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domenica 31 maggio 2020

CAVARZERANO 53ENNE ESCE DI STRADA A S.ANTONIO DI BOSCOCHIARO E MUORE, NONOSTANTE L'ELITRASPORTO A MESTRE

Un cavarzerano di 53 anni, Marcello Celio chiamato Martino, è morto questa mattina dopo essere uscito di strada con la sua Volkswagen Polo lungo l'argine in località Sant'Antonio, tra Adige e Gorzone a Boscochiaro. L'incidente è avvenuto attorno alle ore 9.15: ancora da accertare la dinamica dell'accaduto e le sue ragioni.
Prontamente soccorso dalle ambulanze del 118 di Cavarzere e Chioggia, l'uomo ha avuto bisogno dell'arrivo dell'elicottero da Padova per il trasporto all'ospedale all'Angelo di Mestre, dove però è giunto già esanime. In loco anche i carabinieri e i vigili del fuoco di Cavarzere con la gru proveniente dal comando di Rovigo. Celio era carpentiere metallico e viveva con l'anziana madre nella frazione.

giovedì 28 maggio 2020

LA SCUOLA DI BOSCOCHIARO È SALVA, VERRÀ ISTITUITA LA CLASSE PRIMA. PASQUALI: «GRAZIE A CHI S'È MOSSO PER TEMPO»

Il consigliere comunale Emanuele Pasquali esprime gioia e soddisfazione per la notizia della classe prima che verrà attivata alla scuola primaria Lombardo Radice di Boscochiaro, mantenendo così operativo il plesso. «In questi mesi ci abbiamo creduto e sperato molto – esordisce – e non parlo tanto da consigliere quanto da abitante e genitore di Boscochiaro. Da mesi ci siamo mossi con tutti i mezzi a disposizione per poter sensibilizzare chi di dovere verso la decisione di concedere l'istituzione della classe prima: il risultato è stata la conseguenza di un’iniziativa forte e decisa».
La notizia è arrivata all’indomani di una seduta straordinaria del consiglio comunale, richiesta dallo stesso Pasquali: «Affrontare in maniera chiara questo argomento in consiglio per me era fondamentale. Sono contento che tutta l’amministrazione, questa volta, si sia mossa unanimemente ed abbia appoggiato la volontà di tenere aperta la scuola: se la notizia della decisione dell'Ufficio Scolastico Territoriale non fosse arrivata subito dopo, il documento che tutti abbiamo sottoscritto sarebbe stato fondamentale».
La battaglia ha portato in realtà solo ad un primo risultato: «Sappiamo che aver ottenuto il benestare per la prima classe nell’anno scolastico 2020-2021 è solo il primo passo - continua l'esponente della minoranza - poiché il calo demografico non sta sparendo, né spariscono le difficoltà dell'ambiente scolastico. Tuttavia, mi riempie il cuore di gioia aver visto come il paese in cui vivo sappia essere unito e forte quando si tratta di valori comuni, e che riguardano i bambini.
Dunque ho piena fiducia che sapremo essere sempre così uniti anche in futuro, impegnandosi con tutto l’entusiasmo necessario: ciascuno ha messo in campo le proprie capacità e il proprio tempo. Fantastici i genitori che, di propria ed esclusiva iniziativa, hanno preparato i cartelloni e hanno silenziosamente fatto sentire la propria voce prima che entrassimo in consiglio comunale! Anche i momenti di difficoltà sanno estrarre il meglio delle persone e creare nuove unioni, Grazie anche al comitato XXI maggio che ha preso parte alle iniziative organizzate e realizzate».

sabato 23 maggio 2020

A 70 ANNI DALLA TRAGEDIA DI BOSCOCHIARO, DOMENICA A MESSA SARANNO RICORDATE LE 15 PICCOLE VITTIME DEL CROLLO DEL PONTE

Sono trascorsi 70 anni da quel maledetto 21 maggio del 1950, quando il ponte che attraversava il Gorzone a Boscochiaro crollò durante una processione. Furono 15 i bambini allora annegati, e alla loro memoria era stato poi dedicato il manufatto una volta ricostruito. La tragedia scosse un paese e una nazione usciti da poco dalla guerra, con ancora visibili i segni delle macerie e della miseria.

