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giovedì 9 novembre 2017

LICENZIAMENTI ALLA "TAGLIA E CUCI": DOMATTINA MANIFESTAZIONE A CAVARZERE, MDP INTERROGA IL GOVERNO

Senza lavoro e senza stipendio, le 50 lavoratrici licenziate da Taglia e Cuci -l'azienda tessile che ha chiuso l'estate scorsa in via Einaudi a Cavarzere- manifesteranno domattina con inizio dalle ore 9.15 a partire dai cancelli della ditta. Con loro ci saranno i sindacati confederali CGIL-CISL-UIL, in un corteo diretto al municipio e al mercato. I vari cambi societari dell'azienda, attraverso compravendite tra gli stessi soggetti ("Italia Confezioni", "Artigiano del Jeans", "Fashion Jeans"), sono stati stigmatizzati dalle sigle sindacali che hanno paventato una questione di legalità, dati i tempi sospetti e i percorsi fallimentari che hanno provocato ricadute occupazionali negative oltre agli oneri a carico dell'INPS. La proprietà è riconducibile all'azienda familiare AM Group. Alcune operaie erano pagate in nero, e le attività sono cessate nonostante l'impresa avesse ricevuto commesse, spostando gli impianti in altri capannoni: non mancano i casi di lavoratrici contattate dalla ditta per riprendere a lavorare.
Intanto anche i deputati di Articolo1-MDP fanno sentire la propria voce, con un'interrogazione al ministero del lavoro: "Il governo è a conoscenza della situazione? Quali iniziative, per quanto di competenza, intende assumere per garantire la continuità lavorativa delle maestranze della Taglia e Cuci Denim, anche considerando il susseguirsi continuo dei cambi di proprietà di queste società?", scrivono nel documento i parlamentari Michele Mognato, Delia Murer e Davide Zoggia.

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