sabato 21 dicembre 2013
I CARABINIERI CHIUDONO 6 LABORATORI GESTITI DA CINESI
--> Una vasta operazione di contrasto al lavoro nero e verifica del rispetto delle norme in materia di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro è stata condotta dai Carabinieri della Compagnia di Chioggia, in provincia di Venezia, in collaborazione con gli Ispettori della locale Direzione Provinciale del Lavoro, dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e lo SPISAL delle ULSS 13 di Dolo e 14 di Chioggia. Si tratta di una attività diretta ad individuare, nella specifica area della Riviera del Brenta e nel Comune di Cavarzere (VE), eventuali realtà produttive gestite da cinesi in spregio alla normativa a tutela dei lavoratori e alla salubrità dei luoghi di lavoro. Nell’ambito dei controlli sono state attenzionate le attività economiche operanti nel settore calzaturiero e tessile, gestite da cittadini cinesi : su 13 laboratori tessili/calzaturieri gestiti da cittadini cinesi, 6 sono stati chiusi per inosservanza della normativa in materia di lavoro e della sicurezza dei luoghi di lavoro, avendo impiegato alle proprie dipendenze, lavoratori non regolarmente assunti, in percentuale superiore al 20% della forza lavoro e svolto attività in ambienti gravemente carenti sotto l’aspetto della sicurezza e dell’igiene. I controlli, che si sono protratti su più giorni e sono stati svolti prediligendo la fascia oraria serale/notturna, durante la quale si svolgono normalmente tali lavorazioni, sono stati orientati su tutti gli obiettivi a rischio monitorati dai carabinieri delle locali Stazioni del Comando Provinciale di Venezia, nel corso degli ordinari servizi di controllo del territorio. Il prezioso concorso, in tali attività, degli ispettori del lavoro e dello SPISAL, nonché delle unità specializzate dell’Arma del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro, mira a prevenire, in modo concreto, che possano verificarsi nel territorio analoghi tragici incidenti che si verificatosi in altre aree del territorio nazionale e che hanno visto coinvolti cittadini cinesi impiegati in attività produttive in totale difformità alla normativa vigente. Numerosi i casi di laboratori destinati alla sospensione delle attività, in quanto esercitati in violazione della normativa inerente la sicurezza dei luoghi di lavoro e nei quali sono state riscontrate situazioni pericolose per l’incolumità delle persone e gravi carenze dal punto di vista igienico sanitario. Tra questi è stata sottoposta a sequestro l’intera area adibita a laboratorio denominato “TOMAIFICIO ZHU QILIANG”, sito in Cavarzere, in località Acquamarza Alta nr.2, gestito da un cittadino cinese, poiché nel corso del controllo sono stati rinvenuti diversi contenitori con all’interno liquidi altamente infiammabili, dislocati in vari punti dell’edificio, che avrebbero potuto causare inneschi a catena, in grado di incendiare l’intera struttura. Il tutto in una situazione apprezzabile di grave promiscuità tra gli ambienti di vita dei lavoratori e quelli di lavoro, trattandosi di un manufatto apparentemente destinato a civile abitazione. SINTESI dei RISULTATI Ø sono stati sottoposti a controllo 13 laboratori, tutti gestiti da cittadini cinesi, che sono risultati impiegare al lavoro esclusivamente loro connazionali; Ø sono state riscontrate irregolarità in materia di lavoro nero e sicurezza sui luoghi di lavoro, su 7 laboratori, dei quali 6 sono stati chiusi con provvedimento di sospensione, poiche’ impiegavano manodopera in nero con una percentuale superiore al 20% della forza lavoro presente. Ø Totale lavoratori controllati: 78; Ø Totale lavoratori in nero riscontrati: 9; Ø Persone denunciate in stato di libertà: 4; Ø sanzioni amministrative comminate: euro 50.000. Ø In particolare delle attività chiuse: · il tomaificio “ZHU QILIANG” sito in Cavarzere (VE), località Acquamarza nr.2, e’ stato sottoposto a sequestro per gravi carenze in materia di sicurezza; · il tomaificio “WANG” sito in Vigonovo (VE), via Montello nr.1, e’ stato sottoposto a provvedimento di sospensione, per impiego di manodopera in nero (quattro lavoratori controllati dei quali due in nero) nonche’ elevate prescrizioni per inosservanza delle norme di sicurezza sul lavoro; · il tomaificio “ZHOU RUJU”, sito in Stra (VE) via Capeleo nr.36, , e’ stato sottoposto a provvedimento di sospensione, per impiego di manodopera in nero (due lavoratori controllati dei quali uno in nero); · il tomaificio “CHEN TIANHUI”, sito in Campolongo Maggiore (VE), via Lova nr.17, e’ stato sottoposto a provvedimento di sospensione, per impiego di manodopera in nero (nove lavoratori controllati dei quali due in nero); · il tomaificio “CARINO” sito in Cavarzere (VE), via Martinelle, 40 , e’ stato sottoposto a provvedimento di sospensione, per impiego di manodopera in nero (quattro lavoratori controllati dei quali due in nero); · la stireria “CIAO CIAO”, sita in Cavarzere (VE), località Giare Inferiori, 5 , e’ stato sottoposto a provvedimento di sospensione, per impiego di manodopera in nero (tre lavoratori controllati dei quali due in nero) Tutte le aziende sospese dovranno ottemperare alla regolarizzazione dei lavoratori in nero, provvedendo alla loro assunzione e al ripristino delle condizioni di tutela assicurativa e contributiva, nonché pagare una esosa multa di sanzioni accessorie, per ottenere la revoca della sospensione. Le stesse attività dovranno inoltre ottemperare alle numerose prescrizioni impartite dagli Ispettori dello SPISAL, per violazioni in materia di sicurezza sul luogo i lavoro. Chioggia, 21 dicembre 2013
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