Si è svolto lunedì 10 giugno a palazzo Danielato il convegno organizzato dall’assessorato all’Urbanistica ed Edilizia Privata del Comune di Cavarzere assieme alla Regione Veneto, all'ANCI regionale e all'ANCE di Confindustria, in merito alla nuova legge urbanistica Veneto 2050. C'è stato grande riscontro da parte degli addetti ai lavori, in particolare dei professionisti del territorio, che hanno riempito la sala della biblioteca comunale. Ha aperto l’assessore regionale all’Urbanistica Cristiano Corazzari, che ha spiegato gli obiettivi che la Regione si è data in questa nuova legge che va a sostituire del tutto il precedente Piano Casa, il quale «ha comunque ottenuto buoni risultati anche dal punto di vista dell’indotto economico, raggiungendo -secondo i dati forniti dai Comuni nell’arco di 10 anni- una cifra forse sottostimata di 5 miliardi di euro».
Il percorso proseguirà nei prossimi mesi con l’emanazione delle circolari applicative, puntando sempre alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente e alla rinaturalizzazione del suolo. Una delle novità annunciate è il disegno di legge già depositato per la semplificazione delle procedure relative a vecchi edifici con piccole difformità rispetto ai titoli antecedenti al 1977; esso consentirà di rimettere in circolo centinaia di edifici attualmente non commerciabili, che potranno essere oggetto di ristrutturazione e rigenerazione, con evidente beneficio per tutta la filiera edilizia. Paolo Ghiotti di ANCE ha sottolineato come la crisi non sia per niente finita e si debba cominciare a ragionare in termini diversi dal passato: l’evoluzione tecnologica delle costruzioni deve procedere unitamente ad un cambio di mentalità dei costruttori e degli amministratori, nel cercare di agevolare al massimo il percorso di rigenerazione del patrimonio edilizio esistente. La presidente di ANCI Veneto, Mariarosa Pavanello, ha evidenziato come questa nuova legge, nella sua applicazione, dovrà tener conto delle singole specificità geografiche e culturali.
Si è poi passati agli interventi tecnici, cominciando dall’ingegner Maurizio de Gennaro della Direzione Territorio Regionale, che ha illustrato dettagliatamente il percorso formativo della legge, di seguito l'architetto Federico Pugina ha spiegato il ruolo che nei prossimi mesi spetterà ai Comuni ed in particolare le scelte che gli stessi dovranno attuare per individuare gli elementi di degrado presenti nei propri territori. L’architetto Massimo Cavazzana si è poi soffermato sulle nuove premialità volumetriche della legge urbanistica, legate al miglioramento della qualità e dell’efficienza degli edifici, con l’obiettivo di arrivare ad avere un patrimonio edilizio rinnovato e di qualità; particolarmente interessanti sono gli incentivi all’utilizzo della automazione elettronica nella gestione degli impianti, al miglioramento acustico e delle barriere architettoniche. È stato poi evidenziato come l’insieme dei premi previsti siano di facile gestione rispetto al passato, sia da parte dei professionisti che da parte degli uffici tecnici comunali. Ha chiuso il convegno l’avvocato Antonio Ferretto, consulente di ANCI, che ha chiarito ai numerosi professionisti presenti in aula gli aspetti giuridici e le interpretazioni di alcuni specifici articoli di legge, soffermandosi in particolare sulla spinosa questione dei distacchi tra fabbricati, sempre più spesso al centro del dibattito giuridico.
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