Il "Bacino", luogo di azione dei pescatori di siluri |
Erano
arrivati da pochi giorni ma al bar del Bacino ci erano capitati più
di qualche volta. Sempre dimostrando una grande sete di bevane
“forti”. Ma cosa si può pretendere da dei giovanotti in salute,
provenienti dalla Romania che si sono insediati in una casa di
campagna persa in mezzo al nulla? In qualche modo si devono pure
svagare. Del resto erano lì per lavorare. Per pescare siluri, si
dice. Ma
la loro propensione all'alcool deve aver creato qualche problema di
convivenza, tanto da richiedere l'intervento dei carabinieri nella
notte tra sabato e domenica, per evitare che un litigio degenerasse
in qualcosa di peggio. A dirla tutta sarebbe stato uno di loro,
trovandosi in pericolo, a chiamare i carabinieri. Ma
questi ultimi, al loro arrivo hanno trovato anche il frutto del
lavoro di questi ragazzotti esuberanti: cassette e cassette di pesce,
già pronte per essere spedite in Romania, conservate in maniera
inadeguata. Almeno a giudicare dall'odore. Così, sventata una
possibile rissa, i carabinieri sono dovuti tornare il giorno dopo,
assieme ai veterinari dell'Ulss 14, per “bonificare” la casa dal
prodotto ittico che lì veniva “conservato”. Il via via di
macchine dell'Arma è stato notato da diverse persone. Per alcune
ore, domenica mattina, i rumeni, almeno otto, con i loro quattro
furgoni, sono stati “ospiti” dei carabinieri di Cavarzere che, in
stazione, li hanno identificati e interrogati per capire come avessero
organizzato il loro commercio.
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