«L’incapacità politico-amministrativa di sindaco, giunta e maggioranza, pur dopo anni di esperienza alla guida di Cavarzere, sta facendo una serie di danni che da tre anni imbarazza persino il partito di Sinistra Italiana che li ha sostenuti». Inizia con questo duro attacco la disamina del consigliere di minoranza Pier Luigi Parisotto, capogruppo della Lista Tricolore, in relazione alla “lotta intestina” che sta vivendo la maggioranza del sindaco Henri Tommasi, quotidianamente criticata da uno dei partiti che la sostiene, Sinistra Italiana, appunto.
«Vien da chiedersi dove siano spariti il PD e i due consiglieri di Articolo 1 Liberi e Uguali, questi ultimi, privi di riferimento in giunta visto che l’assessore Andrea Orlandin sembra un battitore libero... liberi a parole di dissentire, ma uguali nell’incapacità alla maggioranza, visto che votano sempre e comunque ogni delibera proposta dai colleghi in consiglio», chiosa Parisotto.
«Da tre anni proseguono le critiche di Sinistra Italiana dopo che alle elezioni comunali del 2016 aveva sostenuto Tommasi portando in consiglio tre consiglieri: Lorenzo Baracco, Lisa Armarolli e Heidi Crocco, quest’ultima nominata ancora assessore con deleghe importanti», ricorda Parisotto. «Peccato che i dirigenti di Sinistra Italiana non ci mettano la faccia e quando espongono critiche, tutte vere e sacrosante, non facciano mai i nomi e i cognomi di sindaco, assessori o consiglieri comunali». Parisotto elenca le questioni sul tappeto: «A partire dalla cittadella sociosanitaria, oltre un anno è passato da quando il Comune e il gestore della cittadella hanno ceduto le loro quote di proprietà alla Regione Veneto, perché -come prevedeva un’apposita norma regionale, votata nel dicembre 2017- mettesse a gara pubblica l’intera quota del 100% della gestione e dell’area dell’ex ospedale.
Da allora il silenzio di Tommasi e dell’assessora alla Sanità Crocco, proprio del partito di Sinistra Italiana, è stato pressoché totale. Pure quando due mesi fa si sono incontrati in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell'impresa Turatti, alla presenza del presidente della giunta regionale Zaia - fa presente il consigliere di minoranza - né il sindaco Tommasi, né il vice Paolo Fontolan hanno chiesto lumi sulla questione, non sapendo approfittare nemmeno della presenza del capogruppo della Lega cavarzerana, Pierfrancesco Munari. La stessa cosa è accaduta un paio di settimane fa, quando Tommasi ebbe modo di incontrare a Chioggia l’assessora regionale alla sanità Lanzarin, in occasione dell’inaugurazione del nuovo reparto di oncologia. Sempre silenzio».
Parisotto stigmatizza «l’inefficienza dell’assessora Crocco, che non termina qui: avendo anche la delega agli alloggi pubblici ha tenuto nel cassetto per otto anni oltre un milione, frutto della vendita di una sessantina di case comunali, portata a termine da me quando ero sindaco, agli inquilini che ne avevano diritto, entro il 2010. Solo ora stanno provando a spendere 400mila euro circa per ristrutturare qua e là 22 vecchi appartamenti, senza però un vero disegno strategico di recupero integrale del patrimonio pubblico. E così dobbiamo continuare ad assistere al degrado delle case comunali e delle relative aree verdi di via Matteotti e di via Cavour a San Giuseppe, in pieno centro storico». Parlando di verde, Parisotto cita «il sindaco che firma una ordinanza per la cura del verde pubblico e per evitare il ristagno dell’acqua nelle aree, mentre l’assessora ai Lavori Pubblici Cinzia Frezzato, dopo aver pensato bene di avviare la propria lottizzazione privata alla faccia del consumo di suolo agricolo, da anni lascia crescere spontaneamente l’erba lungo le vie e in tutti i luoghi pubblici, come l’area a ridosso della nuova casa di riposo, facendo cosi diventare Cavarzere un allevamento di zanzare, senza considerare i pericoli lungo le innumerevoli strade arginali».
L'esponente dell'opposizione mette in guarda dal rischio di perdere i 370mila euro rimasti del fondo statale relativo al Patto Territoriale «che avevo lasciato loro in dote, destinati ai sottoservizi del nuovo ponte di Boscochiaro, inaugurato e aperto a tutti (ma non agli autobus!) nel dicembre 2016, e sul quale pende una causa per danni da 850mila euro. Dovrebbero utilizzarli anche per l’illuminazione, ma c’è una scadenza. Senza dimenticare allagamenti e buche che costellano tutte le strade: «In questi tre anni - conclude Pier Luigi Parisotto - l’assessora Frezzato non ha mai trovato il tempo per partecipare ai bandi regionali previsti allo scopo di concedere fondi gratuiti per intervenire. Nemmeno a quello dei distretti del commercio che scadeva alla metà dello scorso luglio. Mentre ai commercianti l'amministrazione riserva un "bel" messaggio: arrangiatevi, finché per la Notte Bianca ha speso 20mila euro in due giorni».
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