Il consigliere di opposizione Pier Luigi Parisotto commenta in modo critico le ultime risoluzioni dell'amministrazione comunale di Cavarzere in materia di asfaltature. «Di colossale - esordisce l'esponente della minoranza - c’è solo l’inganno politico e amministrativo messo in atto dal
sindaco Tommasi e dagli assessori al bilancio Andrea Orlandin e ai lavori pubblici Cinzia Frezzato, ai danni dei cittadini cavarzerani nel far passare un semplice lavoro di asfaltatura stradale per un milione e 200mila euro come se fosse l’opera del secolo».
Il capogruppo della lista Tricolore trova «incapaci e ipocriti questi amministratori che hanno vissuto di rendita per nove anni e ora vogliono mascherare tutta la loro inefficienza con un po' di asfalto, quando è evidente a tutti che sotto questi tre centimetri di bitume rimarranno i problemi dell’acquedotto che perde e delle fognature da aggiustare. Per non parlare dell’assenza di nuove piste ciclabili e parcheggi, o dell’asfaltatura di strade bianche non di proprietà comunale, dimenticandosi di quegli interventi urgenti, ben 16 e relativi soprattutto ai ponti, che essi stessi avevano segnalato urgentemente al Ministero nell’agosto 2018 quali bisognosi di ristrutturazione».
Parisotto coinvolge in maniera pesante anche «l'accondiscendenza dei tecnici comunali preposti, che piuttosto di sottolineare le priorità, si accontentano di "legare il musso" dove vuole l’amministratore di turno, permettendo così un elenco infinito di "marchette" politico-amministrative. Altro che controllo dei conti e programma di lavori di grande respiro».
L'ex sindaco elenca le opere pubbliche rimaste a suo dire incompiute o dimenticate: «Dalle condizioni del ponte sull’Adige, passando ai parapetti divelti da anni di fronte a San Giuseppe, le "gobbe" di via Matteotti, le buche di via Nazario Sauro, oppure l’ordinanza che il sindaco ha emanato alcuni mesi fa ponendo a carico del vescovo di Chioggia e dell’arciprete della parrocchia di San Mauro l’obbligo di restaurare il campanile. Senza sapere che la torre del Barbiani è patrimonio del Comune di Cavarzere, come è ben spiegato nel sito internet dell'ente. Sto ancora attendendo la relazione tecnica dei tecnici comunali per capire quando sia stata ceduto il campanile alla parrocchia...».
Rimanendo in tema della parrocchia di San Mauro, il consigliere ricorda come ci sia un’altra questione che da molto più tempo rimane irrisolta: «Dal 2011 a oggi il Comune non ha più pagato il canone d’affitto per il parcheggio a uso pubblico accanto al teatro Goldoni. Un’area di proprietà della parrocchia che, previa convenzione durante il mio ultimo anno da sindaco, il Comune aveva avuto in uso dietro un canone annuo di 10mila euro. Dall’anno successivo la giunta Tommasi non ha più pagato, nonostante le richieste del parroco, usufruendo di un’area senza averne la proprietà. Un abuso mai regolarizzato dal Comune stesso, per il quale l’assessore Paolo Fontolan (che tiene i rapporti con la parrocchia) non ha mai trovato una soluzione».
I sassolini nella scarpa cominciano a diventare parecchi per Parisotto: «Come non ha trovato soluzione - continua l'ex primo cittadino - la perdita del bando per l’acquisto di libri a favore della biblioteca, settore seguito sempre da Fontolan che ha fatto orecchie da mercante quanto alla vicenda, non rispondendo relativamente alle cause della perdita del contributo già concesso dal ministero. Magari penserà di ristorarli di tasca propria», soggiunge caustico.
Nella sua lunga disamina, il capogruppo di Tricolore cita i cimiteri «nei quali da più di due anni non ci sono più loculi disponibili per le sepolture, mentre l’assessora Frezzato continua a sfornare incarichi a professionisti esterni per continui progetti, senza che partano mai i lavori. Che dire poi della "svista" sua e della collega all’Ambiente, Catia Paparella, riguardo la richiesta, giunta ad aprile scorso, di un'impresa privata per la costruzione di un impianto atto a produrre biometano da scarti agricoli e non, in località Ca’ Venier, a ridosso dell’abitato?».
Secondo Parisotto l'assessora Frezzato usa «due pesi e due misure, visto che alcuni anni prima aveva fatto il diavolo a quattro per far saltare un impianto di compostaggio pubblico, offerto dalla provincia di Venezia con l’attuale società partecipata Veritas. Sta di fatto che l’emergenza Covid non ferma certo l’iter, come sostiene il sindaco Tommasi, e pertanto farebbero bene tutti a relazionare urgentemente in merito nelle sedi deputate, prima in commissione e poi in consiglio, e assumere una posizione in merito. O dovranno comunque farlo molto presto, di fronte agli elettori».
Pier Luigi Parisotto infine pone una questione annosa, che si trascina da tempo: la stabilizzazione della cittadella sociosanitaria. «Lo sanno il sindaco Tommasi, gli assessori Orlandin e Crocco, e l’intera giunta, che il 6 agosto scorso la giunta regionale ha approvato la delibera con la quale si autorizza l’ULSS 3 Serenissima a provvedere con un bando pubblico per l’alienazione della cittadella, allo scopo di arrivare alla definitiva gestione in pianta stabile fino al 2035? Cosa aspettano a sollecitare chi di competenza perché questo avvenga più celermente possibile, dopo essere rimasti in letargo per tre anni? Nonostante il ritorno pandemico da Covid - conclude il consigliere - per fortuna il tempo passa, e speriamo che con la prossima primavera oltre al virus se ne vada anche questa giunta».
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