Nei primi venti giorni di gennaio, l’ULSS 3 Serenissima vaccinerà contro il Covid la grande categoria delle persone più a rischio. Si tratta di medici, infermieri, operatori sanitari di ospedali e nel territorio, assieme gli ospiti delle residenze per anziani.
Ammontano già a oltre 400 unità i vaccini somministrati al personale negli ultimi giorni del 2020: ieri, 31 dicembre, alla casa di riposo Nazaret di Mestre sono state iniettate le prime dosi vaccinali a una cinquantina di operatori: nel giro di pochi giorni verrà completata la vaccinazione di personale e ospiti in questa prima struttura.
Serrata la scaletta delle prime residenze per anziani, dopo Nazaret, che saranno sottoposte a vaccinazione: domani, sabato 2 gennaio, è il turno di Villa Fiorita e Villa Althea, a Spinea; domenica 3 sarà la volta dell’IPAB Danielato di Cavarzere; lunedì 4 seguiranno la residenza Ca’ dei Fiori di Quarto d’Altino e la casa di riposo Relaxi (Santa Maria dei Battuti) di Noale. Quindi, via via, tutte le altre.
In ciascuna delle case di riposo è presente un nucleo vaccinale composto da infermieri, medico sorvegliante e amministrativo, che opera in sinergia con l’ULSS Serenissima e il suo Servizio di Igiene e Sanità Pubblica.
«L’invito pressante che facciamo a operatori di settore, e poi alla popolazione - lancia l’appello il direttore generale dell’ULSS 3, Giuseppe dal Ben - è aderire in massa a questa vaccinazione. Questa è un’occasione da non perdere: è l’arma che abbiamo per combattere la pandemia e ci consente per la prima volta di giocare in attacco, e non in difesa, nei confronti del virus».
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