«Il sindaco Tommasi e l’assessore al bilancio Orlandin vivono fuori dalla realtà«. È caustica l’analisi del capogruppo della lista civica Tricolore, Pier Luigi Parisotto, sull’operato dei due amministratori di maggioranza. «Mai come ora il sindaco Henri Tommasi, la sua giunta, e l’assessore al bilancio Andrea Orlandin in prima fila, sono lontani anni luce dai bisogni della comunità - commenta Parisotto - e lo dimostrano le dichiarazioni di quest’ultimo che, in piena emergenza da Coronavirus, ha sostenuto che sia stato un bene approvare il bilancio di previsione nell’aprile scorso.
Peccato che niente contenesse in termini di aiuti economici per imprese e famiglie, travolte dalla chiusura obbligatoria per quasi tre mesi, se non la partita di giro delle poche migliaia di euro che il governo ha stanziato per i buoni spesa dedicati alle famiglie bisognose, ma già finiti da tempo». Prosegue l'esponente della minoranza consiliare: «Fa male e sa di presa per i fondelli leggere che in cassa l’assessore Orlandin ha già da un mese la bellezza di 724mila euro, e se la maggioranza si decidesse di convocare il consiglio comunale per approvare il bilancio consuntivo, potrebbero liberarne altri 184mila euro per una un totale di 908mila euro. Non esiste Comune nei paraggi che possa vantare un tesoretto simile, da spendere immediatamente.
Ma fa ancora più male, nel bel mezzo di questa crisi socio-economica, dover leggere l’autoincensamento dell’assessore Orlandin, che si vanta, assieme al sindaco Tommasi, per il sangue freddo dimostrato durante i tre mesi di pandemia. Tutto questo mentre piccole imprese e famiglie cavarzerane, coadiuvate dalle associazioni di categoria e sindacali, chiedono aiuto. Ma gli amministratori locali fanno di tutto per imitare il governo Conte, annunciando grandi proclami, e poi distribuendo invece poco o niente in termini di aiuti economici concreti».
Continua il consigliere dell'opposizione: «È urgente che il sindaco Tommasi, la giunta e soprattutto l’assessore Orlandin scendano dal piedistallo e dicano subito come e quando intendano porre mano al portafoglio per aiutare imprese e famiglie vittime dalla crisi economica. I comportamenti assunti fin qui sono inaccettabili, è già tardi per intervenire con contributi economici sostanziosi. Molti Comuni, anche più piccoli e meno ricchi, e non dotati di dirigenti, l'hanno già fatto in più bandi, con risorse proprie o donazioni private e pubbliche, cercando di ristorare i danni fin qui subiti dalla chiusura forzata nella speranza di una pronta ripresa economica.
Per questo - insiste la lista Tricolore - i permalosi e narcisi amministratori locali non possono stare a guardare! Hanno l’obbligo morale e politico di farlo, ma soprattutto hanno molti soldi a disposizione per fronteggiare la crisi economica, che rischia di trasformarsi in crisi sociale. E allora cosa aspettano ad "imitare" gli altri Comuni che già sono intervenuti? Aspettano che lo faccia il governo Conte, una volta terminata la passerella degli Stati Generali? Il rischio è di intervenire troppo tardi, quando imprese e piccole attività chiuderanno con la perdita di altri posti di lavoro, che allungheranno la lista dei cittadini bisognosi di assistenza davanti alla porta del municipio.
Spero non sia questo l’obbiettivo di Tommasi e Orlandin: ogni attività che chiuderà in paese nelle prossime settimane sarà un dramma per imprenditori, eventuali dipendenti e rispettive famiglie. E in un’Italia in emergenza coronavirus, già zavorrata da un gigantesco debito pubblico, con zero liquidità da distribuire a fondo perduto, cosa fanno Tommasi, Orlandin e l’intera giunta, pur avendo 908mila euro a disposizione? Si lodano e parlano di asfaltare strade per prepararsi la prossima campagna elettorale comunale, dopo aver fatto poco e male per 9 anni, ma tengono nel forziere il denaro, come faceva il tirchio Paperon De Paperoni che ci nuotava dentro».
La filippica chiude in sarcasmo: «Vista la recente ricorrenza del centenario dalla nascita del grande Alberto Sordi - ridacchia Pier Luigi Parisotto - il sindaco Tommasi e l'assessore Orlandin mi ricordano un po’ quel personaggio che al grido di "Lavoratori!" faceva il gesto dell’ombrello, e un po’ il mitico Marchese Del Grillo, che sentenziava "io so’ io, e voi non siete un...”. Film storici a parte, quello in onda da anni a Cavarzere è però drammatico, e rischia di avere un finale ancor peggiore per molte imprese e famiglie, se questa giunta non offrirà velocemente un ventaglio di aiuti economici sostanziosi, ora che ha la disponibilità di un tesoretto: non ci sono più alibi».
Nessun commento:
Posta un commento