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venerdì 25 luglio 2014

TELECONTROLLO DEI PACEMAKER DA CAVARZERE A CHIOGGIA

Il controllo corre sul filo: il pacemaker dei pazienti comodamente seduti nella Cittadella di Cavarzere sarà controllato via internet dalla Cardiologia di Chioggia La Cittadella Socio Sanitaria di Cavarzere si avvicina all’Ospedale di Chioggia. Quello che non è fisicamente possibile, può talvolta essere realizzato dalla tecnologia. I pazienti cavarzerani (e quelli di Cona) portatori di pacemaker e defibrillatore potranno da oggi in poi evitare la trasferta alla Cardiologia di Chioggia per il controllo periodico, che sarà effettuato nella sede della Medicina Integrata presso la Cittadella, grazie alla collaborazione coi medici di famiglia, mediante un sistema innovativo via internet. “Questa innovazione rappresenta un reale progresso - sottolinea il primario della Cardiologia clodiense Roberto Valle - considerando che il numero di pazienti portatori di pacemaker o defibrillatori impiantabili è cresciuto in modo esponenziale negli ultimi due decenni, raggiungendo cifre considerevoli. Anche la realtà della Ulss 14 ha seguito tale andamento con un’impennata di interventi negli ultimi anni, con la creazione di una valida Elettrofisiologia, nell’ambito della Cardiologia dell’Ospedale di Chioggia. Va da sé che anche i controlli tecnici di tali “device”, eseguiti da un medico e da un infermiere dedicati, siano diventati un oneroso impegno non solo per il paziente, ma anche per la struttura ospedaliera. Fortunatamente, i più moderni dispositivi prevedono la possibilità di essere collegati tramite rete telefonica fissa o rete GSM dal proprio domicilio all’Ospedale, per cui è possibile effettuare il controllo dei parametri elettrici forniti dal pacemaker e dal defibrillatore anche senza che il paziente si rechi presso gli ambulatori della Cardiologia. Questo tipo di controllo, definito “remoto”, sostituisce completamente il tradizionale controllo ambulatoriale, garantendone le stesse informazioni e la stessa qualità”. L’assegnazione del trasmettitore prevede inizialmente l’addestramento dei pazienti o dei parenti all’utilizzo di tali apparecchi; per quanto studiati per risultare semplici e intuitivi non è raro che risultino, ad ogni modo, di difficile utilizzo per i pazienti più anziani. Ad esempio, alcuni pazienti, pur gradendo il vantaggio di non doversi recare in un lontano ambulatorio o di non dover attendere il proprio turno, esprimono il desiderio di recarsi presso una struttura di fiducia per la sensazione di “maggior protezione e sicurezza”. “In questo scenario – continua Valle - per dare un migliore servizio ai pazienti, in modo che possano eseguire un controllo del pacemaker o del defibrillatore in una struttura vicina, con i vantaggi del controllo domiciliare, si è pensato di ideare una rivoluzionaria modalità di controllo, implementata presso la Cittadella di Cavarzere: è stato posizionato un trasmettitore per il controllo remoto di pacemaker e defibrillatori, sotto la supervisione della dott.ssa Michela Bevilacqua, giovane elettrofisiologa della Cardiologia di Chioggia”. Gradimento per il nuovo servizio arriva anche dai medici di famiglia. “Un paziente che risiede a Cavarzere (e che sia portatore di un pacemaker recente) – aggiunge Ornella Mancin, medico di famiglia di Cavarzere, referente della Medicina Integrata - potrà presentarsi presso gli ambulatori a lui più vicini, e assistito da un’infermiera, potrà inviare tramite questo trasmettitore i dati relativi al controllo tecnico. L’analisi dei parametri verrà effettuata dal servizio di Elettrofisiologia di Chioggia che provvederà ad inviare una relazione relativa al controllo”. Il direttore generale dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben, esprimendo soddisfazione per il l’esemplare collaborazione tra Cardiologia Ospedaliera e Medicina di base, “auspica che questo tipo di controllo possa essere applicato anche ad altre realtà rendendo ancora più accessibile e semplice l’esame, per far sentire il cittadino sempre al centro e protagonista del processo assistenziale ”.

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