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lunedì 13 giugno 2022

MARTINO IL CORRIDORE "INDIANO" DI CAVARZARE

Mi chiamo Martino ho 40 anni, sono nato in India e all'età di due anni sono stato adottato da due genitori italiani. Da allora ho vissuto a Faenza fino ad un mese fa quando mi sono trasferito qui a Cavarzere per vivere insieme alla mia compagna. Fin da piccolo ho nutrito una forte passione per lo sport trasmessami da mio padre. Ho iniziato con il nuoto all'età di 6 anni, poi ho giocato a calcio per molti anni mentre l'approccio con la corsa è arrivato da adulto. “It s a long way to the top if you want rock roll…“ ripete così una delle più famose canzoni degli al dc.. ed è proprio questo che il nostro atleta Martino può dire dal suo percorso podistico… ho iniziato a correre più per un motivo di salute che per altro… diciamo che volevo buttar giù quella pancetta che da buon romagnolo è quasi un obbligo avere. km dopo km mi accorgevo che correre mi faceva sentire e stare bene. Grazie ad un amico mi sono iscritto nella società podistica dilettante S. Lucia ( le linci) fondata dai miei vecchi compagni di calcio . A settembre del 2017 dopo pochi mesi provai a fare la mezza Maratona della città in cui vivevo , Faenza. Ovviamente da novello feci uno dietro l'altro tutti gli errori che un principiante poteva fare. Ne uscii con gran sorriso : quell'ambiente era proprio quello che cercavo. Fatta la mezza pochi mesi dopo provai la maratona cogliendo l'occasione che Un compagno di squadra mi vendeva il pettorale. Firenze Marathon! Feci oltre le mie aspettative! mi ero impegnato talmente tanto negli allenamenti che all arrivo della maratona mi accorsi che avrei potuto fare altri 20 km. Da lì un compagno di squadra e carissimo amico di Faenza insistette affinché mi iscrivessi a quella che è la gara per antonomasia di Faenza : la 100 km del passatore. È una gara che parte da Firenze con arrivo in piazza a Faenza e per me era un sogno fin da bambino, quando come tutti i faentini, andavo con la mia famiglia a vedere gli arrivi dei primi il sabato sera.
L'esperienza fu talmente bella che capii quanto fosse importante per me correre. Negli anni successivi la vita mi ha messo di fronte a delle prove che mai mi sarei aspettato e sapevo che la corsa era il mio rifugio, lei c'era sempre e comunque… dovevo solo indossare le scarpe da corsa e andare… staccare la testa e non pensare. Ecco perché il mio augurio ad ogni persona e soprattutto ai ragazzi è quello di scoprire qual è la loro passione, il loro talento e darsi la possibilità di sognare di raggiungere un obiettivo ogni giorno. Coltivare una passione significa dedicarsi completamente a questa, dare tutto di se stessi rifiutando quindi le tentazioni e imparando il concetto di sacrificio e sofferenza perché alla fine la gioia è sempre maggiore della fatica. Colgo l'occasione per invitare tutti, grandi e piccoli, ad alzarsi dal divano e mettersi un po’ in gioco facendo del sano movimento sapendo che in compagnia è tutto più stimolante. Serve solo la voglia di divertirsi e di giocare un po’. Mi piacerebbe tantissimo poter portare chiunque lo desideri a correre assieme… poter provare anche a darsi un appuntamento serale e magari Trovo geniale la frase finale di Forrest Gump, quando la piuma vola via e lui dice: «Non lo so se abbiamo ognuno il suo destino o se siamo tutti trasportati in giro per caso come da una brezza, ma io credo, può darsi le due cose». Perché noi in ogni momento possiamo rinnovarci. Il cambiamento a volte fa paura, ma bisogna avere il coraggio di affrontarlo, altrimenti si rimane sempre gli stessi e non ci si evolve più.

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