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lunedì 12 ottobre 2020

I SERVIZI SOCIALI PREPARANO I PROGETTI UTILI ALLA COLLETTIVITÀ: PROTAGONISTI I PERCETTORI DEL REDDITO DI CITTADINANZA

Decollano anche a Cavarzere i Progetti Utili alla Collettività, collegati alle disposizioni previste per il reddito di cittadinanza. Dopo i mesi di sospensione, dovuti all’emergenza sanitaria, i Servizi Sociali si sono attivati al fine di predisporre i Patti per il lavoro o per l’inclusione sociale: i beneficiari del reddito sono tenuti infatti a svolgere i progetti nel Comune di residenza per almeno 8 ore settimanali, aumentabili fino a 16.
Il problema è stato agire in fedeltà alla legge, impiegando le persone in attività che non fossero sostitutive di quelle ordinarie, e tenendo presente sia i bisogni effettivi della collettività che le competenze individuali dei singoli. Finché, attraverso due deliberazioni del 17 settembre, la giunta ha varato due progetti impegnativi sul fronte del settore scolastico.
Il primo consiste in un servizio di pre-accoglienza per istituti dedicati all'infanzia e scuole primarie, dove è previsto l’utilizzo di un locale per il "parcheggio" dei piccoli utenti, in attesa dell’inizio delle lezioni, venendo così incontro alle esigenze di lavoro dei genitori. Il secondo è l’ausilio al personale scolastico di ruolo nel servizio di scodellamento dei pasti, durante il servizio mensa, più avanti anche nelle scuole secondarie di primo grado.
Finita la fase di elaborazione, arriva adesso la verifica: non va dimenticato l’aspetto delle responsabilità, per il quale comunque il Comune ha provveduto alle coperture assicurative. «Un bel risultato per il settore Servizi Sociali - commenta l'assessora Heidi Crocco - sempre più sotto pressione qui come ovunque, cui viene richiesta una gamma pressoché infinita di prestazioni, e che dall’insorgere dell’emergenza Covid non ha tregua.
Le due iniziative che abbiamo approvato - conclude Crocco - si offrono la prima quale supporto alla sorveglianza e all'accoglienza scolastica, la seconda quale agevolazione del servizio mensa. Ma seguiranno altri progetti di pubblica utilità, che coinvolgeranno i beneficiari del reddito di cittadinanza in attività utili alla collettività».

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