“Pa’ i nostri canpi”, “La jera cussì”, “Sempre avanti cussì”. Sono alcuni dei titoli, tra i ricordi e l’umorismo, pubblicati negli ultimi anni da Romano Angelo Garbin, il popolare “Maestron” di Cavarzere, consigliere comunale per quasi trent’anni ma oggi soprattutto cabarettista e barzellettiere: l’autore pubblica per le edizioni Scantabaùchi (tutto vero!) ed è gratificato in continuazione da un grande successo di pubblico, tanto che le copie dei volumi spesso e volentieri scarseggiano. «Li ho quasi terminati ormai – dice El Maestron alle telecamere di Cavarzere Azzurra – a suon di spedirli a chi li richiede via mail dal mio sito maestron.jimdo.com oppure venduti ai mercatini, come il prossimo weekend a Conetta».
Al netto dell’attività professionale e della passione politica, Garbin si è quindi scoperto umorista: «Il mio editore Walter Basso mi ha anche chiesto un libro che parlasse di cicchetti: l’ho scritto in 48 ore e sono già andate via due edizioni». Poi, in contatto con Dino Durante, maestro del genere, ha dato vita alla rivista trimestrale La Sganassada: uno dei terreni preferiti di caccia per le storie del Maestron sono le osterie del territorio, come si evince ad esempio dal titolo “Luci e ombre (più ombre che luci)”, che rievoca personaggi realmente esistiti tra un bar e un altro.
Di qui, l’approdo ai titoli più recenti, che compendiano ricordi di vita in campagna, giochi di una volta e una parte comicamente leggera: «Sto continuando a scriverne un altro con stessa impostazione – conclude Romano Garbin – perché la vita è una valigia di cose messe dentro, ogni tanto la svuoto e metto dentro dell’altro».
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