La comunità di Cavarzere celebra i cento anni di vita di Nazzareno Paparella, compiuti ieri alla presenza del sindaco Henri Tommasi. Nazzareno è nato il 23 dicembre 1919 a Grignella: ha lavorato come contadino, muratore e cuoco durante la seconda guerra mondiale, fiero del fatto che non ha mai impugnato un'arma nemmeno per difesa, pur avendo vissuto l'orrore di quel periodo che ricorda benissimo. Scappò dal fronte jugoslavo per conoscere il suo primo figlio e tornare subito alla guerra.
Era sposato con Zaira, con la quale è stato per tutta la vita avendone tre figli. Durante l'alluvione del 1951, oltre a mettere in salvo la sua famiglia, mise in sicurezza il padre dall'inondazione imminente attraverso una bicicletta, l'unico mezzo che possedeva. Ha lavorato tutta la vita fino al giorno in cui, ormai novantenne, un grave incidente l'ha privato di un piede: nonostante questo terribile incidente non si è perso d'animo e ha voluto una protesi perché voleva tornare a ballare!
La musica, il canto e il ballo, sono sempre stati la sua grande passione fino ad oggi, ma aveva molti interessi come la pesca. «La grinta, l'energia e la voglia di vivere - racconta la nipote Sonia - hanno reso mio nonno un uomo straordinario, che come uno scrigno racchiude in sé ricordi, immagini e momenti preziosi. Un libro di storia vivente che descrive un secolo di cambiamenti ed esperienze vissute sulla propria pelle».
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