«La città di Cavarzere -ha motivato Tommasi- partendo da un’idea delle associazioni d’arma locali subito recepita e fatta propria dall’amministrazione comunale, ha deciso di ricordare il sacrificio per la pace e per la libertà dei caduti in quel tragico evento, intitolando ad essi questo parco. Ma con loro vogliamo qui ricordare tutti i caduti italiani durante missioni di pace». Continua il sindaco: «Doveroso è infatti tener viva la memoria di quanti hanno dato la propria vita per la difesa della pace in una terra lontana, per difendere la libertà di un altro popolo. Questo perché sono diritti insopprimibili di ogni uomo e chi difende la libertà difende la dignità dell’essere umano a prescindere dalla collocazione geografica o dal popolo di appartenenza». Tommasi conclude citando il commediografo romano Terenzio: «“Sono un uomo, e niente di umano mi è estraneo”. È indice di grande valore combattere per la difesa di sé, della propria terra, del proprio popolo. Ma combattere, senza se e senza ma e fino alle estreme conseguenze per la difesa, la libertà e la dignità di ogni uomo, di ogni popolo, di ogni terra, anche là dove almeno apparentemente non vi è un interesse immediato, è prova di vero eroismo. Questa è la grandezza dei militari di Nassiriya e per questo vanno ricordati».

Nessun commento:
Posta un commento