Quest'anno, purtroppo, non è stato possibile ricordare le vittime attraverso il consueto corteo, a causa delle restrizioni emergenziali; tuttavia domani mattina, domenica 24 maggio, nella messa delle 10.30 alla parrocchia di Boscochiaro sarà riservato un momento alla rievocazione della tragedia.

giovedì 21 maggio 2020

VOLANTINAGGIO DOMANI A BOSCOCHIARO E CAVARZERE PER SALVAGUARDARE LA SCUOLA PRIMARIA LOMBARDO RADICE

Domani, venerdì 22 maggio, i genitori e i cittadini di Boscochiaro distribuiranno volantini nella frazione (ore 8-12 e 17-19) oltre che nelle vie centrali di Cavarzere dalle 9 alle 12, per chiedere di salvaguardare la scuola primaria Lombardo Radice, mantenendo attiva la prossima classe prima per l'anno 2020-2021.
I manifestanti saranno statici, con mascherina e guanti, mantenendo la distanza di un metro dalle persone. «Intendiamo coinvolgere tutta la cittadinanza - dicono - perché la questione scolastica riguarda l'intera comunità. L'amministrazione non deve attendere e nemmeno noi, è inutile prendere una posizione quando altrove è già stato deciso. Occorreva far presente la situazione mesi fa: ci auguriamo che non sia troppo tardi».

mercoledì 20 maggio 2020

SCUOLA DI BOSCOCHIARO, IL COMUNE RISPONDE: «CIÒ CHE CONTA È LA FASE CHE INIZIA. ORGANIZZATO ANCHE IL DOPOSCUOLA»

In merito alla questione relativa alla scuola primaria Lombardo Radice di Boscochiaro, l'amministrazione comunale di Cavarzere desidera chiarire alcuni aspetti importanti. Gli Uffici Scolastici Territoriali di tutta Italia sono alle prese in questi giorni con la definizione del cosiddetto “organico di diritto”, operazione che in condizioni normali di operatività avviene tra gennaio e febbraio di ogni anno. Si tratta di un'operazione molto tecnica e meramente “matematica” con cui si delinea, su un piano puramente teorico, uno scenario di massima dell'anno scolastico successivo.
È quindi un passaggio propedeutico alle scelte da fare e alle decisioni da prendere. «In questa fase - si legge nella nota del Comune - non si discute delle deroghe (nel caso cavarzerano, con 9 iscritti, c'è comunque bisogno di una deroga visto che il numero minimo di scolari per formare una classe della primaria sarebbe 15), e non interferiscono nemmeno i desideri delle scuole, che in questa fase si limitano a fornire all'UST i dati numerici relativi alle iscrizioni.
Non è quindi in questa fase che le sollecitazioni e le istanze portate avanti possono trovare accoglimento. Pertanto era abbastanza prevedibile che in questa fase la classe non sarebbe stata prevista. La partita si gioca sul cosiddetto “organico di fatto”, che è un'operazione successiva in cui i dati elaborati con l'organico di diritto vengono confrontati con i problemi reali e saranno valutate le deroghe.
Come la precedente, anche questa fase è slittata in avanti di mesi, ed è questo che non permette di dare certezze per il futuro. Ma soprattutto è questa, e non la precedente, la fase in cui le istituzioni scolastiche ed eventualmente gli enti locali sono chiamati a dire la propria. E quindi in questi giorni il Comune è impegnato in una fitta rete di contatti con funzionari e dirigenti dell'UST e con le istituzioni regionali per portare avanti quanto prefissato».
In questi mesi l'amministrazione comunale non è rimasta a guardare, impegnandosi nell'elaborazione di un progetto didattico innovativo con cui arricchire la richiesta, ovvero l'attività di doposcuola (interamente a carico del Comune) per venire incontro alle esigenze delle famiglie. L'ente fa presente che questa è l'unica offerta concreta e fattibile emersa in questi mesi per dare consistenza alla richiesta di attivazione della classe 1^, ed è indiscutibilmente una istanza dell'amministrazione.
Sono stati raccolti alcuni preventivi e definita una struttura di massima, quindi il Comune è pronto a procedere non appena sarà concessa l'attivazione della classe. Gli uffici sono pronti a muoversi verso gli eventuali aggiustamenti che si rendessero necessari, per quanto riguarda le mense e il trasporto scolastico. Inoltre l'amministrazione presenterà, in un consiglio comunale straordinario che avrà luogo nei prossimi giorni, un ordine del giorno, frutto del confronto con i consiglieri di maggioranza e di minoranza.
Respingiamo pertanto con forza - conclude il comunicato - l'accusa di non aver seguito con attenzione la questione. Il tema si pone adesso (l'organico di diritto è stato pubblicato lunedì 18 maggio), e c'è l'impegno a profondere il massimo sforzo per garantire alla comunità di Boscochiaro un futuro certo per la propria scuola.

martedì 19 maggio 2020

I GENITORI DI BOSCOCHIARO: «LA SCUOLA PRIMARIA È VITA E VA SALVATA, CI SENTIAMO ABBANDONATI DAL COMUNE»

