Sono dieci i Comuni della Città Metropolitana di Venezia coinvolti nel programma innovativo nazionale per la Qualità dell’Abitare, coordinato dal Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili, che mette a disposizione risorse per oltre 853 milioni di euro fino al 2033. L’obiettivo del progetto è partecipare con alcuni progetti finalizzati alla riduzione del disagio abitativo, culturale e della coesione sociale.
Tre sono le istanze che la Città Metropolitana ha presentato con il coinvolgimento dei dieci Comuni, per un importo complessivo pari a 52 milioni di euro, a fronte di un finanziamento di 40 milioni richiesto allo Stato.
I progetti presentati interessano la rigenerazione urbana e la rifunzionalizzazione di aree, spazi e immobili pubblici, nonché la riqualificazione e riorganizzazione del patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale. I Comuni coinvolti sono, oltre a Cavarzere, Ceggia, Dolo, Fossò, Jesolo, Marcon, Mirano, Pianiga, San Donà di Piave e Stra, con i quali sono stati firmati appositi protocolli di intesa.
Cavarzere è stato uno dei primi Comuni a presentare la propria offerta di social housing, pienamente coerente con i contenuti del bando.
«Ringrazio la Città Metropolitana - dichiara il sindaco Henri Tommasi - per il lavoro svolto in sinergia e in pochissimo tempo con gli uffici comunali. Cavarzere è interessata da un patrimonio di immobili residenziali di proprietà comunale pari a 318 unità. È esattamente il bando che serviva, per poter intervenire con due progetti innovativi che interessano due fasce di popolazione da sostenere, anziani e giovani coppie. Da qui la scelta di individuare due aree all’interno del patrimonio immobiliare, che non saranno oggetto di vendita o di interventi di maggior efficienza energetica. Si tratta del gruppo di case centrali di fronte all’ex macello in via Marconi e due palazzine in via Cavour».
Entrambi i progetti riguardano aree comprese nel tessuto urbano consolidato del Comune di Cavarzere e in stretta relazione con edifici e luoghi della memoria storica della città. Essi compenetrano le esigenze di tutela della popolazione anziana e di sostegno alle giovani coppie, e vanno a ristabilire e migliorare anche gli spazi di relazione e a favorire l’insediamento di nuovi abitanti. In via Marconi è prevista la demolizione di parte degli edifici esistenti e la realizzazione di un unico edificio per ospitare 4 alloggi per anziani; verrebbe così completato il progetto di rigenerazione dell’area, coniugando le esigenze di assistenza con quelle di residenza integrata ai servizi. Gli alloggi potranno essere gestiti dal servizio di assistenza domiciliare, o in collaborazione con associazioni locali, considerando la presenza nell’area attigua della struttura pubblica dell’ex monta equina.
In via Cavour i due edifici di proprietà comunale sono stati progressivamente abbandonati e attualmente sono in avanzato stato di degrado. I nuovi alloggi previsti saranno disposti in due blocchi di 4 e 6, e saranno destinati a giovani coppie. L’altezza è di due piani, con tagli da 40 a 60 mq. Pur diminuendo il numero degli alloggi attuali da 16 a 10, vi sarebbe secondo il Comune un miglioramento in termini di comfort abitativo e di sicurezza statica, secondo nuovi criteri che privilegiano la qualità dello spazio, con particolare riferimento al rapporto con l’esterno che diventa parte integrante del progetto. I nuovi edifici saranno ad energia "quasi zero", cioè edifici in cui il fabbisogno energetico, molto basso o quasi nullo, è coperto in misura molto significativa dall'energia originata da fonti rinnovabili, prodotta in loco o nelle vicinanze.
«La scelta di partecipare con una quota di risorse comunali derivante dalla vendita dei propri alloggi, come previsto dalla legge regionale - conclude il sindaco Tommasi - è dovuta alle maggiori possibilità di acquisire un maggior punteggio, rispetto alla richiesta totale di risorse statali. Era doveroso partecipare a questo bando, e siamo fiduciosi di poter ottenere il finanziamento richiesto». L’approvazione da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti delle istanze ammesse al finanziamento è atteso per la fine dell’estate.
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