanno inserito - prosegue Parisotto - lo sconto del 40% per la tassa di asporto rifiuti per il 2020 a tutte le famiglie, bisognose o meno di aiuti.
Parliamo di un importo di 500mila euro circa, diviso in modo indifferenziato. Un "regalo" del 40% alle famiglie che non hanno avuto danni particolari dalla crisi causata dal Coronavirus, al pari di quelle che hanno magari entrambi i componenti in cassa integrazione, e forse ancora non l’hanno ricevuta dall’INPS, o attività autonome come commercianti, artigiani e liberi professionisti, che hanno dovuto chiudere per forza con l’ammanco totale di entrate e i costi fissi comunque da pagare. Mi sembra lampante che sia una mancia elettorale per il 2021, un colpo "alla Renzi"».
Un'ipotesi «scandalosa»: non usa mezzi termini Parisotto, poiché tutti sanno, fuorché Tommasi e Orlandin, che bisogna prima di tutto aiutare le imprese presenti sul territorio cavarzerano, e non basteranno le esenzioni di TARI e COSAP, la tassa sul suolo pubblico, per tutto il 2020. Bisogna fare di più, perché quelle famiglie che campano dell’attività d’impresa, se chiuderanno non faranno altro che sommarsi a quelle già in difficoltà per la cassa integrazione e a quelle già cronicamente povere. Ogni attività autonoma con o senza dipendenti che chiuderà in paese per colpa di questa pandemia, sarà una sconfitta politica da addebitare a questa amministrazione, se non spenderanno bene i soldi del tesoretto fermo in cassa».
Conclude Pier Luigi Parisotto: «Bisogna concentrare maggiori risorse comunali per incentivare la ripresa dei consumi in paese, magari mutuando il bonus alimentare anche per altri tipi di prodotti e settori merceologici del commercio di Cavarzere, dall’artigianato ai servizi fino alla ristorazione. Occorre però fare presto a intervenire: sono tre mesi che lo chiediamo, ma questi amministratori pensano agli annunci su Facebook piuttosto che ragionare concretamente con dati e numeri utili al confronto, coinvolgendo le associazioni di categoria. Sindaco e assessori si sveglino, scendano dal piedistallo e si mettano a lavorare, preparino un'offerta concreta, la portino in commissione e poi in consiglio: il paese sta morendo».

URBANISTICA, IL COMUNE PREDISPONE LA VARIANTE 5 AL PIANO DEGLI INTERVENTI PER IL RECUPERO DEL PATRIMONIO EDILIZIO

Il Comune di Cavarzere si avvia a completare il programma di urbanistica con la predisposizione della variante numero 5 al piano degli interventi, che assieme al piano di assetto del territorio costituiscono il piano regolatore comunale. Lo scorso aprile, nonostante l’emergenza sanitaria, è stata adottata la variante semplificata al piano di assetto del territorio, relativa al contenimento del consumo di suolo prevista dalla legge regionale 14/2017: dopo la scadenza del 20 luglio l'ente procederà all’esame delle osservazioni pervenute.
La variante 5 al piano degli interventi sarà il completamento del percorso e conterrà un adeguamento dello strumento urbanistico alle nuove leggi regionali, come la nuova 14/2019 (Veneto 2050). Il documento del sindaco, illustrato al consiglio comunale nella seduta del 26 giugno, costituisce l’avvio del processo di variante al piano degli interventi. Il documento è costruito in stretta interazione con il settore Assetto del Territorio del Comune, e ha lo scopo di illustrare gli obiettivi e modalità di redazione del piano.
Uno degli scopi del documento del sindaco è l’attivazione di un processo partecipativo, di consultazione e concertazione, che deve consentire il coinvolgimento dei cittadini, degli enti e dei portatori di interesse in genere, affinché le scelte di piano siano definite secondo principi di trasparenza. Dopo questa prima fase, il percorso riprenderà a settembre con il coinvolgimento di tutti i portatori d’interesse. I principali effetti attesi dalla variante 5 saranno una strumentazione urbanistica più adeguata alle esigenze della comunità locale, un miglioramento e un recupero del patrimonio edilizio esistente, un efficace sostegno a progetti sostenibili di sviluppo di attività economiche e del settore economico, produttivo e del terziario; per il centro storico, il riassetto normativo e la riorganizzazione funzionale.
Sarà prioritario l’aggiornamento dei gradi di protezione degli edifici, codificati con il vecchio PRG ed oggi solo parzialmente coerenti ai valori storico-architettonici degli stessi, con la finalità di facilitare gli interventi con la massima elasticità, l’adeguamento tecnologico e la trasformazione funzionale degli edifici, oltre che favorire la rigenerazione dei complessi abbandonati o sottoutilizzati. Incentiverà al recupero dei “vuoti urbani”, cioè i numerosi edifici a qualsiasi destinazione in stato di abbandono e di degrado. Il notevole patrimonio di edilizia residenziale pubblica -sia di proprietà comunale che di proprietà dell'ATER- dovrà vedere un progetto complessivo di rigenerazione urbana.
Particolare interesse rivestirà la riattivazione e ultimazione del recupero dell’ex zuccherificio nell’area di San Giuseppe e delle aree circostanti, ma anche luoghi non valorizzati nel tempo come ad esempio l’area ex Carceri. Per le frazioni, come per il centro, risulta necessaria una previsione complessiva di recupero del patrimonio edilizio esistente, in alcuni casi fortemente degradato. Il recupero degli spazi pubblici e a verde attraverso gli idonei strumenti e forme di partecipazione garantirà un miglioramento della qualità abitativa per i residenti.
Per il territorio agricolo, considerando confermato quanto disciplinato nel vigente piano degli interventi, vi sarà la possibilità di chiedere interventi di recupero delle strutture agricole produttive che abbiano perso funzionalità con nuove destinazioni, sempre nel rispetto dei caratteri tipologici e formali. A seguito dello stralcio significativo dell’area produttiva di espansione a nord, avvenuto con le varianti verdi, la variante n.5 incentiverà il recupero e l’eventuale ampliamento delle attività produttive esistenti, ma nel contempo cercherà di garantirne la permanenza sul territorio ed eventualmente la riconversione e l’espansione, anche con nuove modalità sostenibili. Sarà data la possibilità di segnalare le attività produttive esistenti in zona impropria non disciplinate dal vigente piano degli interventi, per valutarne l’eventuale classificazione.
Con la variante n.5 sarà anche recepito il regolamento edilizio tipo: si tratterà di uno strumento urbanistico adeguato alle norme più recenti - afferma il sindaco Tommasi - non solo per quanto riguarda la limitazione del consumo di suolo, ma a garanzia della giusta flessibilità e semplificazione, allo scopo di recuperare al massimo il patrimonio edilizio esistente. «Costruiremo, assieme a tutti i portatori d’interesse - conclude Tommasi - un piano di nuova generazione che tenga conto dell’attuale realtà e delle mutate esigenze del territorio, senza tralasciare la salvaguardia ambientale e dei beni culturali. Siamo aperti a valutare tutte le ipotesi di trasformazione che portino un beneficio pubblico al territorio».