Con l'amaro in bocca, ed esterrefatti. Così si dicono i genitori di Boscochiaro, a fronte delle notizie che segnalano come incerta l'attivazione di una prima classe per la scuola primaria nel 2020-21, e di conseguenza il futuro dell'intero plesso Lombardo Radice.
«Da mesi - si legge in una nota - abbiamo alzato l’allarme sulla possibile chiusura della scuola primaria: una rappresentanza del paese, costituita da genitori con figli in età scolare ma non solo, ha incontrato più volte l’amministrazione comunale e la dirigente scolastica per definire assieme un piano allo scopo di poter tentare di salvarla».
L’obiettivo primario era avere almeno nove bambini iscritti alla futura classe prima, cosa che è accaduta. Il resto, poi, dipendeva da una sinergia tra l'amministrazione e la dirigenza scolastica: «Abbiamo appreso dai network - continuano i genitori - che il destino della scuola è però incerto, in quanto non pare attivabile la prima classe, né si sa nulla del destino dei bambini. L'amministrazione è stata invitata a insistere con il Provveditorato, ma in realtà non ha mosso un dito in questi mesi. Siamo stati abbandonati senza riscontri, nonostante le richieste di essere aggiornati».
La scuola, lo stiamo imparando soprattutto in questo difficile periodo segnato dall’emergenza sanitaria, rappresenta per ogni bambino e ragazzo non solo un luogo dove apprendere nozioni, ma un'esperienza di vita a tutto tondo. «Per questo la presenza di una scuola in un paese è un cuore pulsante di vita e di futuro - continua il comunicato dei residenti di Boscochiaro - non è solo un vantaggio per le famiglie che hanno bambini in età scolare, ma contano le amicizie, i rapporti che si instaurano tra bambini e tra famiglie».
La rappresentanza venutasi a costituire non ha colore politico, l'obiettivo è solo tenere aperta la scuola: «La questione non dev'essere una guerra tra partiti, ma la loro collaborazione efficace per il bene comune. Se la scuola è vita per un paese, la sua chiusura è la morte: perdendo un servizio così e spostando i bambini altrove, molti altri servizi altrove si sposteranno. Così non ci sarà motivo per vivere a Boscochiaro, senza contare che il valore immobiliare delle case si abbasserà».
Il calo demografico sta colpendo tutti gli istituti scolastici: «Ma non capiamo perché - proseguono i genitori di Boscochiaro - pur avendo un numero adatto di bambini iscritti la scuola Lombardo Radice debba essere chiusa. Soprattutto considerando che è il plesso più vicino anche per altre frazioni: San Pietro, San Gaetano, Dolfina, Villaggio Busonera.
Non comprendiamo perché addirittura si sia pensato di mandare i bambini a Cona, anche se pare che la dirigente scolastica abbia invece virato la destinazione verso la primaria Giovanni XXIII in via Leonardo da Vinci. Era altresì interessante l'ipotesi definita assieme alla dirigente e al Comune: avere la possibilità di due pomeriggi a settimana, con altri tre facoltativi, quale alternativa appetibile anche per le famiglie del centro».

domenica 17 maggio 2020

SCUOLA DI BOSCOCHIARO, PASQUALI SFERZA IL SINDACO: «NO ALLE NOTIZIE COMUNICATE NEI NETWORK, VA CONVOCATO IL CONSIGLIO»

Il consigliere di opposizione Emanuele Pasquali ha scritto al sindaco di Cavarzere Henri Tommasi e alla presidente del consiglio comunale Sabrina Perazzolo affinché sia urgentemente convocata una seduta urgente dell'assemblea cittadina, per discutere del futuro della scuola primaria Lombardo Radice di Boscochiaro, in particolare dell'istituzione di una prima classe per il prossimo anno scolastico.
«L'argomento è di vitale importanza per la frazione - argomenta Pasquali - e più in particolare per i paesi di San Pietro, Dolfina, San Gaetano, Villaggio Busonera, in considerazione del fatto che è l'unico plesso scolastico della scuola primaria in questo vasto territorio. Il sindaco ha pubblicato nei propri network notizie definite dallo stesso "informali", secondo le quali non sarebbe stata accolta l'istituzione della classe 1^ alla scuola Radice per il secondo anno successivo, ipotizzando tra l'altro l'ipotesi di uno spostamento dei bambini alle scuole di Pegolotte di Cona».
La notizia della soppressione della prima classe ha creato notevole preoccupazione nella popolazione e nei genitori degli allievi che frequentano la stessa scuola, in particolare in chi aveva iscritto i propri figli per la ripartenza della stessa I classe. Secondo Pasquali, i rappresentanti dei genitori non hanno ricevuto alcuna notizia, né sono stati convocati per essere informati dell'evolversi della situazione.
L'esponente della minoranza, appunto, chiede che il consiglio comunale prenda una «chiara e ferma posizione» in merito alla vicenda, a partire da un ordine del giorno che egli stesso è disposto a produrre. «Auspico - conclude Emanuele Pasquali - che notizie così importanti per la vita sociale dei cittadini non siano comunicate con estrema leggerezza nei network, ma seguano canali ufficiali precisi che il Comune prevede nel proprio Statuto».

