L'amministrazione comunale di Cavarzere ha partecipato con piacere alle cerimonie in onore di San Mauro, patrono della città. La devozione per il santo patrono affonda le radici a parecchi secoli fa e, ha detto il sindaco Tommasi, «ha accompagnato la storia del paese, insieme ad un altro grande segno cristiano, ovvero il crocefisso. San Mauro ed l crocefisso fanno parte -per tutti, credenti e non- della storia e dell'identità di Cavarzere». Tommasi plaude all'iniziativa di don Achille de Benetti e della parrocchia di rendere più solenne, da alcuni anni, questa ricorrenza attraverso la processione per le vie del paese. Dice il sindaco: «Colgo infine l'occasione per esprimere la gratitudine della città per l'impegno sempre profuso, da secoli ormai, dalla parrocchia di San Mauro, dai sacerdoti e dalle realtà locali a beneficio della città». Quest'anno a celebrare la festa di San Mauro è stato monsignor Fabrizio Fornaro: «Lo salutiamo con affetto -conclude il primo cittadino- e riconoscenza per il bene fatto a Cavarzere nei suoi 13 anni da arciprete, e gli consegnamo un piccolo segno della nostra amicizia e gratitudine».
Quest'anno le cerimonie sono state spostate dal 22 novembre, giorno in cui la Chiesa celebra il Santo, a domenica 19, per consentire l'afflusso di un maggior numero di persone. Alla messa in Duomo è seguita la processione con le reliquie e la statua lungo le vie cittadine: vi è stata la sosta presso il ponte sull’Adige, dove è stata impartita una particolare benedizione alle acque in memoria di tutte le vittime delle alluvioni e della strada. Monsignor Fabrizio nell’omelia ha ricordato la figura di San Mauro martire e testimone di fede e del suo amore per Gesù, tanto da dare la propria vita. La celebrazione è stata animata dalla Corale San Mauro, diretta dal M° Renzo Banzato.
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