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sabato 18 maggio 2019

ARTICOLO UNO DELUSO PER LA VERTENZA DELLA CITTADELLA SANITARIA. E NON MANCANO CRITICHE ALLA GIUNTA TOMMASI

«È con grande rammarico che apprendiamo la notizia che Cavarzere perde i suoi 12 posti letto di ospedale di comunità», scrive il gruppo di Articolo Uno in una nota. «L'iter che riguarda la cittadella sociosanitaria è lungo e tortuoso - continua - e inizia a fine dicembre 2017 quando il consiglio regionale stabilisce il percorso da seguire: chiusura della sperimentazione, acquisizione del capitale sociale, alienazione degli immobili, vincolo di destinazione sanitaria per 15 anni, mantenimento dei servizi sociosanitari previsti. Il Comune cede quindi le quote, ma il dibattito si è fatto caldo per il timore che le procedure portino alla perdita del servizio così importante per il territorio. Ad ottobre le quote sono tutte acquisite e la partita sembrava doversi chiudere entro l'anno. I ritardi scaldano la questione, con convocazioni di commissioni e sedute del consiglio comunale molto sofferte. Abbiamo atteso fino al 14 maggio affinché la giunta regionale approvi le schede ospedaliere (dove pare non siano previsti i posti letto per la cittadella di Cavarzere) e sempre il 14 maggio la V commissione all’unanimità dà parere contrario alla delibera della giunta, contenente le due ipotesi di alienazione: il tutto è di nuovo nello stallo, e la mancanza dei posti letto toglie l'ulteriore possibilità che avrebbe potuto rendere la struttura della cittadella di interesse e degna di attenzione. Ecco, quindi, la preoccupazione che come gruppo politico coviamo da mesi ha trovato ora la sua conferma: abbiamo perso anche questo treno!».
Prosegue il comunicato firmato dai consiglieri Elisa Fabian e Francesco Viola: «Ci spiace dire che ci sono responsabilità precise. Abbiamo cercato di sollecitare il sindaco, la giunta, la Regione Veneto, l’ULSS 3 in molti modi, dalla convocazione in II commissione comunale, alla richiesta di una seduta di consiglio dove fossero presenti l’assessora regionale Lanzarin (non pervenuta) e il direttore generale Dal Ben, alla presentazione di un’interrogazione alla Regione Veneto da parte del consigliere Piero Ruzzante. L'insistenza sul tema sanità ci ha attirato anche le ire dei componenti di maggioranza, e sempre ci siamo sentiti dire che la situazione è sotto controllo, che dovevamo avere fiducia. Le rassicurazioni non avevano placato la nostra preoccupazione: sapevamo infatti che il nodo da superare era il passaggio regionale, per il quale pochissimo è stato fatto. Siamo totalmente delusi, si apre per noi un periodo di riflessione che ci piacerebbe condividere con i nostri elettori. Siamo del parere che se vogliamo bene al nostro paese lo dobbiamo amministrare con più attenzione, e quando si profila il pericolo del depauperamento (come se avessimo subito pochi impoverimenti nel tempo!) occorre rizzare le antenne e non mollare l'osso, non trascurare alcun tavolo tecnico, frequentare gli ambienti delle decisioni senza incertezze o cambi di rotta improvvisi, e in completa trasparenza e partecipazione. In sintesi, occorre essere incisivi. Occorre fare politica, e noi di certo continueremo a fare la nostra parte per la sanità e per tutte le questioni territoriali che riguardano la comunità cavarzerana».

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