Un avviso pubblicato ieri nel sito del Comune di Cavarzere, riguardante la questione dei blocchetti per la mensa scolastica e la nuova norma introdotta dalla legge finanziaria per il 2020 (che li dichiara detraibili nella denuncia dei redditi solo se pagati attraverso strumenti tracciabili) ha sollecitato l'attenzione del consigliere di opposizione Emanuele Pasquali.
L'esponente della minoranza rimane «senza parole di fronte alla capacità del Comune di rendere la vita difficile ai genitori e ai cittadini che hanno diritto all'assistenza domiciliare dai servizi sociali: la distribuzione dei blocchetti avverrà solamente all'ufficio Pubblica Istruzione, in orari mattutini e durante i giorni feriali, dovendo chiedere permessi lavorativi per assentarsi. Vuol dire essere rimasti all'età della pietra dal punto di vista amministrativo, senza nemmeno informarsi di come agiscano i Comuni limitrofi. Da nessuna parte avviene una gestione del genere».
L'impresa Serenissima, informa Pasquali, negli altri Comuni in cui opera ha istituito un servizio informatizzato e prepagato di refezione: gli stessi utenti possono pagare il pasto attraverso il telefono e il portale internet messo a disposizione dai Comuni stessi. Per anziani e persone poco propense alle tecnologie esistono negozi convenzionati nei quali è possibile pagare con bancomat e contanti, ottenendo la ricevuta.
«Chiedo all'amministrazione comunale - conclude Emanuele Pasquali - di attivare nel più breve tempo possibile un servizio informatizzato e di rivedere tale iniziativa che ritengo irrispettosa dei cittadini di Cavarzere».
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