L'ex sindaco di Cavarzere Pier Luigi Parisotto, oggi consigliere comunale della lista Tricolore, attacca il sindaco Henri Tommasi e l'assessore al bilancio Andrea Orlandin in merito alle misure pensate per le imprese e volte ad attenuare gli effetti economici del Covid. «Tommasi e Orlandin da mesi pensano più alle prossime elezioni comunali della primavera 2021 che a fronteggiare la crisi economica - esordisce Parisotto - la dimostrazione più evidente è la farsa messa in atto durante la commissione bilancio di venerdì scorso», che peraltro è saltata.
«Era stata convocata dalla consigliera di maggioranza, e presidente di commissione, Elisa Fabian - rievoca l'ex primo cittadino - su richiesta di tutti noi colleghi dell'opposizione, fatta ai primi di giugno. Nessun consigliere di maggioranza era presente, e il sindaco Tommasi ha dichiarato di essere stato lui a invitarli a starsene a casa. C’eravamo solo io, Maurizio Braga e, in seguito, Emanuele Pasquali, a rappresentare la minoranza».
È stato a quel punto - racconta Parisotto - audite le affermazioni del sindaco, «che la consigliere Fabian ha abbandonato la seduta, in aperto contrasto con Tommasi e con l’assessore Orlandin, peraltro suo ex collega di partito, e ora "assessore del sindaco". I due, per salvare la faccia, hanno inteso comunque approfittare dell’incontro per illustrare le iniziative della maggioranza per aiutare famiglie e imprese a fronteggiare la tremenda crisi economica in atto. Peccato che l’assessore Orlandin non avesse portato alcunché di scritto, nessun dato o numero, come richiesto da noi consiglieri da mesi, sopra i quali poter discutere e capire il modo migliore per aiutare famiglie e imprese a superare la crisi».
Continua l'esposizione del consigliere di minoranza: «L’assessore, spalleggiato dal sindaco, ha estratto il telefonDNo e a voce ha ripetuto i pochi titoli delle misure apparsi online il giorno prima, dimostrando di non avere alcun rispetto per i consiglieri comunali tutti, presenti e assenti, né di comprendere fino in fondo il ruolo pubblico che lui e il sindaco ricoprono. Il sindaco Tommasi con l’assessore Orlandin e il resto della giunta da quattro anni non fanno altro che fare "marchette politiche" pubbliche e private»
Parisotto si riferisce ad alcuni esempi: «Il sindaco è intervenuto personalmente per fare intestare la casa Ater al suocero, adesso ha fatto inserire via Visentin dove abitano i genitori tra le strade da asfaltare quest’anno. Orlandin, invece, prima ha votato in consiglio comunale il piano degli interventi per rendere edificabile un terreno di proprietà di alcuni familiari, poi si è "portato" la ciclabile di via Circonvallazione fin davanti casa, e infine, di recente, ha fatto asfaltare via Caboto, una strada bianca, proprio dietro la sua abitazione».
Ma quella che secondo l'esponente della lista Tricolore sarebbe «la regina delle regalie elettorali» è quella che ha illustrato lo stesso assessore Orlandin, assieme al sindaco, tornando agli aiuti economici alle famiglie: «Hanno inserito - prosegue Parisotto - lo sconto del 40% per la tassa di asporto rifiuti per il 2020 a tutte le famiglie, bisognose o meno di aiuti.
Parliamo di un importo di 500mila euro circa, diviso in modo indifferenziato. Un "regalo" del 40% alle famiglie che non hanno avuto danni particolari dalla crisi causata dal Coronavirus, al pari di quelle che hanno magari entrambi i componenti in cassa integrazione, e forse ancora non l’hanno ricevuta dall’INPS, o attività autonome come commercianti, artigiani e liberi professionisti, che hanno dovuto chiudere per forza con l’ammanco totale di entrate e i costi fissi comunque da pagare. Mi sembra lampante che sia una mancia elettorale per il 2021, un colpo "alla Renzi"».
Un'ipotesi «scandalosa»: non usa mezzi termini Parisotto, poiché tutti sanno, fuorché Tommasi e Orlandin, che bisogna prima di tutto aiutare le imprese presenti sul territorio cavarzerano, e non basteranno le esenzioni di TARI e COSAP, la tassa sul suolo pubblico, per tutto il 2020. Bisogna fare di più, perché quelle famiglie che campano dell’attività d’impresa, se chiuderanno non faranno altro che sommarsi a quelle già in difficoltà per la cassa integrazione e a quelle già cronicamente povere. Ogni attività autonoma con o senza dipendenti che chiuderà in paese per colpa di questa pandemia, sarà una sconfitta politica da addebitare a questa amministrazione, se non spenderanno bene i soldi del tesoretto fermo in cassa».
Conclude Pier Luigi Parisotto: «Bisogna concentrare maggiori risorse comunali per incentivare la ripresa dei consumi in paese, magari mutuando il bonus alimentare anche per altri tipi di prodotti e settori merceologici del commercio di Cavarzere, dall’artigianato ai servizi fino alla ristorazione. Occorre però fare presto a intervenire: sono tre mesi che lo chiediamo, ma questi amministratori pensano agli annunci su Facebook piuttosto che ragionare concretamente con dati e numeri utili al confronto, coinvolgendo le associazioni di categoria. Sindaco e assessori si sveglino, scendano dal piedistallo e si mettano a lavorare, preparino un'offerta concreta, la portino in commissione e poi in consiglio: il paese sta morendo».
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