Allarme questa mattina, poco prima delle 6, quando da un'abitazione in località Bebbe, tra San Pietro di Cavarzere e Cavanella d'Adige, è scoppiata una stufa lasciata accesa per riscaldare nella notte circa quindici cittadini bengalesi che risiedono nell'edificio. Il monossido di carbonio ha così invaso l'ambiente e per gli occupanti sono cominciati i primi sintomi da soffocamento: pronto l'intervento dei vigili del fuoco, dei carabinieri e dei sanitari del 118, che hanno ricoverato sei persone all'ospedale. Tre di esse hanno avuto necessità di essere trasportate alla camera iperbarica allo scopo di ripulire il sangue dalla sostanza inalata. Eventuali ulteriori aggiornamenti in seguito.
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