Ancora a fine novembre, nella seduta del 27, il consiglio comunale di Cavarzere aveva adottato quattro deliberazioni di una certa importanza per quanto riguarda il settore tecnico. È stata, ad esempio, definitivamente approvata la variante semplificata che mira al contenimento del consumo di suolo, secondo le indicazioni della Regione Veneto, valutando le dieci osservazioni pervenute da tecnici e cittadini: ciò consentirà di procedere speditamente alla variante numero 5 del Piano degli Interventi, e passare alla fase operativa.
Approvato anche il nuovo regolamento edilizio, adeguato alle linee guida regionali, che era stato oggetto di un incontro con i professionisti lo scorso settembre. Un regolamento che, nonostante la corposa articolazione dello schema-tipo, ha l’obiettivo della semplificazione con i contenuti in tema di energia, sicurezza e sostenibilità che le nuove costruzioni e le ristrutturazioni richiedono. «Entrambi questi complessi procedimenti - spiega il sindaco Henri Tommasi - sono stati portati a compimento entro il termine stabilito dalla Regione Veneto, ovvero il 21 dicembre 2020».
Si passa poi alla delibera che azzera completamente il contributo di costruzione per gli interventi di rigenerazione urbana, di decarbonizzazione, efficienza energetica, messa in sicurezza sismica, ristrutturazione, nonché di recupero e riuso degli immobili dismessi o in via di dismissione, la quale ratifica l’atto già approvato dalla giunta nel luglio 2020. «Il Comune di Cavarzere - continua Tommasi - è tra i primi in Veneto (e non solo) ad aver operato questa scelta, e ne siamo orgogliosi. Un segnale di qualità, sicurezza e decoro per il territorio».
Un'altra deliberazione in tema di urbanistica è l’aggiornamento delle linee guida per la presentazione degli accordi di trasformazione pubblico-privato. Anche questo è stato un complesso lavoro per consentire di partire al più presto con la variante 5 al Piano degli Interventi, al fine di recepire le istanze dei privati che intendono promuovere interventi, a fronte del riconoscimento di un beneficio pubblico: un aggiornamento necessario per adeguarsi alle nuove norme come la legge urbanistica regionale, meglio nota come “Veneto 2050”.
Infine l'approvazione del piano delle alienazioni degli edifici residenziali di proprietà del Comune, relativamente agli alloggi già occupati. Il piano sarà adesso trasmesso alla Regione per le procedure di competenza. «Si tratta di una prima parte del piano relativa agli alloggi che essendo già occupati sono più facilmente alienabili - conclude il sindaco - vista anche l’indagine conoscitiva svolta quest’estate. Poi passeremo al resto del patrimonio residenziale pubblico. La vendita consentirà di introitare risorse per il recupero e l’adeguamento di molti altri alloggi, oltre ai 19 già completati nel 2020 e ai 5 di prossima ultimazione».
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