giovedì 14 maggio 2020

IL BANDO COMUNALE PER ESTENDERE I PLATEATICI CONTIENE UN REFUSO, PASQUALI SCRIVE AL SINDACO PER RETTIFICARE

Il consigliere comunale Emanuele Pasquali ha scritto al sindaco di Cavarzere, Henri Tommasi, una volta appreso dal sito dell'ente che è stato pubblicato l'avviso, rivolto a titolari di negozi e bar, relativo alla possibilità di presentare domanda per estendere al massimo le aree di occupazione del suolo pubblico.
Ma l'avviso, pubblicato ieri, reca già la data odierna quale termine del bando di presentazione delle domande: «Spero sia un refuso dovuto alla fretta - commenta Pasquali - e chiedo vivamente di rettificare la scadenza. Occorre dare la possibilità ai titolari di queste imprese di godere di tempi più dilatati, dal momento che sono appena state emesse le linee guida dell'INAIL e manca ancora il decreto legge del governo per stabilire distanze e modalità della somministrazione. Mai come ora serve buon senso, lungimiranza e attenzione», conclude il consigliere Pasquali.

venerdì 8 maggio 2020

IL CONSIGLIERE PASQUALI AVANZA L'IDEA DI UN FONDO DI GARANZIA PER LE IMPRESE DI CAVARZERE: «DISPONIBILI 200MILA EURO»

Anche Cavarzere, come Chioggia e tutta l'Italia, soffre i morsi della crisi economica, conseguenza di quella sanitaria. Per alleviare le difficoltà delle imprese ubicate nel paese, il consigliere di opposizione Emanuele Pasquali ha presentato all'ufficio protocollo del Comune di Cavarzere una mozione affinché venga istituito un fondo di garanzia: «Voglio dare voce alle attività che non hanno lavorato in questi due mesi e mezzo. Dietro ogni azienda ci sono famiglie che non riceveranno alcuno stipendio, se non i famosi 600 euro che nella maggior parte dei casi non sono ancora stati versati».
Per questo, Pasquali ritiene che «il Comune non può far finta di non sentire il grido di aiuto che viene dall'economia. Le bollette hanno continuato ad arrivare, gli affitti sono stati pagati e così anche le forniture in scadenza. Il Comune deve intervenire velocemente, concordando con queste categorie le modalità di erogazione degli aiuti». Spiega l'esponente della minoranza: «L'articolo 112 del decreto Cura Italia consente di posticipare le quote capitali dei mutui che il Comune dovrà pagare nel 2020.
Si tratta di circa 150mila euro, cui possono aggiungersi altri 50mila dal risparmio del capitolo di spesa relativo agli eventi di primavera ed estate, come il carnevale e la notte bianca. Sarebbero 200mila euro che potrebbero finanziare le imprese in grado di rendere vivo il centro di Cavarzere e le frazioni. Non possiamo permetterci, alla fine dell'emergenza, che i negozi non riaprano».
Pasquali conclude sostenendo che «è un'idea che non aumenta la spesa, ma sfrutta le leggi vigenti. Non è possibile aspettare il 18 maggio o il 1° giugno, ma è necessario preservare le piccole attività familiari. Auspico una convocazione urgente del consiglio comunale e ringrazio il consigliere Munari della Lega per aver firmato prontamente questa mozione».

giovedì 7 maggio 2020

UN CIRCO CON CINQUE TIGRI, BLOCCATO DAL LOCKDOWN, TROVA POSTO SOTTO L'ARGINE DEL GORZONE A SAN GIUSEPPE DI CAVARZERE

Metti cinque tigri a Cavarzere. Da qualche giorno, sotto l'argine destro del Gorzone in località San Giuseppe, i grandi felini assieme alla compagnia circense che li possiede si sono piazzati nell'area che già in passato aveva accolto gli spettacoli viaggianti: il lockdown infatti ha colto la carovana mentre era di scena a Rovigo, rendendo impossibile il prosieguo del tour.
È così diventato necessario reperire una sistemazione per animali e persone, fino a che non sarà autorizzato lo spostamento. La collocazione è nota alla Prefettura, che ha acconsentito al bivacco temporaneo, da estendere progressivamente.