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domenica 9 febbraio 2014

IL GORZONE FA PAURA

E’ sorto a Boscochiaro un gruppo denominato Rappresentanza di Boscochiaro per la messa in sicurezza delle sponde del fiume Gorzone creato appositamente per far sentire pubblicamente ed ufficialmente la necessità di un intervento efficace ed immediato per la sistemazione degli argini del fiume Gorzone. 

Il percorso del fiume coinvolge non solo Boscochiaro, ma anche Dolfina e San Gaetano. Tutte queste zone, soprattutto durante l’ultima piena della scorsa settimana, sono state interessate da un reale pericolo, non solo e non tanto di esondazione, quanto di rottura degli argini. Basti pensare all'intervento eseguito in località Viola proprio nelle giornate di massima allerta di martedì e mercoledì, per rinsaldare l’argine. 

Ma la situazione non si può certo dire che sia risolta, né, tantomeno, che quella appena passata sia stata l’unica occasione di allarme per le famiglie dei luoghi interessati. Dopo le tante richieste e segnalazioni, le persone sono stanche di correre un simile rischio ogni volta che il livello del fiume sale senza che nessun ente si sia mai realmente impegnato per eseguire lavori di messa in sicurezza o senza che nessuno si sia davvero impegnato a cercare i fondi per farlo. 

Il tamponamento dell'argine del Gorzone  in località Viola
Per questo, Emanuele Pasquali e Davide Cavallaro, entrambi di Boscochiaro, hanno fondato questo gruppo per diventare portavoce, con tutte le autorità interessate, di tutti i cittadini coinvolti in questo grave disagio. 

Dice Emanuele Pasquali:
“I nostri argini ci fanno paura, inutile nasconderlo. In quest’ultima settimana, tutti eravamo davvero preoccupati. Si pensi solo che la strada di via Dei Mille e via Viola costeggiata dall’argine del Gorzone è ancora oggi inondata dall’acqua che filtra da sotto gli argini. Tutto l’argine, poi, è davvero inzuppato d’acqua e sempre più frequentemente si aggiungono nuove perdite o piccole frane di terriccio. Non parliamo poi dell’argine vicino al cimitero, le cui perdite d’acqua hanno ormai corroso la strada. Insomma, per farla breve la situazione non ci piace. 

Certo nei giorni di allerta c’era un monitoraggio da parte della Protezione Civile e del Genio Civile, ma la situazione va risolta a monte: abbiamo più volte sentito dire che mancano i soldi per un intervento che sicuramente risulterà impegnativo, ma di certo non possiamo rimanere così e non possiamo soprattutto far finta di niente in attesa che qualcuno si decida ad intervenire. 

Io e Davide Cavallaro ci stiamo dunque impegnando proprio per questo, per esortare chi di competenza a prendere seriamente l’impegno di sistemare concretamente la situazione, con un intervento efficace. In questa settimana alcuni incaricati passeranno nelle case di Boscochiaro, Dolfina e San Gaetano proponendo di sottoscrivere una lettera che porteremo personalmente ai destinatari, ovvero al sindaco di Cavarzere, al responsabile del Genio Civile e al Presidente della Regione Veneto, lettera che ovviamente sarà corredata da tutte le firme di coloro che vogliono aderire alla nostra iniziativa. Vogliamo farci sentire ora, senza attendere di far parlare del nostro paese solo quando sarà il momento di evacuare o quando tutto sarà inondato, anzi, non vogliamo mai arrivare a quel punto.” 

I due responsabili si augurano che la raccolta firma sia solo il primo passo verso un dialogo costruttivo con le autorità competenti finalizzato alla risoluzione reale della situazione. 

1 commento:

  1. Il Gorzone ha tenuto in scacco anche Ca'Bianca del comune di Chioggia, dove è stata emessa un'ordinanza di sgombero per 13 famiglie di punta gor zone , ma non può essere lo sgombero la soluzione dei problemi!!!

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