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domenica 12 novembre 2017

IL PATRONATO CANOSSIANO DI CAVARZERE COMPIE 50 ANNI: IL RINGRAZIAMENTO DEL SINDACO E DELLA CITTÀ

Mezzo secolo è un traguardo importante, anche per il patronato San Pio X in via Umberto I a Cavarzere. L'anniversario è stato celebrato con la presenza delle autorità civili e religiose, e l'arrivo del Padre Generale della congregazione dei Figli della Carità di Santa Maddalena di Canossa. Così il sindaco Tommasi: «Sono convinto che la mia sia l’emozione di tutti i cavarzerani nati nella seconda metà del Novecento, per i quali il patronato è stato un punto di riferimento fondamentale nella crescita e nella formazione, una vera scuola di vita». L'evento odierno è stata l'occasione per riabbracciare alcuni dei protagonisti di questi 50 anni di vita del patronato e della città: «Cavarzere vi dice grazie, carissimi padri», è sempre il primo cittadino a farsi portavoce. «Grazie per la vostra presenza così preziosa per le famiglie. Grazie per aver condiviso con i cavarzerani i momenti belli e quelli difficili del paese. Grazie perché con la vostra opera generosa ed instancabile avete formato generazioni di uomini e cittadini, attraverso la parola, l’insegnamento, il gioco ma soprattutto il contatto quotidiano. Grazie anche per quello che siete stati per ognuno dei ragazzi che avete incontrato: educatori, amici, confidenti, guide. Ma soprattutto, sul modello di Santa Maddalena di Canossa, esempio di impegno e di amore per chi ci sta accanto».
Prosegue il sindaco, rivolto agli educatori: «In questi cinquant’anni ci avete insegnato che per una comunità non c’è vera crescita senza condivisione ed esperienze di fraternità. E queste esperienze sono state i tanti gruppi che in tante occasioni sono usciti dall’ambito strettamente ecclesiale, per assumere un ruolo nel tessuto della città, come i campi scuola, le feste, i tornei, le gite, le riunioni, ma soprattutto la quotidianità della vita di oratorio». Non manca il ricordo personale («per tanti di noi il patronato di via Umberto I e poi d’estate i “campi dei preti” in via Serafin sono stati una seconda casa»» e l'auspicio fattivo verso il futuro: «Che il nuovo patronato che sta prendendo forma in via Serafin sia il segno visibile del cammino fatto e di quello da fare! Nella diversità dei ruoli ma accomunati dall’amore per la nostra città vi chiediamo di costruire la Cavarzere del futuro!».

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