Le telecamere di Cavarzere Azzurra sono tornate a Rottanova per incontrare Romano Angelo Garbin, detto el Maestron, in occasione della pubblicazione della sua più recente fatica letteraria, "Architetura rurale veneta", rigorosamente con una sola t. «La mente lavora sempre - esordisce l'autore - come faceva il mio maestro Dino Durante, giro col notes per strada e raccolgo stranezze».
Il volume compendia racconti di anziani, reminiscenze di scuola e lavoro, sempre con uno sfondo umoristico oltre che storico: oggetto dell'opera sono i casoni delle valli e delle paludi bonificate, dalla politica dogale fino al dopoguerra. Da documenti e dalla tradizione orale, Garbin risale all'anno Mille, con la toponomastica che soccorre ("caput aggeris" ovvero "cao d'àrzere" e quindi Cavarzere), scendendo alle idrovore del Barbarigo e agli scariolanti in voga anche nel Novecento, citati in una famosa canzone popolare e del lavoro.
L'esigenza di costruire rifugi in fango e paglia per chi era chiamato a operare in tali contesti si è trasformata, oggi, in sedi di turismo lento -anche gastronomico- nel Delta come in laguna. Non manca mai, nei volumi del "Maestron", una parte dedicata ai personaggi dei paesi. «Ho già avuto molte soddisfazioni da questo libro - spiega lo scrittore al microfono di Azzurra Network - vendendo quasi tutte le copie anche in Germania, Francia, Australia, Brasile e Venezuela. Ne sono rimaste una dozzina, che possono essere richieste via mail all'indirizzo maestron@alice.it: anche se spero vivamente di poter tornare a incontrare il "mio" pubblico di lettori nei mercatini itineranti».
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